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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Luglio 2013 |
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L´EPIDEMIA DI MORBILLO E DI VARICELLA DI CUI L´OMS NON SEMBRA ACCORGERSI. NUOVI CASI IN ITALIA ED IN EUROPA. DOBBIAMO PREOCCUPARCI?
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Lecce, 9 luglio 2013 -
Nonostante il morbillo sia da eliminare nel nostro Paese e nel resto
d’Europa, continuano a verificarsi epidemie. Nel periodo 2010-2012 il sistema
di sorveglianza speciale del morbillo ha raccolto più di 8000 segnalazioni solo
in Italia. Il numero è certamente non trascurabile tenendo conto che in questi
ultimi giorni in Veneto sono stati segnalati casi di complicanze da morbillo e
varicella in persone non vaccinate. Sul sito della Ulss 13 Mirano, il 10 giugno
2013, sono stati segnalati due casi di gravi complicanze da morbillo e
varicella in persone non vaccinate. Il primo riguarda una giovane donna che a
fine aprile è stata ricoverata presso l’ospedale dove lavora, con diagnosi di
morbillo. Successivamente la donna è stata ricoverata una seconda volta per
l’insorgenza di una neurite ottica con gravissima compromissione della vista in
entrambi gli occhi. Il caso di varicella riguarda, invece, un’infermiera che
lavora in una casa di cura per anziani e a cui è stata diagnosticata una
meningite virale da varicella. La fonte di contagio di quest’ultima è stata
individuata in un altro operatore sanitario in servizio presso la stessa
struttura. Nella Svizzera centrale e in Ticino sono stati registrati
dall´inizio di giugno rispettivamente 29 e 8 casi di morbillo. In altri cinque
cantoni le persone che hanno contratto la malattia infettiva sono state cinque,
una per cantone, viene indicato oggi nel bollettino dell´Ufficio federale della
sanità pubblica (Ufsp). La maggior parte dei malati non erano stati vaccinati.
Nella sola ultima settimana le persone che si sono ammalate di morbillo sono
state 27, viene precisato. Nei primi sei mesi i casi registrati sono stati 68,
già più di quelli segnalati nell´intero anno scorso (63), sottolinea l´Ufsp.
Tra il 1 marzo 2012 e il 28 febbraio 2013, 29 Paesi
dell’Unione europea (Ue) e dello Spazio economico europeo (See) più la Croazia
hanno segnalato 8499 casi di morbillo pari a un’incidenza di 16,6 casi/milione
di abitanti, dato di molto superiore all’obiettivo di un caso per milione che
definisce l’eliminazione della malattia. Da segnalare inoltre che i dati non
sono completi per tutti i 12 mesi considerati, visto che il Lussemburgo non ha fornito
i dati degli ultimi 4 mesi di rilevazione, il Belgio non li ha forniti per i
mesi di gennaio e febbraio 2013 e i Paesi Bassi per il mese di febbraio 2013.
Il 94% dei casi segnalati proviene da 5 Paesi: Romania (4087), Regno Unito
(2314), Francia (679), Italia (592) e Spagna (334). Le incidenze più elevate
sono state riportate in Romania (190,9 casi per milione di abitanti), Regno
Unito (37 casi/milione), Irlanda (23,9 casi/milione), Francia (10,4
casi/milione), Italia (9,8 casi/milione) e Spagna (7,2 casi/milione). Sedici
Paesi hanno riferito meno di 1 caso di morbillo per milione di abitanti (soglia
target di eliminazione). L’82% dei casi di cui si conosceva lo stato vaccinale
(6655) si è verificato in persone non vaccinate. Non sono stati riportati
decessi ma sei casi sono stati complicati da encefalite acuta. Sono alcuni dei
dati che emergono dal rapporto Ecdc “Measles and rubella monitoring - April
2013”, pubblicato nel mese di maggio 2013. I dati sulla rosolia, raccolti in 26
Paesi dell’Ue e del See, indicano che tra il 1 marzo 2012 e il 28 febbraio
2013, sono stati segnalati 21.549 casi. Di questi, il 99% è stato rilevato in
Romania (11.020 casi, 514,6 casi/milione di abitanti) e Polonia (10.326, 270,3
casi/milione). Mancano tuttavia i dati del Lussemburgo per gli ultimi 4 mesi
della rilevazione, dell’Italia per l’intero periodo in esame e di Grecia e
Paesi Bassi per il mese di febbraio 2013.
Il morbillo è contagioso da cinque giorni prima delle
manifestazioni cutanee fino a cinque giorni dopo l´inizio della malattia e può
avere complicanze (encefalite, polmonite e otite media).
Per Giovanni D’agata presidente e fondatore dello
“Sportello dei Diritti” è fondamentale ricordare che il morbillo e la varicella
possono portare a gravi complicanze, come purtroppo testimoniano i i casi
descritti. E la prima difesa nasce innanzitutto dall´essere informati e dal
conoscere.
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