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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Luglio 2013 |
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TERREMOTO, ROSSI SCRIVE AI PARLAMENTARI TOSCANI: “LAVORIAMO INSIEME PER UNA BUONA RICOSTRUZIONE”
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Firenze, 9
luglio 2013 – Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha scritto una
lettera ai parlamentari toscani di tutti gli schieramenti per proporre loro
un’azione congiunta a favore delle popolazioni toscane della Lunigiana e della
Garfagnana colpite dal recente terremoto dello scorso 21 giugno.
“C’è bisogno – scrive Rossi – di un intervento
importante di ricostruzione che consenta alle famiglie di ritornare in case
sicure e di mettere in sicurezza gli edifici pubblici danneggiati, incluse le
chiese. Per questo vi propongo di collaborare con la Regione Toscana per
chiedere al Governo di mettere in atto un intervento analogo per tipologia,
strumenti e adeguatezza a quello attuato per il terremoto in Emilia Romagna,
Veneto e Lombardia nel maggio 2012.”
Il presidente ricorda poi che dopo quel sisma il
Governo emanò il Decreto Legge 74/2012 che dettava un’articolata disciplina di
interventi per la ricostruzione, l’assistenza alle popolazioni e la ripresa
economica nei Comuni delle diverse province colpite dal terremoto.
Non soltanto fu disposto lo spostamento dei termini
per il pagamento delle tasse, ma fu anche costituito presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri un Fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal
sisma nel quale sono confluiti 500 milioni di euro derivanti dal temporaneo
aumento dell’aliquota dell’accisa sulla benzina e sul gasolio. Si è previsto
che quel fondo fosse implementato di circa 1,5 miliardi di euro grazie a
risorse provenienti dal Fondo di solidarietà dell’Unione Europea e alle somme
derivanti dalla riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti
politici e con quota parte delle riduzioni di spesa previste dal decreto sulla
Spending Review.
“Fatte le dovute differenze fra i due eventi –
conclude la lettera del presidente Rossi – relative ai danni alle cose e alle
persone, credo che dobbiamo chiedere al Governo di assumere anche per la
Lunigiana e la Garfagnana quel modello di intervento adeguato alla gravità e
vastità del sisma che ha colpito la Toscana. Nei prossimi giorni avanzerò
formalmente questa proposta al Governo e spero di poter approfondire con il
presidente Letta la fattibilità e i dettagli di un simile intervento. Mi auguro
di poter contare sul vostro appoggio e sulla vostra fattiva collaborazione per
questo obiettivo che, credo, rappresenti una giusta e adeguata risposta alle
popolazioni toscane colpite dal sisma”.
In questi giorni la Protezione civile regionale,
insieme a quella nazionale, sta provvedendo alla quantificazione dei danni che
non sono affatto definiti e stabilizzati giacché le scosse continue e minori
dello sciame sismico ancora in corso stanno continuando a produrre effetti
disastrosi sulle strutture.
Rossi ricorda infine che il decreto del 2012 dettava
una serie di disposizioni circa la ricostruzione e la riparazione delle
abitazioni e immobili privati, un piano di interventi urgenti per il ripristino
degli immobili pubblici e in materia di edilizia scolastica, le detrazioni
Irpef per le spese di ricostruzione edilizia, norme per la realizzazione dei
lavori con specifiche tecniche per evitare le infiltrazioni mafiose in detti
lavori. Il decreto prevedeva poi una serie di interventi a favore degli enti
locali (come l’alleggerimento degli obiettivi del patto di stabilità interno),
interventi per le imprese e strumenti di sostegno al lavoro e interventi in
materia ambientale.
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