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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Luglio 2013 |
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NASCE UN NUOVO POLO UNIVERSITARIO PENITENZIARIO IN LOMBARDIA
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Milano, 4 luglio 2013 – È stato firmato il 28 giugno l’accordo
di collaborazione tra l’Università di Milano-bicocca e il Provveditorato
Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (Prap) per la Lombardia con
l’obiettivo di sviluppare attività scientifiche, culturali e didattiche presso
gli Istituti Penitenziari di Milano, Monza e Lodi e presso l’ufficio di
Esecuzione Penale Esterna di Milano-lodi e dello stesso Provveditorato. La
convenzione, rivolta a tutto il personale, alle persone detenute e agli
studenti dell’Ateneo milanese, prevede in particolare la realizzazione di un
nuovo polo universitario lombardo presso le case di reclusione di Milano
Bollate e Milano Opera.
L’accordo è stato siglato (guarda la foto) nel corso
di un incontro a cui hanno preso parte il rettore dell’Università di
Milano-bicocca Marcello Fontanesi, il provveditore regionale
dell´amministrazione penitenziaria per la Lombardia Aldo Fabozzi, i direttori
degli istituti e dei servizi penitenziari coinvolti, i direttori dei
dipartimenti e i presidenti delle Scuole dell’Università, le Commissioni
carcere e i Garanti dei diritti delle persone detenute della Regione Lombardia
e del Comune di Milano.
Il progetto prevede diverse tipologie di intervento:
per le persone detenute, inserite nelle Case di
Reclusione di Bollate e Opera, saranno istituiti corsi ad hoc, la replica di
corsi attivi nell’ateneo milanese e saranno semplificate le procedure d’iscrizione
con l’obiettivo primario di favorire un futuro reinserimento;
per tutto il personale (da quello di polizia
penitenziaria, a quello del comparto ministeri, ai dirigenti), continuerà la
formazione sul campo attraverso corsi dedicati, ad esempio, al lavoro in
equipe, alle competenze e alla comunicazione interculturale, alla
valorizzazione delle competenze professionali di ciascuna figura coinvolta;
per gli studenti dei diversi corsi di laurea triennale
e magistrale verranno potenziate le possibilità di stage e di tirocinio e sarà
offerta la massima collaborazione da parte degli operatori degli istituti
penitenziari nelle attività di supporto alla tesi di laurea.
L’accordo attua il Protocollo d’Intesa “Programma
speciale per l’istruzione e la formazione negli istituti penitenziari”
sottoscritto dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca e dal Ministro
della Giustizia.
«L’università ha tra i suoi compiti anche quello di
costruire nuove rotte per diffondere la conoscenza all’interno della società,
favorendone le applicazioni pratiche – ha affermato il rettore Marcello
Fontanesi – L’accordo sottoscritto intende favorire lo sviluppo culturale e la
formazione universitaria delle persone detenute con l’obiettivo del
reinserimento, oltre che fornire nuove
opportunità di formazione a tutti i dipendenti dell’amministrazione
penitenziaria».
Nello specifico, gli istituti e i servizi penitenziari
coinvolti nell’accordo sono la Casa di Reclusione di Bollate, la Casa
Circondariale di Milano San Vittore, la Casa di Reclusione di Opera, la Casa
Circondariale di Monza, la Casa Circondariale di Lodi, l´Ufficio Esecuzione
Penale Esterna di Milano e del Provveditorato Regionale.
«Nel corrente anno accademico, presso l’istituto di
Bollate, risultano iscritti all’Università 13 persone e contiamo di ottenere
ulteriori 10 iscrizioni per il prossimo anno - ha dichiarato Aldo Fabozzi -.
Nell’istituto di Opera invece abbiamo 14 detenuti iscritti e sono diversi gli
studenti che conseguiranno la maturità e che potrebbero proseguire gli studi.
L’amministrazione, in questo momento di grande difficoltà a causa soprattutto
del sovraffollamento, cerca di attuare ogni iniziativa che da una parte
consenta una migliore e più dignitosa detenzione per le persone recluse e non
precluda alcun processo di crescita della persona, dall’altra crei le basi per
un eventuale futuro reinserimento di quanti, nel corso della detenzione,
abbiano voluto cogliere positivamente le opportunità offerte», ha concluso il
Provveditore. Per quanto riguarda il personale dell’amministrazione, verranno
attuate e favorite continue occasioni di formazione e aggiornamento personale e
professionale nei confronti delle 2.484 persone del comparto sicurezza e delle
159 unità afferenti al comparto ministeri e dirigenti.
«Il progetto mira a coinvolgere in maniera strutturata
tutte le aree disciplinari (economia, giurisprudenza, medicina, psicologia,
scienze della formazione, scienze matematiche, fisiche e naturali, sociologia)
della nostra università - ha aggiunto il professor Alberto Giasanti, docente di
Sociologia del diritto e del mutamento sociale presso il Dipartimento di
Sociologia e Ricerca Sociale dell’Ateneo milanese e membro responsabile della
commissione paritetica Università di Milano-bicocca e Prap-. I nostri studenti
avranno maggiori opportunità di effettuare tirocini e stage come anche di
svolgere tesi di laurea in ambito penitenziario, mentre le persone detenute potranno frequentare, nelle modalità
concordate con l’amministrazione penitenziaria, i vari corsi di laurea a cui si
sono iscritti o intendono iscriversi oppure corsi di formazione organizzati ad
hoc».
Tra gli obiettivi della convenzione, la possibilità di
partecipare a bandi e finanziamenti europei per progetti specifici di studio e
ricerca in cui coinvolgere le persone detenute, il personale penitenziario,
studenti e docenti.
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