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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Luglio 2013
 
   
  BARI: TURISMO SOSTENIBILE, LEVA STRATEGICA DI SVILUPPO DEL TERRITORI

 
   
  Il turismo leva strategica di sviluppo dei territori pugliesi. Ma a che prezzo? Se l’è chiesto il presidente della Camera di Commercio di Bari Alessandro Ambrosi, in apertura del dibattito che ha fatto da cornice alla presentazione del volume “Esperienze e casi di turismo sostenibile”, a cura di Salvatore Messina e Vito Roberto Santamato (edizioni Franco Angeli), organizzato nell’ambito delle attività della Commissione consigliare Turismo dell’ente camerale barese, presieduta da Edoardo Caizzi. “Ben venga quindi – ha aggiunto Ambrosi – il turismo sostenibile che, è il caso di dire, va sostenuto, incentivato, ponendosi il traguardo anche di una minore aggressività sui contesti territoriali, a cominciare dalla cementificazione delle coste, come s’è visto in questi anni”. La definizione di turismo sostenibile risale a 25 anni fa: sono tali le attività turistiche che si mantengono sostenibili in un periodo di tempo illimitato, che non alterano l’ambiente e non limitano lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche. “D’altronde - ha detto il prof. Vito Roberto Santamato - il turismo è un’industria come le altre, atipica ma industria resta ugualmente, in termini di impatto con l’ambiente, e quindi può migliorarsi, nei processi e nei prodotti e “in un’ottica di sostenibilità dei servizi offerti: dalle strutture dell’accoglienza all’enogastronomia, dall’offerta culturale al rispetto dell’ambiente”. Settore, quello del turismo, che in termini economici rappresenta circa il 9,5% del Pil nazionale, con una occupazione pari a circa 2,5 milioni di addetti. “E che cresce – ha aggiunto Marina Lalli, presidente Federturismo Bari e Bat – Confindustria del 4,6 %, un punto in più rispetto al Pil”. Non resta che continuare quindi a investire nel settore, ha sottolineato Nuccio Altieri, vice presidente della Provincia di Bari: "Abbiamo già perso molti milioni di euro di Fondi Poin. Dobbiamo tornare a progettare”. La Puglia dispone di più di 1600 strutture ricettive: fra alberghi, ostelli, campeggi, masserie. Oltre 17mila gli esercizi di ristorazione. E’ una cifra imponente che include: ristoranti, pub, enoteche, pasticcerie, bar, agriturismi. Più di 300 gli stabilimenti balneari, un’ottantina le discoteche e i night club. Un maggior sviluppo del settore turistico comporta inevitabilmente l’acuirsi a livello locale e globale di problematiche ambientali, energetiche, dei sistemi di trasporto, di una gestione corretta delle risorse naturali, più in generale dell’uso del territorio. “La buona volontà delle imprese può esserci tutta - ha evidenziato Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Bari–confcommercio ma è destinata a scontrarsi in Italia con un sistema spesso inadempiente dal punto di vista amministrativo e normativo e che vanifica le pratiche migliori”. Tema su cui si è soffermato anche Francesco De Carlo, presidente Asshotel Bari – Confesercenti, rimarcando come il territorio vanti tante buone esperienze in questa materia, che hanno dimostrato un grandissimo impegno, e vanno raccordate con il sistema istituzionale, con il quale il rapporto resta ancora complesso anche a causa di una legislazione nazionale ormai inadeguata ai tempi e che ha distribuito le competenze in materia complicando non poco le cose. “E’ ferma a 80 anni fa – ha evidenziato il sindaco di Fasano, Lello di Bari”, aggiungendo che nella sua città stanno puntando sul turismo residenziale e che ci sono investitori olandesi. Non resta che organizzarsi quindi, in ottica di filiera e farlo per tempo, ha detto nelle conclusioni il prof. Salvatore Messina, presidente della Fondazione Europa -Università degli Studi Europei e coautore del volume con Santamato, un libro che contiene molte best practices estere in materia di turismo sostenibile che potrebbero essere mutuate dalla Puglia. Anche le iniziative nei diversi territori vanno raccordate, perché soprattutto nei periodi estivi c’è un’abbondanza di eventi nelle stesse giornate, che andrebbero distribuiti meglio. Come anche far in modo che le strutture d’accoglienza promuovano il consumo e l’utilizzo di prodotti locali, nell’ottica della filiera corta.L’incontro è stato moderato dal giornalista Rai Michele Peragine ed ha visto la partecipazione di molti operatori del settore turistico e di alcuni consiglieri della Camera di Commercio di Bari  
   
 

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