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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Luglio 2013
 
   
  BILANCIO UE 2014-2020: PARLAMENTO EUROPEO ACCETTA COMPROMESSO

 
   
  Strasburgo, 4 luglio 2013 - Mercoledì, il Parlamento ha dato parere favorevole sul compromesso raggiunto con il Consiglio sul bilancio Ue a lungo termine, il cosiddetto quadro finanziario pluriennale (Qfp), per il periodo 2014-2020. I negoziati avevano prima condotto a un risultato, lo scorso 19 giugno, giudicato insufficiente dal Parlamento. I colloqui sono poi ripresi la scorsa settimana durante la fase di preparazione del Consiglio europeo. In quell´occasione, il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il principale negoziatore per il Pre Alain Lamassoure (Ppe, Fr), il primo ministro irlandese Enda Kenny e il ministro degli Esteri Eamon Gilmore, e il Presidente della Commissione europea Barroso hanno raggiunto un accordo che ha poi ricevuto il sostegno dei principali gruppi politici in Parlamento e degli Stati membri. Utilizzare al meglio ogni euro disponibile - Il Parlamento è riuscito a ottenere risultati importanti per ognuna delle priorità stabilite nel mandato negoziale. Queste includono una quasi piena flessibilità di trasferire i fondi non utilizzati (stanziamenti di pagamento) da un anno all´altro, e una forte flessibilità per gli stanziamenti d´impegno (importi autorizzati in favore di programmi o progetti) sia tra un anno e l´altro, sia fra le categorie di spesa. Ciò renderà più semplice finanziare le politiche di ricerca e per l´occupazione giovanile, l´Erasmus e tutti i programmi di supporto per le piccole e medie imprese. Tale flessibilità è necessaria per garantire che ogni euro del bilancio sia speso dove è più necessario, soprattutto ora che i bilanci annuali diminuiranno. Revisione a partire dal 2016 - Uno dei risultati principali ottenuti dal Parlamento è l´inserimento di una "clausola di revisione" con l´obiettivo di dare al prossimo Parlamento e alla prossima Commissione la possibilità di dire la loro su un bilancio che altrimenti non sarebbe modificabile fino al termine del loro mandato. La Commissione presenterà un riesame del funzionamento del Qfp, tenendo conto della situazione economica del momento. Particolare enfasi sarà data all´allineamento, per il futuro, della durata del Qfp - attualmente di sette anni - a quella della legislatura, di 5 anni. La revisione sarà inserita in una proposta legislativa. Soluzione al deficit 2013 - Il Consiglio ha dichiarato di voler mantenere la promessa di risolvere la questione dei pagamenti in sospeso per il 2013, stimati a €11,2 miliardi. I ministri nazionali dell´economia e delle finanze prenderanno una decisione formale sul pagamento di una prima tranche pari a € 7,3 miliardi entro il 9 luglio, e decideranno all´inizio dell´autunno su una seconda tranche. Questa è stata una richiesta fondamentale per il Parlamento durante i negoziati, per garantire che il bilancio 2014 - il primo del nuovo quadro finanziario pluriennale - non fosse eroso da vecchie fatture non pagate. Il Parlamento non darà il suo consenso al regolamento Qfp né al bilancio 2014, se il Consiglio non avrà prima approvato il bilancio rettificativo per coprire il deficit rimanente, secondo le stime dalla Commissione. Un miliardo in più per gli aiuti agli indigenti - Nei colloqui finali è stato concordato un aumento del Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti da €2,5 miliardi a €3,5 miliardi. Il miliardo aggiuntivo potrà essere utilizzato dagli Stati membri su base volontaria per programma di distribuzione alimentare. Gruppo di alto livello sulle risorse proprie - Un gruppo di membri delle tre istituzioni sarà formato per rivedere l´attuale sistema Ue delle "risorse proprie", con l´obiettivo di assicurare semplicità, trasparenza, equità e controllo democratico. I parlamenti nazionali saranno invitati a una conferenza interistituzionale nel 2016 per valutare l´esito di questo lavoro, sulla base del quale la Commissione valuterà se le nuove risorse proprie sono appropriate per il prossimo quadro finanziario pluriennale. Le prossime tappe - Il risultato dei negoziati sarà tradotto in un regolamento e in un accordo interistituzionale sui quali il Parlamento dovrà dare il suo consenso a maggioranza qualificata (metà dei suoi membri più uno). Il Parlamento dovrebbe votare il regolamento Qfp e il nuovo accordo interistituzionale nel primo autunno, non appena le condizioni tecniche e giuridiche necessarie per la messa a punto dei testi pertinenti sono soddisfatte, in modo che quest´ultimo rispecchi l´accordo raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento. La risoluzione è stata approvata con 474 voti a favore, 193 contrari e 42 astensioni.  
   
 

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