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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Luglio 2013 |
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PELLETTERIA E COSTRUZIONI: PARADISO E INFERNO DELLE SPA FIORENTINE
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Firenze, 4 luglio 2013 - Il fatturato medio delle
società di capitali fiorentine continua a crescere nel 2011, anche se con un
ritmo meno intenso rispetto al 2010, avendo comunque incamerato buone
prestazioni soprattutto nella prima parte dell’esercizio. Un ruolo rilevante
nel sostenere le vendite è rappresentato dalle esportazioni, il cui incremento
riesce a controbilanciare il rallentamento della domanda interna. Le imprese
della provincia hanno sofferto maggiormente la perdita del fatturato nel 2009
rispetto alla media regionale, e solo nel 2011 le dinamiche tornano ad
allinearsi, grazie a un tasso di crescita per le imprese della provincia pari
al 2,2%, contro un dato medio regionale fermo all’1,8%. In entrambi i casi,
tuttavia, i volumi appaiono sempre inferiori a quelli del 2007, prima del
manifestarsi della crisi.
Le migliori prestazioni delle imprese fiorentine
rispetto alla media regionale per il 2011 sono confermate anche guardando al
valore aggiunto, con un tasso di crescita dell’1,9% contro l’1,6% del dato
toscano.
Se i volumi di attività reggono, gli investimenti
strutturali si confermano scarsi. Nel 2011 si registra una contrazione pari al
6,4%, ancor più significativa del 2010. In sintesi, quindi, se gli investimenti
stagnano, viene da chiedersi quanto tempo ancora le imprese della provincia
potranno godere un vantaggio competitivo sui volumi e sui margini senza
un’adeguata innovazione tecnologica.
I segnali di ripresa manifestatisi nel primo semestre
del 2011 hanno consentito un ulteriore rafforzamento della redditività degli
investimenti operativi, che si attesta al 5,5% contro il 5,3% dell’anno
precedente. Nonostante tale incremento, tuttavia, la soglia di rendimento
rimane ben al di sotto dei valori ante crisi. La ripresa, infatti, si realizza
con ritmi molto più lenti rispetto a quelli con cui la crisi ha mietuto i
risultati: dei 2,8 punti percentuali persi mediamente tra il 2008 e il 2009, è
stato possibile recuperare nel biennio successivo solo una minima parte, pari a
0,5 punti percentuali. Tuttavia, i risultati del sistema locale appaiono
migliori di quanto fatto registrare a livello regionale, dove la ripresa appare
ancora più lenta.
Il miglioramento dei margini operativi, purtroppo, è
stato interamente riassorbito dalla maggiore incidenza sia degli oneri finanziari
che delle imposte. Perciò il guadagno finale che rimane nelle tasche
imprenditori fiorentini per ogni euro di vendite è stato di poco superiore
rispetto a quello del 2010: 0,57 centesimi, contro 0,55 dell’anno precedente.
Su un piano finanziario, in linea con quanto accade a
livello nazionale, continuano a crescere, seppur a ritmi molto lenti, i livelli
di patrimonializzazione delle imprese fiorentine, fatto positivo in momenti di
crisi così acuta: il patrimonio netto nel 2011 rappresenta mediamente il 17,3%
del totale delle fonti, 0,4 punti percentuali in più rispetto al 2010. La
struttura finanziaria di queste imprese, comunque, rimane fragile e troppo
orientata verso il debito bancario. Focalizzando l’attenzione su quest’ultimo
aspetto, la liquidità generata dal business appare tuttavia sufficiente a
garantire quantomeno la copertura degli oneri finanziari prodotti da tale
debito (tale liquidità è 3,9 volte il carico degli oneri finanziari)
scongiurando quindi forti crisi finanziarie. Questo risultato appare
particolarmente rilevante, alla luce dell’inasprimento delle condizioni di
finanziamento bancario verificatosi negli ultimi anni. - See more at:
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