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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Luglio 2013 |
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INCENTIVI, NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE TRENTINE
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Trento, 9 luglio 2013 - La giunta provinciale offre risposte alle
richieste delle imprese trentine per fronteggiare la crisi con quattro
importanti provvedimenti di carattere economico, proposti congiuntamente dagli
assessori Alessandro Olivi (industria, artigianato, commercio e cooperazione) e
Tiziano Mellarini (agricoltura, foreste, turismo e promozione). Le misure, che
vedono coinvolta Apiae, l’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle
attività economiche, consolidano nei primi due casi il quadro complessivo delle
politiche provinciali di incentivazione economica. Il terzo provvedimento
riguarda l’imprenditorialità giovanile e femminile, l’internazionalizzazione
delle imprese, gli investimenti fissi, bando territoriale e prestiti
participativi. In questo caso le novità riguardano la semplificazione della
parte burocratica e modalità più snelle di rendicontazione degli oneri
agevolabili. La quarta delibera fissa un
ulteriore schema di convenzione con i Confidi provinciali per l’estensione
di servizi convenzionati e nuovi strumenti agevolativi. Le misure erano già
state approvate dall’esecutivo nelle scorse settimane e sono ritornate
all’attenzione della Giunta dopo il via libera della terza Commissione
consiliare e delle categorie economiche.
Nuove opportunità di incentivi si aprono per le
imprese trentine dopo la definitiva approvazione della giunta provinciale di
quattro provvedimenti di carattere economico che vanno ad incidere in maniera
ancora migliorativa sulle principali linee e modalità di finanziamento.
Positivo il commento dell´assessore provinciale all´industria, artigianato,
commercio e cooperazione, Alessandro Olivi: “La crisi sta mettendo in evidenza
sempre più che a progredire sono le imprese in grado di mettere in campo
innovazione, qualità e capacità di mettersi in rete. Gli incentivi approvati
oggi in via definitiva dalla Giunta vanno proprio in questa direzione:
sostenere le piccole e medie imprese che sanno rinnovarsi, che riescono ad
unirsi e ad aprirsi a un mercato più vasto. La Provincia non può che sostenere
questi nuclei vitali della piattaforma produttiva. Il provvedimento contiene
anche un intervento per rivitalizzare la domanda nel settore dell’edilizia da
parte delle imprese, che fa seguito a quelli precedenti in favore delle
ristrutturazioni edilizie da parte dei privati. Per completare la riforma degli
incentivi – conclude l’assessore Alessandro Olivi - mancano solo gli interventi
relativi alle imprese innovative e ai brevetti, sui quali stiamo già lavorando
e che saranno pronti per luglio”.
Anche l´assessore Tiziano Mellarini sottolinea
l´importanza dei provvedimenti adottati dalla Giunta: "Questi nuovi
strumenti messi a disposizione da Apiae sono una ulteriore opportunità anche
per le imprese turistiche, che ad essi possono ricorrere per aumentare la
propria competitività".
Di seguito, nel dettaglio, i contenuti delle quattro
delibere.
Centri di assistenza tecnica (Cat) -
La misura di aiuto prevista dal legislatore
provinciale consente a tutti i settori economici - in precedenza era previsto
solo il commercio - di disporre dei centri di assistenza tecnica, incentivati
da parte pubblica. Questi ultimi potranno farsi carico sul territorio di
iniziative formative su argomenti e servizi complessi, componenti ormai
essenziali della vita imprenditoriale, individuando, suggerendo e accompagnando
verso possibili soluzioni innovative le problematiche legate all’attività
aziendale. Fra le attività previste per i Cat che intendono accedere ai
contributi provinciali merita risalto anche l’informazione e la formazione
sugli strumenti a sostegno dell’imprenditorialità giovanile. Il contributo è
determinato nel 75% dei costi di produzione relativi al Cat con un massimo di
euro 100.000. Il minimo di spesa ammissibile è pari ad euro 30.000. È prevista
una maggiorazione di contributo nel caso in cui il servizio fornito alle
imprese si concretizzi nell’invio telematico di domande di contributo
(maggiorazione di € 200 a domanda inviata). Le procedure sono estremamente
semplici: la domanda può essere presentata dal Cat dopo l’approvazione del
bilancio relativo all’anno precedente e con la massima tempestività
l’agevolazione spettante è concessa ed erogata.
Servizi di consulenza -
Nel caso dei servizi di consulenza e rispetto alla
legge del 1993, le nuove disposizioni sono più selettive, con un’attenzione
maggiore per i servizi strategici e non ripetitivi che possono contribuire alla
crescita o al potenziamento dell’impresa (innovazione; qualità; certificazioni;
iniziative pilota in campo ambientale; indagini di mercato, piani di marketing
e commercio telematico; tecnologie dell´informazione e delle telecomunicazioni;
contratti di rete; efficienza e diagnosi energetica; servizi di natura
strategica).
Il sistema di incentivazione rimane lo stesso previsto
dalla precedente normativa: si tratta di contributi in conto capitale in unica
soluzione che variano da un minimo del 20% ad un massimo del 50% sulle spese di
consulenza che le imprese (piccole e medie) acquisiscono all’esterno
dell’azienda. Le grandi imprese possono accedere per le consulenze relative ad
iniziative pilota in campo ambientale. Le percentuali sono maggiori per le
imprese piccole rispetto alle medie e grandi; sono previste percentuali
maggiori in relazione alle spese di consulenza per l’innovazione.
Sono fissati limiti minimi e massimi di spesa
ammissibile: rispettivamente € 5.000 (ridotti a € 2.500 per imprese femminili e
giovanili) e € 50.000 (aumentati a € 100.000 per innovazione, qualità e
certificazioni). La raccolta e l’istruttoria delle domande e l’anticipazione
dei contributi sono affidate ai Confidi operanti in provincia secondo modalità
semplificate di esame.
Per quanto riguarda i consorzi, la delibera prevede
contributi in conto capitale riferiti alla costituzione o all’incremento del
fondo consortile, con un impianto normativo che recepisce essenzialmente la
legge provinciale del 1993. I consorzi devono essere costituiti da almeno 3
imprese; è possibile la partecipazione fino al 25% di grandi imprese o di
imprese non operanti sul territorio provinciale; i consorzi non devono
distribuire utili o comunque risorse. La legge fissa già un limite minimo di €
15.000 del fondo consortile; nei criteri è stabilito un limite massimo
agevolabile di € 200.000. È determinata una percentuale di contributo del 50%
calcolata sugli aumenti del fondo consortile.
In tema di reti d’impresa, il nuovo strumento di
intervento consente di agevolare la costituzione di contratti di rete e le
iniziative che attraverso il contratto di rete sono realizzate. I beneficiari
delle agevolazioni sono l’organo comune della rete (il gestore della rete)
quando vi è soggettività giuridica della rete, mentre in caso di mancanza di
tale requisito il beneficiario è la singola impresa trentina che partecipa alla
rete. Sono agevolate le partecipazioni delle imprese trentine anche a reti
transregionali e transnazionali.
Due sono le tipologie di aiuto accordabili alle reti:
un contributo in conto capitale del 30% sui costi di costituzione della rete
(spese legali, amministrative e di consulenza); contributi in conto capitale
del 50% su apporti al fondo patrimoniale comune destinati agli specifici
interventi previsti dalla legge (formazione personale, acquisto hardware,
software e brevetti, promozione e commercializzazione, consulenze per la
promozione e sviluppo della rete). Sono fissati limiti minimi e massimi di
spesa ammissibile rispettivamente in € 2.500 e € 200.000.
Imprenditoria giovanile e femminile, investimenti
fissi, internazionalizzazione e ricerca -
Il provvedimento apporta modifiche ai criteri applicativi
della normativa degli incentivi in relazione a diversi strumenti attivati e, in
particolare: alle norme di carattere generale; agli aiuti per la ricerca; agli
aiuti per l’internazionalizzazione; agli aiuti alla nuova imprenditoria
femminile e giovanile; agli investimenti fissi; al bando territoriale; alle
modalità, ai termini e alla documentazione; ai prestiti partecipativi.
Gli aspetti più rilevanti del provvedimento
riguardano:
a) l’adeguamento,
la semplificazione e la reimpostazione funzionale di alcune disposizioni
inerenti gli aiuti per l’internazionalizzazione;
b) la riduzione,
nei criteri per la nuova imprenditoria femminile e giovanile del limite minimo
di spesa per l’accesso ai contributi da € 10.000 ad € 5.000;
c) la riduzione
da € 150.000 a € 50.000 fino al 30 giugno 2014 del limite minimo di spesa per
le ristrutturazioni edilizie, quale strumento anticrisi indirizzato a favorire
la domanda nel settore edile;
d) la
conseguente riduzione da € 100.000 a € 50.000 del limite minimo di spesa per le
ristrutturazioni previste dal bando territoriale;
e) l’agevolazione
fino al 30 giugno 2014 dell’installazione di sistemi di videosorveglianza per
favorire l’attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto con il Commissariato
del Governo e l’Unione commercio e turismo;
a) l’omogeneizzazione
degli interventi di sostegno alle imprese per il risparmio energetico e la
produzione di energia da fonti rinnovabile con il piano energetico ambientale e
gli incentivi previsti a valere sulla legge per l’energia.
Direttive Apiae per l’affidamento in convenzione agli
enti in garanzia -
La delibera consente di adeguare, mediante atto
aggiuntivo alle convenzioni stipulate con i Confidi, le condizioni contrattuali
per l’affidamento agli stessi enti di garanzia, anche tramite un organismo
comune, delle ulteriori attività connesse all’approvazione dei nuovi criteri
applicativi della legge. L’affidamento, non oneroso, di attività gestionali non
strategiche è in linea con il piano di miglioramento dell’amministrazione
provinciale e può contribuire positivamente a raggiungerne gli obiettivi. Il provvedimento
assegna ad Apiae la regia, il coordinamento e il controllo delle attività
medesime.
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