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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Luglio 2013 |
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CONCLUSO IL GLOBAL POWER SHIFT A ISTANBUL. LA DELEGAZIONE DI ITALIAN CLIMATE NETWORK PRONTA A FAR PARTIRE IL POWER SHIFT ANCHE IN ITALIA
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Istambul, 4 luglio 2013 - Si è chiuso domenica 30 giugno ad Istanbul, alla Istanbul
Technical University, il Global Power Shift (Gps), un evento globale che ha
coinvolto oltre 500 donne e uomini tra i 20 e 40 anni, con lo scopo di creare
un nuovo movimento internazionale per fermare il cambiamento climatico.
Global Power Shift, o Gps, evento organizzato dalla
rete globale 350.Org, nato dalla mente dell´ecologista americano Bill Mckibben,
ha come obbiettivo finale la diminuzione dell´uso dei combustibili fossili,
responsabili in larga parte del cambiamento climatico e il raggiungimento di
una bozza di accordo globale legalmente vincolante sul clima entro il 2014
(alla Cop20 di Lima) con conseguente firma alla Conferenza sul Clima che si
terrà a Parigi nel 2015.
«Firmare un accordo internazionale sul clima
legalmente vincolante è un obbligo verso le generazioni future», racconta
Veronica Caciagli, Presidente di Italian Climate Network e membro della
delegazione italiana presente a Gps, composta da Federico Antognazza e dal giornalista
ecologista Emanuele Bompan. «È importante creare un consenso tra i cittadini
italiani sul cambiamento climatico, un fenomeno accertato a livello
scientifico, per rafforzare la posizione dell´Europa nei negoziati e per fare
pressione a livello globale su tutte le nazioni Onu affinché firmino un
accordo. Il clima è la questione più rilevante del nostro tempo a cui si lega
indelebilmente anche il nostro sviluppo e sicurezza economica del futuro».
Tante le storie portate ad Istanbul dai partecipanti.
Dagli ambientalisti del Bangladesh come Devi, che racconta della minaccia alla
sicurezza alimentare legata all´innalzamento del livello del mare. Oppure
Mikaele Maiava, di Tokelau, Isole Samoa, che racconta del rischio concreto che
la sua terra nativa scompaia. O la delegazione proveniente dal Pakistan, uno
dei paesi più caldi al mondo, dove attendono che la temperatura raggiunga
presto il tetto record di 60°. Un problema che non esclude nemmeno l´Europa,
con i rischi connessi all´agricoltura, in particolare quella della vite e allo
scioglimento dei ghiacciai alpini e i problemi di salute legati alle grandi
centrali a carbone in tutto il continente.
Numerosi gli interventi di figure importanti. «Voi
site la Generazione C – la generazione clima. Perché voi sarete la generazione
che più di tutte vivrà gli effetti del cambiamento clima» ha dichiarato
Christiana Figueres, segretario esecutivo della Convenzione Quadro Onu per i
Cambiamenti Climatici davanti ai 500 presenti. «Io credo che questo movimento
abbia un incredibile potenziale per indirizzare il mondo nella giusta
direzione».
«Gps è un momento storico, che definisce un movimento
globale di giovani, leader ambientalisti del futuro dove tutte le realtà
nazionali e le culture sono egualmente rappresentate», ha dichiarato Federico
Antognazza, Vicepresidente di Italian Climate Network, l´unica realtà
associativa italiana presente ad Istanbul. «è tempo di creare un movimento Gps
anche in Italia. La lotta per il clima deve riunire movimenti ed associazioni,
di qualunque orientamento politico e religioso, di qualunque scala, dalle
grandi Ong come Greenpeace ai movimenti locali contro le centrali a carbone».
Per 7 giorni oltre cinquecento 20-30enni hanno
lavorato per riflettere su una campagna globale per il clima, che possa
veramente cambiare marcia. I cinquecento hanno organizzato workshop, creato
nuove reti, seguito corsi di comunicazione, policy e digital campaign, oggi
sempre più uno strumento centrale per l´attivismo, come hanno dimostrato le
proteste di Gezi Park e degli ambientalisti turchi. Agli attivisti di Gezi è
giunta anche la solidarietà della delegazione di Italian Climate Network.
Primo appuntamento corale previsto il 9 Novembre nei
giorni precedenti ai lavori della Cop di Varsavia con una serie di
manifestazioni in tutta Europa che si inseriranno nell´alveo del mese contro i
carburanti fossili e i sussidi al settore.
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