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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Luglio 2013
 
   
  COMMERCIO E RISTORAZIONE A CUNEO NEL I TRIMESTRE 2013

 
   
  Cuneo, 8 luglio 2013 - Le criticità che continuano a caratterizzare la fase congiunturale odierna si manifestano anche nell’andamento dei principali indicatori riferiti ai settori di attività del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione. Nel I trimestre 2013, infatti, il fatturato (valori correnti, I.v.a. Esclusa) delle imprese cuneesi del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione ha registrato un decremento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2012. La flessione risulterebbe ancora più intensa se valutata al netto della componente inflativa: nel periodo gennaio-marzo 2013, infatti, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) della provincia di Cuneo ha registrato un aumento dell’1,0% in confronto al corrispondente trimestre del 2012. È quanto emerge dall’indagine congiunturale sui settori del commercio e della ristorazione relativa al I trimestre 2013, realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di aprile e maggio 2013 con riferimento ai dati del periodo gennaio-marzo 2013, e ha coinvolto 1.108 imprese piemontesi dei settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione, per un volume d’affari complessivo pari a circa 3,6 miliardi di euro. A livello locale, la rilevazione ha riguardato 215 imprese della provincia di Cuneo, per un fatturato complessivo pari a 518 milioni di euro. “In un contesto economico che permane critico, emergono segnali di difficoltà anche all’interno dei settori del commercio e della ristorazione: nei primi tre mesi dell’anno, infatti, le imprese cuneesi appartenenti a tali comparti hanno registrato una flessione del proprio fatturato. Purtroppo anche le previsioni degli imprenditori cuneesi per il brevissimo periodo non sono incoraggianti e contribuiscono a delineare uno scenario caratterizzato ancora da una contrazione di tutti i principali indicatori. Restano, pertanto, indispensabili efficaci interventi di supporto per far sì che le imprese non si arrendano e non perdano il coraggio di andare avanti” ha dichiarato Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di Commercio di Cuneo. Scendendo nel dettaglio delle categorie merceologiche oggetto di analisi, si presenta il seguente andamento del fatturato: gli esercizi commerciali appartenenti al dettaglio tradizionale - esercizi di vicinato - hanno realizzato un decremento del fatturato dell’1,1% rispetto al I trimestre 2012, quelli della grande distribuzione organizzata - medie e grandi strutture di vendita – hanno scontato una diminuzione tendenziale dello 0,8%. Il volume d’affari complessivamente generato dalle imprese della ristorazione è diminuito del 3,3% rispetto al periodo gennaio-marzo 2012. Per ciò che concerne gli esercizi di vicinato, si rileva la contrazione del fatturato scontata dai settori dell’abbigliamento (-5,6%), dell’alimentare (-2,8%) e della cultura e tempo libero (-1,8%); risultati migliori si registrano, invece, per gli esercizi di vicinato che operano nella vendita di prodotti legati alle sfere degli altri prodotti (+9,5%) e dei prodotti per la casa e Ict (+5,9%). I settori del commercio al dettaglio e della ristorazione della provincia di Cuneo manifestano una contrazione inferiore rispetto ai corrispondenti comparti piemontesi. A livello piemontese, infatti, il volume d’affari generato dalle imprese del commercio e della ristorazione è diminuito dell’1,9% rispetto al I trimestre 2012. Alla flessione del fatturato si accompagna il giudizio tutt’altro che positivo fornito dagli imprenditori intervistati in merito all’andamento degli ordini ai fornitori: il 65% delle imprese cuneesi ne ha dichiarato una contrazione nel trimestre in esame (rispetto allo stesso periodo del 2012), solo il 4% un incremento generando, così, un saldo di opinione negativo per ben 61 punti percentuale. Le previsioni degli imprenditori cuneesi per il periodo aprile-giugno 2013 registrano segnali negativi per tutte le principali voci, in particolare, per quanto concerne gli ordini effettuati ai fornitori (con un saldo di opinione negativo per 37 punti), il fatturato (con un saldo di opinione di -36 punti) e l’occupazione (per cui si registra un saldo negativo per 13 punti).  
   
 

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