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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Luglio 2013
 
   
  CARA DI BARI: GOVERNO INTERVENGA MODIFICANDO LEGGI

 
   
    Bari, 4 luglio 2013 - “L´episodio che stanotte si è verificato all´interno del Cara di Bari è destinato a segnare punto di svolta. Così non si può andare più avanti”. Così l´assessore regionale con delega alla cittadinanza sociale Guglielmo Minervini commenta gli scontri che sono avvenuti nel Centro per richiedenti asilo di Bari. "Questa situazione – continua Minervini - è purtroppo la manifestazione più evidente delle croniche carenze strutturali del sistema di accoglienza, già evidenziate nelle diverse pronunce della Corte Europea per i diritti dell’uomo (Cedu), che ha ammonito l’Italia per gli standard d’accoglienza e per la situazione di degrado cui costringe richiedenti e rifugiati”. “In Italia – prosegue l´assessore - i numeri dei richiedenti e rifugiati sono elevati ma non emergenziali. Tuttavia è proprio l’assenza di azioni di governo specifiche e strutturate a determinare un continuo stato di emergenza, al quale si risponde con azioni straordinarie che non servono affatto ad accrescere il sistema di accoglienza nazionale, così come ha dimostrato il piano straordinario per l’Emergenza nord Africa”. L´assessore affronta il problema sul piano strutturale: “Il sistema d’accoglienza italiano è inadeguato sia numericamente sia per la carenza degli standard minimi. La maggior parte dei richiedenti asilo vive in uno stato d’abbandono, senza alcuna possibilità di accesso ai servizi essenziali, esposti ai rischi connessi alla condizione di marginalità cui sono costretti. Questa situazione è ancor più drammatica per le cosiddette categorie vulnerabili e le persone in condizioni di vulnerabilità, quali minori non accompagnati, nuclei familiari, donne, vittime di violenza e di tortura, persone con particolari disagi. Il sistema nazionale di accoglienza, costituisce l´aspetto più carente del complessivo sistema italiano dell´asilo. Allo stato attuale esistono sistemi diversi e separati, complessivamente incapaci di gestire un numero di domande di asilo che invece potrebbero essere gestite con strumenti di programmazione ordinaria. Le ragioni di così gravi carenze sono da ricercare nella costante incapacità degli ultimi Governi di realizzare un´adeguata programmazione degli interventi, ma anche in una normativa in materia particolarmente carente. Credo pertanto necessario ed urgente riformare le forme di accoglienza dei richiedenti asilo, prevedendo la costituzione di un unico sistema nazionale per la protezione dei richiedenti asilo (compresi i minori stranieri non accompagnati) articolato su funzioni e ruoli propri dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali”. “La vicenda di Bari – conclude l´assessore - ci ricorda che occorre urgentemente avviare questo processo di revisione dell’intero sistema di protezione internazionale, dalla fase di accesso alla fase dell’accoglienza. Queste situazioni non sono più inquadrabili come fatti di cronaca. Il Governo deve intervenire presto per prevenire altre possibili situazioni di rischio”.  
   
 

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