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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Luglio 2013 |
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PUGLIA, CONFERENZA PIANO RIFIUTI: OBIETTIVI PIÙ VICINI DOPO MODIFICA GOVERNANCE
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Bari, 9 luglio 2013 - “La sintesi del nostro disegno
di gestione dei rifiuti urbani sta in quella che abbiamo indicato nel piano
come ´la società del riciclo´. Al centro della scommessa di questo piano c´è,
come è facile immaginare, l´annosa questione di un corretto approccio al tema a
partire, come spesso dico, dal sacchetto di casa nostra. Gli obiettivi dei
precedenti piani di gestione dei rifiuti della nostra regione non sono stati
del tutto centrati per una serie di fattori. Oggi quei target sono più vicini
perché non vengono solo fissati su carta ma condivisi con enti territoriali e
portatori di consenso. Inoltre preventivamente all´adozione del Piano abbiamo
modificato la governance dei processi gettando le basi per una valorizzazione
dei soggetti territoriali. Abbiamo ridotto gli Organi di Governo d´Ambito dai
vecchi 16 Ato agli attuali 6 Oga, delegando loro i servizi “capital intensive”,
come gli impianti tanto per fare un esempio. Infine abbiamo introdotto gli Aro,
Ambiti di Raccolta Ottimale, superando il concetto “municipale” di gestione dei
servizi di spazzamento, raccolta e trasporto (“labour intensive”) e
connettendoli a carte dei servizi e convenzioni di funzionamento dei nuovi
soggetti omogenee su tutto il territorio regionale. Anche qui, mi permetterete
di sottolineare, l´obiettivo era di ragionare in termini di regione, creando
soggetti di gestione, a costo zero per la parte pubblica, su territori con
caratteristiche comuni. L´obiettivo è quello di ottenere servizi omogenei,
costi livellati, performance meno discontinue da Cagnano Varano a Santa Maria
di Leuca”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro ha
introdotto i lavori della Terza Conferenza Programmatica “Verso l´approvazione
definitiva Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani”. “Il tema dei rifiuti è uno
di quei temi che necessita di un salto culturale per intravedere una soluzione
concreta. E questo salto culturale non è soltanto nella differenziazione dei
rifiuti o nella corretta gestione dei processi: prima ancora di questo – ha
proseguito Nicastro - è il salto culturale di attori che si riconoscono parte
di un tutto e si assumono il proprio ruolo, consapevoli che un meccanismo così
complesso non può che funzionare con tutti gli ingranaggi che girano a dovere.
A questo punto concedetemi di essere brutalmente franco: il salto culturale qui
è la scelta di non fare politica con i rifiuti, di focalizzare l´obiettivo e di
raggiungerlo tutti insieme onorando i ruoli istituzionali e le funzioni che la
nuova governance assegna. Al netto dei localismi, delle aspirazioni politiche
dei singoli, delle mille questioni che dovremo affrontare quello che conta è
accettare la sfida di una Regione che, lo dico con orgoglio anche per conto di
chi all´interno dell´Assessorato quotidianamente lavora su questi temi,
nonostante le difficoltà quotidiane non ha mai vissuto, né rischia di vivere
nel futuro, emergenze come quelle che spesso abbiamo visto in altri contesti
del nostro Paese”.
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