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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Luglio 2013
 
   
  IN LIGURIA È DRAMMA AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA. REGIONE INCONTRA DEPUTATI E SENATORI PER INIZIATIVA PARLAMENTARE

 
   
  Genova, 9 Luglio 2013 - Grido di allarme della Regione Liguria ai parlamentari liguri per la carenza di risorse indispensabili a far fronte alla cassa integrazione e alla mobilità in deroga che complessivamente interessano circa 12 mila lavoratori. I finanziamenti a disposizione per far fronte agli ammortizzatori sociali continuano a essere insufficienti, nonostante il recente decreto di riparto dell´ultimo stanziamento governativo di 550 milioni. "Siamo alla metà di quanto avevamo lo scorso anno, tenuto conto del notevole incremento di richieste registrato nel 2013", spiega l´assessore al Lavoro Enrico Vesco, che ha detto di "aver trovato nella delegazione dei parlamentari "piena condivisione, appoggio e sostegno per avere dal governo risorse aggiuntive e in tempi certi". All´incontro, lunedì 8 luglio in mattinata in Regione Liguria, erano presenti i parlamentari Anna Giacobbe, Luca Pastorino, Roberta Oliaro e Lorenzo Basso. Lunedì 8 luglio la Regione Liguria ha autorizzato il pagamento degli ammortizzatori sociali per gennaio e febbraio 2013, con le nuove risorse darà il via a quelle di marzo e aprile. "Oltre, al momento non possiamo andare, né onorare impegni già sottoscritti, con procedure di cassa integrazione che arrivano fino a giugno", afferma Vesco. Al momento la Regione Liguria ha disposizione 25 milioni di euro, a fronte degli oltre 63 necessari. "La gravità della situazione - spiega l´assessore - è racchiusa nelle richieste pervenute dall´inizio del 2013 che si attestano a 31,6 milioni per la Cassa integrazione guadagni (752 aziende, 6758 lavoratori) e a 14,8 milioni per la mobilità (359 aziende, 724 lavoratori)". La Regione Liguria è stata ulteriormente penalizzata dall´obbligo di trasferire 24 milioni di euro del 2012 in un fondo nazionale per le regioni in difficoltà , senza poterli utilizzare nel 2013". Con i parlamentari, Vesco ha sollevato anche il problema dei criteri di riparto che vedono la Liguria ulteriormente penalizzata "perché - ha spiegato - si mette in atto un criterio di riparto "storico" che non tiene conto che in Liguria la ricaduta della crisi si è verificata in tempi successivi ad altre regioni, con una conseguente crescita dei costi negli ultimi anni". Note preoccupanti anche sul fronte dell´occupazione che in Liguria scende dell´1,3%, due decimi di punto percentuale in più rispetto al Nord Ovest. Gli occupati passano così dalle 628mila alle 620mila unità, una diminuzione che in termini di valori assoluti è ugualmente distribuita tra donne e uomini. Il numero dei disoccupati in Italia segnala un nuovo considerevole aumento, pari a 475mila unità (+17%), attestando il numero di chi cerca occupazione sulle 3.276.000 unità, con una crescita che coinvolge entrambe le componenti di genere e che pur avendo una picco al Nord è diffusa su tutto il territorio nazionale. Il tasso di disoccupazione complessivo raggiunge il 12,8% e ben il 13,9% per quanto riguarda la componente femminile. La Regione Liguria segnala "come in questi momenti di crisi diminuisca il numero dei cosiddetti "scoraggiati", ossia quelle persone che pur essendo disponibili a lavorare non si impegnano nella ricerca di un´occupazione in maniera attiva e costante. Numero che in Liguria è in crescita di circa 7mila unità per effetto soprattutto della componente femminile. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga si è registrato negli ultimi anni un progressivo incremento del peso dell´erogato per la Regione Liguria sul totale nazionale passando dall´1,32% del 2010 al 2,60% del 2012 per la Cassa Integrazione Guadagni e dallo 0,72% del 2010 all´1,39% del 2012 per la mobilità (dall´1,21% del 2010 al 2,21% del 2012 per il totale degli ammortizzatori). Analizzando l´andamento mensile delle richieste di ammortizzatori si osserva un picco nei mesi di dicembre 2012 e gennaio 2013: circa 21,8 e 20,2 milioni di euro per quanto riguarda la Cassa Integrazione Guadagni a fronte di una media mensile nel periodo gennaio 2012 – maggio 2013 di circa 6,5 milioni di euro e circa 9,6 e 7,0 milioni di euro a fronte della media di 3,7 milioni di euro nello stesso periodo.  
   
 

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