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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Luglio 2013 |
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CONVEGNO DELL’EUREGIO SULLA PREVENZIONE DELL’ICTUS
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Bolzano, 4 luglio 2013
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Le nuove conoscenze per la prevenzione, diagnosi e
terapia dell´ictus erano il 28 giugno al centro dell´attenzione di un convegno
interregionale presso l´Accademia Europea a Bolzano dal titolo "La Prevenzione riduce il rischio di
ictus" organizzato dall´Ufficio Ospedali della Ripartizione provinciale
alla sanità in collaborazione con Gect "Euregio Tirolo-alto
Adige-trentino".
Per la prima volta esperti delle tre province hanno
potuto confrontarsi sulla tematica complessa dell´ictus, scambiare esperienze e
know-how. "Il nostro obiettivo", dice la segretaria generale
dell´Euregio Birgit Oberkofler, "è di stabilire, oltre i confini, lo stato
più attuale del primo intervento e, in seguito, durante la terapia".
L´ictus è una sfida sul fronte della medicina e della
politica sanitaria. La malattia è ai primi posti della statistica sulle cause
di morte, è la causa più frequente per handicap nell´età adulta ed è una causa
frequente di sviluppo di demenza e depressione. Negli ultimi anni le
possibilità di prevenzione e terapia, come anche l´organizzazione e le
strutture per l´assistenza (p.Es. Riabilitazione e stroke-unit) sono migliorate
nettamente.
Nel corso del convegno si è parlato anche di organizzazione
sul territorio e di accesso alle cure dei cardiologi e neurologi come anche dei
medici di medicina generale. Hanno quindi preso parte al convegno non soltanto
medici che operano nel campo dell´ictus, ma anche rappresentanti delle
farmacie, dei servizi territoriali, dell´economia sanitaria, così come dei
gruppi di auto mutuo aiuto.
Sotto l´aspetto della prevenzione era in primo piano
la discussione sui fattori di rischio che causano l´ictus. La cosiddetta
"stroke-unit" incorpora gli standard più moderni per un´assistenza
veloce dopo un ictus.
In questo senso il convegno sulla prevenzione
dell´ictus ha portato non soltanto a conoscenze di tipo clinico-scientifiche ma
anche di tipo economico-sanitarie e ha soprattutto mostrato le possibilità di cura
e intervento per pazienti e loro famigliari.
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