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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Luglio 2013 |
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TRAGHETTI, CAPPELLACCI: "NUOVE CONTESTAZIONI ANTITRUST DIMOSTRANO FONDATEZZA AZIONE DELLA REGIONE"
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Cagliari, 16 luglio 2013 - "Le nuove contestazioni formulate
dall’antitrust nei confronti degli armatori dimostrano che il quadro da noi
descritto e denunciato fin dal 2011 e per gli anni successivi non era frutto di
immaginazione". Così il presidente della Regione Sardegna, Ugo
Cappellacci, commenta il provvedimento n. 24418 pubblicato sul bollettino
ufficiale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. "Tale
atto - prosegue il presidente - segue dopo poco tempo la delibera con cui la
stessa antitrust ha riconosciuto la fondatezza delle segnalazioni della Regione
e dei consumatori, sanzionando il cartello degli armatori formato da Moby,
Snav, Grandi Navi Veloci e Marinvest. La Regione ha combattuto fin dall’inizio
queste patologie, anche in una fase in cui qualcuno taceva, sminuiva il
fenomeno o addirittura provava a ridicolizzare le nostre iniziative. Nel
momento in cui la Regione accetta di partecipare al tavolo istituito presso il
Ministero dei Trasporti, i sardi possono fare affidamento su una Giunta che ha
una credibilità nella difesa del diritto alla mobilità dei sardi fondata su un
atteggiamento coerente mantenuto nel tempo, perché l´intransigenza di oggi è la
stessa che in questi anni ha trovato pieno riscontro negli atti concreti.
Questa è la garanzia - evidenzia Cappellacci - che il nostro impegno in tale
sede è indirizzato ad ottenere condizioni di trasporto migliori per i sardi e
per i visitatori e non certo per avallare ipotesi che, laddove fossero
proposte, troverebbero la nostra netta opposizione. Sul punto non possiamo
certo accettare lezioni da chi, come un certo parlamentare europeo, mentre noi
contrastavamo il caro traghetti in ogni sede, si è distinto solo per i ripetuti
tentativi di boicottare quella flotta sarda che, come rilevato anche nella
stessa delibera dell’antitrust, nella sua fase sperimentale è stata un’efficace
arma di legittima difesa. Non c’è tempo da perdere in divisioni, frutto di
atteggiamenti che più o meno consapevolmente in passato si sono prestati al
gioco degli armatori. Occorre invece profondere il massimo impegno per
modificare la situazione, sia nell’immediato che in prospettiva. Sotto il primo
profilo occorre intervenire in un quadro, quello della convenzione e delle
funzioni in mano statale, che certamente non abbiamo voluto noi. Per quanto
riguarda il secondo profilo, è necessario proseguire la battaglia fino
all’obiettivo finale: il passaggio pieno ed effettivo delle funzioni in materia
di continuità marittima e delle relative risorse alla Regione Sardegna. Una
continuità decisa dai sardi - ha concluso il presidente - è la migliore
garanzia per mettere una volta per tutte i nostri diritti al riparo da
aggressioni consumate per mano pubblica o privata".
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