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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Luglio 2013 |
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CONTRATTI E APPALTI IN UMBRIA: CROLLO DI OLTRE IL 50 PER CENTO IN UN ANNO
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Perugia, 9
luglio 2013 - “I dati e le considerazioni contenute nel rapporto annuale
riferiti ai vari tipi di appalti aggiudicati nel corso dell’anno 2012 da
stazioni appaltanti che operano sul territorio umbro indicano chiaramente lo
stato della crisi che ha colpito tutti i settori e la drammatica diminuzione di
finanziamenti, nazionali e locali, che arrivavano in Umbria e qui venivano
impiegati dando un apporto ed un impulso determinante all’economia della nostra
regione”, Stefano Vinti assessore regionale ai lavori pubblici, commenta così i
dati elaborati dall’Osservatorio regionale dei Contratti pubblici della regione
Umbria e che fanno parte del Rapporto messo a disposizione dell’Autorità per la
vigilanza. I contratti monitorati sono quelli relativi ai lavori, alle
prestazioni di servizi ed alle forniture di beni avvenuti nel 2012. “Abbiamo
rilevato una diminuzione del 55 per cento degli appalti, sia in termini
finanziari che numerici. Alcuni indicatori possono aiutare a capire meglio
l’attuale situazione. I comuni sono passati da 91 a 21 milioni di risorse
impegnate nei settori tradizionalmente di loro competenza quali strade,
acquedotti fognature ecc. Mentre i mutui contratti dagli enti locali umbri sono
scesi dai 23 del 2011 ai 10 del 2012. Nell’edilizia residenziale pubblica si è
passati dagli 11 milioni del 2010 ai 3 del 2012. Le risorse statali trasferite
agli enti locali dell’Umbria sono ridotte a 42 milioni di euro rispetto ai 72
dell’anno precedente”.
I dati sono
anche suddivisi tra i contratti stipulati da stazioni appaltanti di interesse
comunale, provinciale e regionale e contratti stipulati da soggetti nazionali
che hanno interessato il territorio dell’Umbria “Nel settore dei lavori
pubblici, rispetto al 2011, per i contratti superiori a 150.000 euro, abbiamo
rilevato un calo di quasi il cinquanta
per cento dei finanziamenti movimentati dagli enti locali dell’Umbria, mentre per quello che
riguarda gli appalti nazionali il calo è disastroso: oltre il settanta per
cento in meno”, evidenzia Vinti. “Con questi numeri è chiaro che non ci può
essere ripresa economica. Tagli, restrizioni, patto di stabilità non fanno
altro che alimentare la recessione, il lavoro precario e la disoccupazione. C’è
bisogno dunque di cambio di rotta radicale da parte della politica nazionale e
l’intervento e le risorse pubbliche devono tornare ad essere un volano per
l’economia nazionale e quindi anche della nostra regione”.
Nel Rapporto
si rileva che nel 2012 in Umbria sono stati affidati 509 contratti aventi
importo a base d’asta superiore a 150.000 euro, per un importo complessivo di 519.274.172 euro, aggiudicati o affidati
dalle Stazioni appaltanti di interesse comunale, provinciale e regionale ovvero
aventi sede legale nel territorio umbro. Nel 2012 gli appalti per lavori
pubblici di importo superiore a 150.000 euro aggiudicati o affidati, dalle
Stazioni appaltanti di interesse comunale, provinciale e regionale sono stati 179, per un importo complessivo a
base asta di 84.105.620 euro,(l’importo medio risulta di 469.863 euro). Nel
2011 invece gli appalti erano stati 198 per un importo dei lavori aggiudicati o
affidati di 165.134.013 euro ( l’importo medio risultava di 834.010). Le
Stazioni appaltanti di interesse nazionale invece nel 2012 hanno aggiudicato o
affidato 46 appalti per lavori pubblici, per un importo base asta di 28.600.764
euro, contro i 109.715.299 euro del 2011
realizzati con 81 appalti. L’appalto di maggior importo a base d’asta
aggiudicato nel 2012 è stato quello del Comune di Spello con un importo base
asta di 13.037.440 euro per l’intervento
di realizzazione delle infrastrutture a rete e pavimentazioni del Pir di Spello
Capoluogo Ii Stralcio aggiudicato alla Impresa Zambelli di Galeata in provincia
di Forlì-cesena. L’appalto di maggior importo aggiudicato invece da stazioni
appaltanti nazionali è quello di Snam Rete Gas
riguardante l’esecuzione delle opere edili ed impiantistiche relative
alla costruzione della nuova sede del Centro manutenzione di Spoleto, per un
importo complessivo di 4.114.000 euro di cui base asta 3.400.000 euro,
aggiudicato alla Romana Costruzioni. La
stazione appaltante di rilievo nazionale con il maggior numero di interventi è
ancora l’Anas che ha affidato 26 interventi per un importo di 10.750.782 euro.
Complessivamente l’Anas rispetto all’anno precedente registra un calo
nell’importo di lavori da eseguirsi sul territorio regionale del 71,10%. “In
questo settore, sottolinea Vinti, l’unico dato positivo è quello relativo ai
costi per la sicurezza. Dal 2007 si rileva infatti un incremento dei costi
della sicurezza rispetto agli anni precedenti, coincidente con la diversa
impostazione della modalità di calcolo dei costi della sicurezza contenuta per
la prima volta nell’Elenco prezzi della Regione Umbria . Nel 2012 oltre il 10
per cento è stato impiegato per la sicurezza dei lavori e dei lavoratori
rispetto al 4, 64 del 2006”.
Nel 2012 le
imprese umbre si sono aggiudicate 125 appalti di lavori pubblici (quasi il
70%)per un importo di 49.050.580 euro (58,32%), mentre le imprese provenienti
da altre regioni ne hanno ottenuti 54 (30,17%). Nell’ordine le imprese
provengono da Lazio (11), Campania (8), Toscana (7) ed Emilia Romagna (4).
Il Rapporto annuale dell’Osservatorio regionale
contiene anche i dati relativi ai contratti aggiudicati per la prestazione di
servizi e per la fornitura di beni affidati, nel corso dell’anno 2012, da parte
delle stazioni appaltanti che operano sul territorio regionale.
Nei Servizi con importo superiore a 150.000 euro i
contratti affidati hanno raggiunto i 234 milioni nel 2012 contro i 264 milioni
dell’anno precedente. Dall’ esame dei dati, emerge, peraltro, la netta
preponderanza dei contratti di interesse regionale, provinciale e comunale
rispetto ai contratti di interesse statale visto che, in relazione all’importo
complessivo, i contratti di interesse regionale sono oltre l’80%). E ciò anche
se nel 2012 il decremento dell’importo complessivo dei contratti ha riguardato
soprattutto i contratti di interesse regionale, che sono passati da 258.420.640 euro per l’anno 2011 a 196.060.945 euro per l’anno 2012. I contratti di interesse
statale invece sono considerevolmente aumentati da 6.472.413 euro a 38.007.947
euro. Anche qui è stata analizzata la distribuzione territoriale delle imprese
aggiudicatarie dei contratti per la prestazione di servizi – distinta per
provincia e per regione – che, tenendo conto dell’importo dei contratti, vede
una percentuale del 38,34% dei contratti affidati ad operatori economici con
sede in Emilia Romagna; tenendo invece conto del numero dei contratti, la
prevalenza di essi risulta esser affidata ad operatori economici con sede in
Umbria (46,24%).
Per quanto
riguarda infine i contratti per la fornitura di beni con importo a base d’asta
superiore a 150.000 euro, il quadro sembrerebbe rovesciato. Nel 2012 infatti
sono state rilevato forniture per oltre 219 milioni di euro contro i 98 milioni
dell’anno precedente, di cui oltre il 98 per cento di interesse regionale, provinciale e comunale. Ma questo
fattore, secondo l’Osservatorio, deriva soltanto dal diverso sistema di
monitoraggio introdotto dall’Autorità di Vigilanza. L’assessore Vinti ha quindi
annunciato che il 25 luglio partirà anche in Umbria, così come su tutto il
territorio nazionale, il monitoraggio delle opere incompiute che si concluderà
nel prossimo mese di settembre.
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