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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Luglio 2013 |
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BANDA LARGA IN TUTTA L´EMILIA-ROMAGNA: 128 MILIONI DI EURO PER GARANTIRE IL DIRITTO DI ACCESSO ALLA RETE E FAVORIRE LA COMPETITIVITÀ DI TUTTI I TERRITORI DELLA REGIONE. DALLA PIANURA ALLA MONTAGNA, NESSUNO ESCLUSO. I COMMENTI DELL´ASSESSORE PERI E DELLA VICEPRESIDENTE SALIERA
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Bologna, 9 luglio 2013 - All’inizio era tra quelli con più digital
divide in Italia. Oggi il territorio dell’Emilia-romagna ha una copertura
misurata da Lepida Spa pari al 97,4%, con Adsl per il 90,5%. Analizzando il
dato per provincia, Piacenza è “coperta” al 96,5% (Adsl 88.8%), Parma al 96,3%
(Adsl 87%), Reggio Emilia al 97,2% (Adsl 90,9%), Modena al 96,5% (Adsl 90,5%),
Bologna al 98% (Adsl 91,9%), Ferrara al 98.5% (Adsl 87%), Ravenna al 98,4%
(Adsl 91,2%), Forlì-cesena al 97,4% (Adsl al 92.2%) e Rimini al 97,6% (Adsl
92.4%).
“C’è una trasversalità di azioni in corso che ci
porterà a colmare quella piccola frazione del territorio – aree di montagna e
zone rurali – ancora esclusa, ma che ha pieno diritto ad accedere alla rete e
ai suoi servizi” ha sottolineato Alfredo Peri, assessore alle Reti di
infrastrutture materiali e immateriali a margine di un seminario oggi in
Regione. “I recenti accordi con il governo – ha ricordato Peri – ci consentono
di investire per il superamento del digital divide ulteriori 46 milioni di
euro, che vanno appaltati nel corso di quest’anno”. In piena sintonia con il
Piano nazionale banda larga e gli obiettivi dell´Agenda digitale europea,
l’Emilia-romagna rappresenta “un’esperienza interessante anche a livello di
metodo – ha concluso l’assessore – per la fortissima sinergia e collaborazione
tra tutti gli enti interessati”.
“Con questi interventi la Regione dimostra in modo
concreto il proprio impegno per lo sviluppo e il sostegno di una parte più
fragile del nostro territorio qual è la montagna – ha ribadito la
vicepresidente Simonetta Saliera – . In Appennino, se non c’è copertura di rete
è pressoché impossibile continuare a viverci. Per questo abbiamo lavorato e
continuiamo a lavorare per garantire l’accesso alle amministrazioni pubbliche,
agli istituti scolastici, alle aziende
agricole. Il nostro obiettivo è ridurre la disparità tra Appennino e pianura”.
Gianluca Mazzini, direttore generale Lepida Spa, ha
ricordato la “neutralità della nostra azione complessiva, sia rispetto alle
tecnologie che agli operatori”, sottolineando inoltre la priorità, nella
fornitura di banda, alle imprese, “perché rappresentano un elemento di
attrattività del territorio”.
Gli interventi
Nell’arco di una legislatura si è potuto colmare il
divario rispetto a un livello minimo di comunicazione definito (2 Mega, come
fissato dagli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea) omogeneo in tutto il
territorio, dalla pianura alla montagna, sia a livello tecnico che economico
(per tariffe utente). La Regione Emilia-romagna è riuscita a catalizzare il 17%
delle risorse nazionali del decreto Crescita 2.0 per garantire a tutti
l’accesso a internet (e quindi ai servizi offerti dal World Wide Web). Contro
il digital divide sono stati spesi direttamente 74 milioni di euro, e
utilizzati gli investimenti della rete Lepida per circa 54 milioni:
complessivamente, 128 milioni di euro.
La Regione ha agito, attraverso Lepida Spa, in piena
neutralità tecnologica, realizzando fibre per abilitare il territorio,
costruendo una Dorsale sud radio capace di abilitare il territorio da sud a
nord, usando le reti cellulari con tecnologie innovative, radio su banda
licenziata, radio su bande non licenziate e utilizzando, infine, il satellite.
Il progetto in corso con il Feasr (Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale) prevede la costruzione in fibra su 16 tratte
montane con un impatto su almeno 15.000 abitanti in 40 differenti aree. Il
progetto della Dorsale sud radio prevede 40 tralicci da Piacenza a Rimini, con
un servizio per almeno 100.000 abitanti. A oggi sono stati abilitati diversi
operatori delle telecomunicazioni (18 accordi con operatori radio e 2 operatori
satellitari). Con Telecom Italia la Regione ha costruito un piano da 144
centrali complessive: 55 attivate nel 2010, 24 nel 2011, 31 nel 2012, 30 nel corso
2013 e 4 nel 2014. Le fibre ottiche per le centrali abilitate servono utenti
non solo di Telecom Italia ma di tutti gli altri operatori. Sono stati attivati
in fibra 135 istituti scolastici; 10 sono in corso di attivazione e 80 lo
saranno in futuro. E’ in corso la realizzazione di 600 punti di accesso Wifi in
tutto il territorio: l’utilizzo sarà gratuito.
Sull’appennino sono stati realizzati finora sistemi
radio in banda non licenziati con un investimento di 6,5 milioni di euro (che
significa una copertura del 2,59% della popolazione regionale e del 22,8% della
popolazione della montagna) e di 13,7 milioni di euro per fibre ottiche
(copertura del 2% della popolazione regionale e del 18% della popolazione della
montagna). Sempre nelle aree di montagna sono in corso investimenti per la
Dorsale sud per 2,6 milioni di euro (copertura del 2,23% popolazione regionale
e del 22,4% popolazione della montagna) e per 8,2 milioni di euro per fibre
ottiche (copertura dello 0,35% popolazione regionale e del 3,4% popolazione
della montagna). Per il futuro sono pianificati, sempre per la montagna, 6,2
milioni di euro per la messa in posa di fibre ottiche (che garantiranno una
copertura per 29.500 cittadini) e 9 milioni di euro per azioni in neutralità
tecnologica – su linea fissa, mobile o radio – in modo da arrivare a 77.000
cittadini.
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