|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Luglio 2013 |
|
|
|
|
|
CAUSE E SOLUZIONI DEL DIABETE NEL REPORT DEL BBDO: “LIBRO BIANCO"
|
|
|
|
|
|
Potenza, 9 luglio 2013 - Il “libro bianco” sul diabete
è il report nato dalla collaborazione tra il Basilicata Barometer Diabetes
Observatory (Bbdo) e l’Istituto di Igiene dell’Università cattolica del Sacro
Cuore, presentato a meno di un anno dall’insediamento dell’osservatorio
regionale, primo in Italia e candidato a modello a livello nazionale e
internazionale nella lotta al diabete anche grazie al progetto di geomedicine
avviato dall’Università di Tor Vergata con l’Università di Ginevra e la World
Health Organizzation.
Il libro bianco è stato presentato ieri a Potenza, nell’Auditorium dell’azienda
ospedaliera San Carlo, dall’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano e
dal Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata e presidente dell’Ibdo
Foundation Renato Lauro, alla presenza del sottosegretario alla Salute Paolo
Fadda, del vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico e del vice presidente del
Parlamento europeo Gianni Pittella.
Il rapporto (mappa del diabete) svela fattori di
rischio, comportamenti, stili di vita e abitudini della popolazione lucana, che
tra le regioni italiane presenta un maggior rischio di diabete ed indica gli
strumenti e le azioni da attuare per la prevenzione e cura della patologia.
Fin dallo scorso anno la Regione Basilicata, su
iniziativa dell’Assessorato alla Salute, d’intesa con l’Università di Roma Tor
Vergata, l’Osservatorio nazionale per la Salute delle Regioni e l’Osservatorio
nazionale del diabete, ha dato l’avvio al Bbdo, osservatorio privilegiato in
Italia, che si prefigge lo scopo di individuare le cause e le soluzioni per
affrontare l’aspetto pandemico del diabete e dell’obesità in Basilicata, la
regione italiana con la più alta prevalenza di diabete di tipo 2 e con la più
elevata prevalenza di obesità.
Il libro bianco sul diabete conferma che questa
malattia è “silenziosa” ed asintomatica, viene infatti spesso diagnosticata a
seguito di complicanze o di controlli routinari e, in taluni casi, può portare
a gravi conseguenze, anche alla morte. Fattori che condizionano la malattia
sono gli stili di vita e le abitudini alimentari, quali l’eccessivo peso
corporeo, la mancanza di attività fisica, la scorretta alimentazione.
La Basilicata, infatti, si contraddistingue per un
consumo ridotto di ortaggi, frutta e verdura, alimenti di cui la regione
dispone in grande quantità, nonostante il grande consumo di pesce rispetto alla
media nazionale. L’obesità è una condizione altrettanto diffusa tra i lucani:
il rapporto denuncia, infatti, un dato preoccupante, il 32,9 per cento dei
soggetti residenti in Basilicata, principalmente rientranti nella fascia di età
compresa tra i 6 e i 17 anni, risultano in eccesso di peso, dato notevolmente
superiore al valore nazionale. A ciò si accompagna una propensione alla
sedentarietà, solo il 16,3 per cento della popolazione lucana pratica uno sport
in maniera continuativa (Italia: 21,9 %; benchmark – Provincia Autonoma di
Trento: 31,9 %).
Per contrastare i fattori di rischio e gestire il diabete,
il Libro bianco suggerisce un’organizzazione sanitaria integrata e strutturata
diretta al soddisfacimento dei bisogni di salute della comunità:
“community-based”, approccio multilivello con l’obiettivo principale di
modificare gli stili di vita correlati al rischio, coinvolgendo la popolazione
regionale.
Il libro bianco sul diabete – La Scheda -
Un dato che preoccupa, ma siamo in buona compagnia -
Il report mostra la prevalenza del diabete in
Basilicata che è stimata al 6,9 per cento nel 2012, un dato superiore al valore
nazionale (5,5%) e tra i più elevati d’Italia, in costante aumento. La
Provincia Autonoma di Bolzano ha la più bassa prevalenza di diabete (3,2%),
mentre l’Abruzzo è la regione che presenta la maggiore prevalenza di diabetici.
Tasso di mortalità -
Il tasso standardizzato di mortalità per diabete in
Basilicata nel 2009 (dato più recente) è in linea con il dato nazionale ed è
pari a 35,6 per 100.000 abitanti, per il genere maschile, ed a 38,3 per 100.000
per quello femminile. Tali percentuali sono inferiori rispetto al dato del
2002: pari a 38,5 per 100.000 per i maschi (Italia: 31,4) e 40,0 per 100.000
per le femmine (Italia: 28,4). I tassi più bassi si riscontrano nella Provincia
Autonoma di Bolzano (8,8 per 100.000 per i maschi e 12,3 per 100.000 per le
femmine).
I fattori di rischio: obesità e sedentarietà -
I principali fattori di rischio sono: l’eccessivo peso
corporeo, la sedentarietà e la mancanza di attività fisica.
Il libro bianco sul diabete evidenzia che in
Basilicata nel 2011 (ultimo dato disponibile) l’indice di massa corporea (Bmi)
è superiore a 25 nel 49,2% della popolazione (Italia: 45,8%; benchmark -
Provincia Autonoma di Bolzano: 39,8%). Infatti, il 36,1% della popolazione
lucana (Italia: 35,8%; benchmark - Provincia Autonoma di Bolzano: 33,4%) ha Bmi
compreso tra 25 e 30 (sovrappeso), mentre il 13,1% della popolazione regionale
(Italia: 10,0%; benchmark – Provincia Autonoma di Bolzano: 6,4%) ha valori
superiori a 30 (obesità).
Il rapporto denuncia, inoltre, un dato preoccupante,
il 32,9% dei soggetti residenti in Basilicata, principalmente rientranti nella
fascia di età compresa tra i 6 e i 17 anni, risultano in eccesso di peso, dato
notevolmente superiore al valore nazionale (Italia: 27,2%; benchmark
Trentino-alto Adige: 18,3%).
Lucani poco amanti dello sport -
In Basilicata, il 48,4% della popolazione non pratica
alcuno sport o attività fisica (Italia: 39,8%; benchmark - Provincia Autonoma
di Trento: 13,5%) e solo il 16,3% pratica sport in maniera continuativa
(Italia: 21,9%; benchmark – Provincia Autonoma di Trento: 31,9%). Tale dato
dipende dalla definizione soggettiva di attività sportiva.
Coltiviamo frutta e verdura, ma mangiamo snack -
Il consumo di alcuni alimenti quali pane, pasta, riso,
latte, formaggio, carni bianche, carni bovine, carne di maiale, non si discosta
dalla media italiana ma importanti differenze sono rilevate nell’assunzione di
salumi, uova e legumi in scatola, consumati in maggiore quantità.
La Basilicata si contraddistingue per un consumo
ridotto di ortaggi, frutta e verdura, alimenti di cui la Regione dispone in
grande quantità, nonostante il grande consumo di pesce rispetto alla media
nazionale: il 27,4% della popolazione dichiara di consumare verdure almeno una
volta al giorno (Italia: 51,4%; benchmark - Provincia Autonoma di Trento:
67,7%), il 22,4% di consumare ortaggi almeno una volta al giorno (Italia:
43,7%; benchmark – Provincia Autonoma di Trento: 57,9%) e solo il 4,7% (Italia:
4,9%; benchmark - Provincia Autonoma di Trento: 7,4%) dichiara di consumare
almeno 5 o più porzioni giornaliere di verdure, ortaggi e frutta.
Il consumo di alimenti ricchi di grassi e zuccheri
risulta piuttosto elevato, infatti il 30,9% degli abitanti (Italia: 25,6%;
benchmark - Toscana: 16,7%) consuma snack più di una volta a settimana. Infine,
il consumo di dolciumi (il 49,8% ne consuma più di una volta a settimana;
Italia: 49,1%; benchmark - Sicilia: 42,0%) sebbene alto è in linea con il dato
nazionale.
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|