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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Luglio 2013 |
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PAGAMENTI IN SANITÀ, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA INTERVIENE CON UN´EROGAZIONE STRAORDINARIA PER RIDURRE I TEMPI DI PAGAMENTO DEI FORNITORI: LE RISORSE SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 692,5 MILIONI DI EURO CIRCA. LE AZIENDE SANITARIE STANNO COMUNICANDO L´IMPORTO E LA DATA ENTRO CUI PROVVEDERANNO AL PAGAMENTO. IL PRESIDENTE ERRANI: "SEGNALE MOLTO IMPORTANTE, SOPRATTUTTO IN UN PERIODO DI CRISI COME QUESTO"
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Bologna, 9 luglio 2013 – Circa 244,5 milioni di euro. La
Giunta regionale ha disposto un’erogazione di cassa straordinaria
alle Aziende sanitarie per il pagamento dei debiti verso i fornitori, grazie
alla disponibilità di risorse sia regionali che trasferite recentemente dallo
Stato. Si tratta di un’erogazione aggiuntiva rispetto all’anticipazione di
liquidità assegnata alla Regione dal ministero dell’Economia e delle Finanze (448
milioni di euro circa), che porta così il totale delle risorse per pagare i
fornitori a 692,515 milioni di euro.
“E’ un segnale molto importante – ha sottolineato ieri il presidente Vasco
Errani, durante la conferenza stampa – Siamo fra i primissimi, come
Regione, a praticare questa scelta di pagare i fornitori con i fondi resi
disponibili dal ministero, a cui si aggiungono risorse regionali. E’ un fatto
positivo, soprattutto in una fase di crisi come questa”. Errani ha ricordato
inoltre come, a una settimana dal sisma dello scorso anno, la Regione abbia
varato un anticipo di cassa da destinare alle Aziende sanitarie in modo da
provvedere, in via immediata, al pagamento dei fornitori di beni e servizi con
sede nei comuni del cratere.
“Nel giro di poche settimane – ha sottolineato l’assessore alle Politiche per
la salute Carlo Lusenti – le Aziende sanitarie potranno saldare i debiti
con i fornitori secondo un ordine di anzianità delle fatture emesse. In questo
modo otterremo un primo, significativo risultato, e cioè di portare mediamente
il tempo di pagamento a 120 giorni. Non è ancora il traguardo dei 60 giorni
delle norme europee, al quale comunque contiamo di avvicinarci e di
raggiungerlo quando sarà ripartito quest’autunno la seconda tranche del
finanziamento nazionale, che ammonta complessivamente a 9 miliardi”.
“Stiamo lavorando – ha spiegato la vicepresidente Simonetta Saliera –
per riorganizzare complessivamente alcune modalità dei pagamenti: una gestione
accentrata, con un ufficio, per liquidare tutte la fatture, tutti i crediti a
livello regionale, e non più attraverso le diverse Asl. Un’unica Tesoreria,
regionale, che ci possa permettere nel tempo di riuscire a contrattare modalità
e tempi, anche di anticipazioni. E l’altro aspetto è avviare, sin
dall’autunno, un rapporto con il sistema bancario perché possano
anticipare direttamente alle aziende, in caso di necessità”.
Il decreto legge 35/2013
Il problema dei ritardi nei pagamenti ai fornitori della pubblica
amministrazione riguarda, tranne alcune eccezioni, la maggior parte delle
Regioni. Con il decreto legge 35/2013 il governo ha introdotto la possibilità
di accedere a un’anticipazione di liquidità per il pagamento dei debiti
sanitari cumulati al 31 dicembre 2012 entro un tetto massimo di 14 miliardi di
euro, di cui 5 miliardi per il 2013 e 9 miliardi per il 2014. La Regione
Emilia-romagna ha inviato al ministero dell’Economia e delle Finanze l’istanza
di accesso per la quota ripartita e assegnata, pari a 423,584 milioni di euro.
Successivamente ne ha predisposto un’altra per somme rese disponibili (poiché
non richieste da alcune Regioni): in questo modo, le sono stati assegnati altri
24,396 milioni di euro, per un totale di 448 milioni di euro circa. Per il 2014
le risorse nazionali per la sanità, pari a 9 miliardi, saranno ripartite entro
il 30 novembre 2013.
Lo stock di debito delle Aziende sanitarie regionali verso i fornitori
di beni e servizi a dicembre 2012 era pari a circa 1 miliardo di euro. I
tempi di pagamento medi regionali, sempre a dicembre 2012, per i beni
erano di 230 giorni e per i servizi in appalto di 199 giorni. A dicembre 2011 i
tempi di pagamento medi regionali per i beni erano pari a 282 giorni e per i
servizi in appalto pari a 256 giorni. L’utilizzo dell’anticipazione di
liquidità erogata dallo Stato, insieme all’erogazione straordinaria regionale,
consentirà un’immediata e significativa riduzione dei tempi di pagamento
e dell’esposizione debitoria nei confronti dei fornitori del sistema sanitario
regionale. Si stima i tempi medi di pagamento regionali possano avvicinarsi a 120
giorni.
La legge regionale 6 del 4 luglio 2013, “Misure in materia di pagamenti
dei debiti degli enti del Servizio sanitario regionale”, sblocca i pagamenti
alle aziende fornitrici nel settore sanitario, contiene le disposizioni
finanziarie con cui si autorizza la Regione ad accedere alle anticipazioni di
liquidità e definisce le misure di copertura annuale per garantire la
restituzione allo Stato, nell´arco di trent´anni, dell´anticipazione ricevuta
comprensiva degli interessi. Il decreto legge 35/2013 indica le modalità con
cui si deve procedere ai pagamenti verso i fornitori: prevedere un Piano dei
pagamenti che comprenda le fatture certe, liquide ed esigibili al 31/12/2012,
non pagate fino all’8 aprile 2013 o pagate a partire dal 9 aprile 2013,
ordinate in una graduatoria temporale regionale, a prescindere dall’azienda cui
si riferiscono. L´amministrazione regionale ha già predisposto il Piano di
pagamento dei debiti maturati al 31 dicembre 2012 delle Aziende sanitarie. E’
stato stilato un elenco su base regionale delle fatture scadute al 31/12/2012
in ordine di anzianità di data, relative ai creditori di ogni Azienda
sanitaria, per il pagamento totale di 447,980 milioni di euro che rappresentano
l’importo complessivamente assegnato sui 5 miliardi nazionali relativi al 2013.
L’anticipazione di liquidità viene distribuita alle Aziende sanitarie regionali
secondo questa tabella:
Azienda
|
Decreto
direttoriale Mef 16/4/2013
|
Decreto
direttoriale Mef 2/7/2013
|
Totale
|
Ausl Piacenza
|
22,134
|
1,821
|
23,955
|
Ausl Parma
|
3,288
|
0,745
|
4,034
|
Ausl Reggio Emilia
|
16,472
|
1,775
|
18,247
|
Ausl Modena
|
27,998
|
3,245
|
31,243
|
Ausl Bologna
|
66,664
|
3,571
|
70,235
|
Ausl Imola
|
9,520
|
0,476
|
9,996
|
Ausl Ferrara
|
12,770
|
0,800
|
13,570
|
Ausl Ravenna
|
24,455
|
1,858
|
26,313
|
Ausl Forlì
|
25,153
|
0,853
|
26,007
|
Ausl Cesena
|
25,310
|
1,586
|
26,896
|
Ausl Rimini
|
17,424
|
2,067
|
19,490
|
Aosp/univ. Parma
|
38,062
|
1,667
|
39,729
|
Aosp. Reggio Emilia
|
18,033
|
0,751
|
18,784
|
Aosp/univ. Modena
|
39,690
|
0,915
|
40,605
|
Aosp/univ. Bologna
|
47,202
|
1,503
|
48,705
|
Aosp/univ. Ferrara
|
28,898
|
0,564
|
29,463
|
Istituto Ortop. Rizzoli
|
0,510
|
0,199
|
0,708
|
Totale
|
423,584
|
24,396
|
447,980
|
Valori in
milioni di euro
|
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Il Piano di pagamento regionale comprende
esclusivamente debiti nei confronti dei fornitori al Servizio Sanitario
Regionale di beni e servizi. Dal momento dell’entrata in vigore del
decreto legge 35/2013 le aziende non hanno interrotto i pagamenti verso i loro
fornitori; pertanto la liquidità attribuita alle Aziende sanitarie a fronte di
debiti ricompresi nel Piano di pagamento, già pagati a partire dal 9 aprile
2013, sarà utilizzata per ridurre ulteriormente i debiti nei confronti dei
fornitori di beni e servizi. Le Aziende sanitarie stanno comunicando ai propri
fornitori l’importo e la data entro cui pagheranno i debiti ricompresi nel
Piano di pagamento regionale e pubblicano, sul proprio sito internet, l’elenco
per ordine cronologico dei debiti stessi. La Regione Emilia Romagna pubblicherà
sul proprio sito il dato di sintesi per Azienda.
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