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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Luglio 2013
 
   
  NAPOLI (BIBLIOTECA NAZIONALE): MOSTRA "TRADIZIONI DI VIAGGI IN CALABRIA"

 
   
  In corso nella Biblioteca Nazionale la mostra "Tradizioni di viaggi in Calabria", realizzata dalla stessa Biblioteca Nazionale. La mostra si svolge nell’ambito del progetto della Fondazione Napoli 99: “Napoli e la Calabria, un viaggio attraverso i secoli”, promosso dalla Regione Calabria d´intesa con la Regione Campania e già avviato con gli incontri alla Galleria Nazionale di Cosenza e di Torre Camigliati nel cuore della Sila il 7 e l’8 giugno scorsi. La veduta manoscritta del 1700 di Tropea di Francesco Cassiano de Silva, le belle incisioni seicentesche di Alessandro Baratta, opere riccamente illustrate, testi rari, a volte unici, carte geografiche del Regno di Napoli, libri di viaggio, testimonianze scritte, epistolari, cronache tracciano le sezioni dell’esposizione: nove itinerari di viaggio, da percorrere liberamente tra momenti di storia, memorie del territorio, contributi dell’ingegno umano, esperienze e sensibilità. La mostra della Biblioteca Nazionale di Napoli sottolinea anche i rapporti culturali tra Napoli e la Calabria, allestendo nove itinerari di viaggio all’interno di nove storie che si susseguono nel tempo e nello spazio, ma che il tempo e lo spazio travalicano, sopravvivendo allo scorrere della storia, scavalcando i margini di confine di tempo e spazio. Nove diversi modi, scelti tra i tanti, per raccontare altrettante formule di viaggio nei luoghi, nel costume, nella natura, nella memoria, nelle tradizioni del lavoro di una regione. Nove itinerari che ripercorrono le strade montane e marine, corsi dei fiumi o, proprio come se fossero strade, le carte geografiche, i libri di viaggio, le testimonianze scritte, i racconti, gli epistolari, le cronache, attraversando la natura o l’agglomerato costruito dall’uomo. I Viaggiatori documentati in mostra non sono solo gli escursionisti che si muovono in carrozza, a piedi, in treno, perfino i bicicletta; non sono solo gli autori di grandi resoconti di esplorazioni, di escursioni e di visite; non sono solo i rappresentanti e gli epigoni del Grand Tour che si è spinto fino in Calabria, come, solo per citare qualche esempio, François Lenormant, Richard de Saint-non, Henri Swinburne, Duret de Tavel. Non sono solo acuti osservatori di tempi diversi come Giuseppe Maria Galanti, Norman Douglas, George Gissing o Guido Piovene. Sono, di fatto, anche quelli che nel passarvi da nord a sud o da sud a nord, nel sostarvi e nel fermarsi provvisoriamente o stabilmente, hanno lasciato la loro impronta e la loro memoria; sono anche quelli che di questa regione hanno scritto parte rilevante della storia: da Alarico a Federico Ii; da Filippo Iii l’Ardito ai cavalieri diretti in Terra Santa; da quelli che fuggono ed emigrano a quelli vi ritornano o che arrivati occasionalmente vi sono rimasti. Una grande storia da raccontare ancora  
   
 

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