|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Luglio 2013 |
|
|
  |
|
|
LIMITI EMISSIONI IN ATMOSFERA IMPOSTI ALLE AZIENDE DEL PIEMONTE
|
|
|
 |
|
|
Torino, 15 luglio 2013 - “Non credo sia corretto
parlare di eccesso di burocrazia o di norme non equilibrate, il cosiddetto
“piano stralcio” della Regione Piemonte – ha dichiarato l’assessore
all’ambiente Roberto Ravello - ha riformato la legislazione sulla qualità
dell’aria raggruppandola in un unico testo con il dichiarato obiettivo di
promuovere la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell´ambiente.
Non c’è dunque alcun intento di mettere in difficoltà le aziende ma solo quello
di conciliare i ritmi della produzione con la tutela dell’ambiente.
La Giunta regionale ha aperto una serie di riflessioni
sull’argomento, in quanto il tema della competitività del sistema Piemonte è
tra i primi punti della nostra agenda; è fondamentale integrare le diverse
competenze e ragionare in una visione d’insieme.
La riprova di quanto questa Amministrazione sia
attenta alle istanze del sistema produttivo piemontese si è avuta, in ultimo
dal punto di vista cronologico, con l’incontro della scorsa settimana con
Confindustria, durante il quale la Regione ha messo sul tavolo alcune proposte
per andare incontro alle esigenze avanzate dal settore industriale.
Considerato il grave momento di crisi economica che ha
colpito anche l’intero comparto produttivo, sono in corso approfondimenti
legati alla possibilità di consentire alle aziende di provvedere alla
sostituzione dei soli bruciatori anziché dell’intero impianto. In questo modo,
le aziende considerate “fuori norma” (anche perché continuano ad utilizzare
come combustibile prodotti non consentiti dalla norma nazionale, come l’olio
denso), avrebbero l’opportunità di contenere i costi di adeguamento degli
impianti e nel frattempo di ridurre le emissioni in atmosfera. La Regione sta
inoltre valutando la possibilità di predisporre un bando per concedere contributi
alle aziende che vorranno provvedere a tale sostituzione.
Mi pare dunque che, al contrario di quanto dichiarato
dall’Unione industriale di Biella, la Regione continui a dimostrare buonsenso
tentando di conciliare esigenze di sviluppo economico e sociale con quelle di
tutela dell’ambiente”.
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|