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Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Luglio 2013 |
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PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE MARCHE E IL FORUM DEL TERZO SETTORE, LA GIUNTA APPROVA LO SCHEMA.
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Ancona, 11 luglio 2013 - Nasce dalla volontà di
concertazione e partecipazione, elementi fondanti del Piano Socio Sanitario
Regionale 2012-2014, lo schema di protocollo di intesa tra la Regione e il
Forum del Terzo settore Marche approvato dalla Giunta nel corso dell’ultima
seduta. “Un testo che vuole dare stabilità al confronto – specifica l’assessore
alla Sanità, Almerino Mezzolani – nella consapevolezza di integrare le
rispettive competenze ed esperienze per far fronte alle profonde trasformazioni
del sistema del welfare”. Il terzo settore – aggiunge Mezzolani – rappresenta
“un contributo importante per sviluppare un sistema sociale basato sul
principio di solidarietà, eticità, democraticità e trasparenza. Per questo
abbiamo ritenuto necessario impegnare le parti nella elaborazione di un testo
di protocollo in cui rappresentare le relative volontà e gli impegni da
assumere”. Il protocollo, che dovrà essere sottoscritto dalle parti, definisce
gli impegni reciproci nella costruzione di un nuovo sistema di welfare e
stabilisce le modalità stabili di confronto. La Regione dovrà pertanto
organizzare i momenti di confronto e consultazione tra le strutture regionali
di riferimento e il Forum Regionale del Terzo settore così da recepire le
proposte e le istanze nella programmazione o nella realizzazione degli
interventi stessi attraverso l’adozione degli strumenti più efficaci. La
Regione deve poi favorire l’accesso delle rappresentanze delle organizzazioni
del Terzo settore ai servizi informativi e di documentazione. Il Forum
regionale del Terzo settore delle Marche, si impegna a sviluppare tra le
organizzazioni – scandisce lo schema di Protocollo – ‘la consapevolezza della
necessità di un’assunzione responsabile e costante del proprio ruolo politico e
culturale quale via irrinunciabile per un’azione incisiva e trasformativa nelle
comunità territoriali di riferimento’. Favorisce inoltre l’adozione di
strategie comuni di partecipazione e intervento evitando i rischi di
frammentazione anche attraverso l’implementazione di percorsi di
rappresentanza.
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