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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Luglio 2013 |
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DEPURATORE TRENTO 3: APPROVATO IL PROGETTO DEL PRIMO LOTTO
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Trento, 9 luglio 2013 - "Un passaggio
significativo ed importante, da una parte perché implica un nuovo impegno
economico a favore di imprese ed aziende, dall´altra perché conferma l´impegno
della pubblica amministrazione in un settore importante, nel quale le
caratteristiche di sicurezza e adeguatezza ambientale trovano risposte".
Così Mauro Gilmozzi, assessore all´urbanistica, enti locali, personale, lavori
pubblici e viabilità sottolinea la decisione dell´Agenzia provinciale per le
opere pubbliche che ha adottato la determinazione di approvazione del progetto
definitivo del primo lotto del nuovo depuratore Trento 3 e di rettifica della
strada statale 12 dell´Abetone e del Brennero. L´importo complessivo dei lavori
è di 105 milioni di euro. Nei prossimi mesi l´Agenzia per gli appalti
provvederà ad emanare il bando di gara; l´aggiudicazione dell´opera è prevista
per la metà del prossimo anno, l´inizio dei lavori a fine 2014.
Il progetto definitivo approvato del nuovo impianto di
depurazione giunge a compimento di un complesso iter progettuale che ha portato
alla ripetuta rivisitazione delle varie soluzioni sviluppate, che ha visto
l’iniziale proposta di costruzione dell’impianto in zona arginale dell’Adige,
poi un’ipotetica soluzione in galleria ed infine la versione attuale che prevede
la collocazione in prossimità della parete rocciosa della Vigolana,
adeguatamente discosta da questa e protetta contro le cadute di massi.
Contestualmente si rende necessaria la rettifica di un tratto della S.s. 12 in
località Acquaviva.
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto
atto al trattamento biologico di chiarificazione con sistemi ad alto rendimento
dei liquami provenienti dalla fognatura civile a servizio di un bacino di
utenze comprendenti i Comuni di Aldeno, Besenello, Calliano, Cimone, Garniga,
Trento e parte di Villa Lagarina per una potenzialità complessiva di 300 mila
abitanti equivalenti.
Per motivi di carattere economico, il progetto è stato
suddiviso in 2 lotti funzionali: il primo, prevede l’esecuzione di tutte le
linee di trattamento biologico per 150.000 Ae (cioè le utenze attualmente
servite dall’impianto di Trento Sud, Calliano, Besenello, Aldeno, Cimone e
Garniga), comprensivo comunque dei comparti relativi ai digestori dei fanghi ed
il gasometro, che non possono essere frazionati. Il secondo lotto, che si
svilupperà nella parte settentrionale dell’area, prevederà infine il
completamento dei comparti di trattamento biologico al servizio di Trento Nord.
Il progetto recentemente approvato riguarda dunque il primo lotto di
intervento.
L’impianto sorgerà ad un distanza di circa 40 metri
dal piede della montagna con realizzazione, alle spalle dello stesso, di un
tomo di protezione dalla caduta di massi e conseguente spostamento verso ovest
di un tratto di circa 850 metri della S.s. 12, parallela al sedime ferroviario,
per creare lo spazio necessario al posizionamento della struttura
dell’impianto. E’ prevista inoltre la costruzione di un ulteriore manufatto,
rappresentato da una stazione di sollevamento in località “Acquaviva” di
Mattarello, sul territorio del Comune di Trento e di una batteria di tubazioni
che da questo punto recapitano le acque reflue all’impianto di depurazione.
La stazione di sollevamento si colloca nel territorio
del Comune di Trento mentre il nucleo principale dell’impianto di depurazione è
ubicato in un’area individuata come in località “Boschi spessi”, in parte
inserita in area cave e in parte in incolto improduttivo.
Dal punto di vista tecnico, il depuratore è costituito
da una struttura in cemento armato, di sviluppo planimetrico di 250 x 80 metri,
completamento coperto e mascherato dalla presenza di un tomo che si erge al di
sopra di esso mimetizzandolo, costruito con intenti protettivi contro la caduta
di massi.
Dal punto di vista biologico, l’impostazione generale
della filiera depurativa, progettata con i più recenti criteri dimensionali,
prevede i comparti di pre-trattamento, denitrificazione,
ossidazione-nitrificazione, sedimentazione finale, defosfatazione in linea,
filtrazione, stabilizzazione del fango, sviluppati su due linee. La portata
idraulica media trattata è pari a 2.000 mc/ora, con punte in occasione di
piogge intense fino a 6.000 mc/ora.
La particolarità dell’impianto di depurazione di
Trento 3 riguarda la completa stabilizzazione anaerobica dei fanghi di supero,
con accumulo del biogas per uno sfruttamento in un impianto di cogenerazione
con restituzione in rete di Mt dell’energia elettrica. E´ stata calcolata una
capacità di produzione di biogas pari a ben 165 Nmc/ora per la configurazione
ridotta al solo primo lotto e di 331 Nmc/ora per la configurazione finale. E’
presente un impianto di riscaldamento, impianti di aerazione e climatizzazione
e deodorizzazione delle zone coperte. Particolare attenzione è stato infine
posta all’isolamento acustico dei comparti dei compressori, principali
responsabili di emissione rumorose.
L’appalto, esperito sulla base di un progetto
definitivo redatto internamente al Servizio Opere Ambientali dell´Agenzia
Provinciale per le Opere Pubbliche, ha per oggetto la progettazione esecutiva
nonché la realizzazione dei lavori per un importo complessivo di euro
105.000.000, suddivisi in euro 89.196.408,32 per lavori a base d´asta e
comprensivi dei costi della sicurezza (e al netto di Iva) e in euro 15.803.591,68
per le somme a disposizione dell´amministrazione (per pagamento espropri,
allacciamenti vari, sondaggi geologici, oneri fiscali dei lavori).
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