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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Luglio 2013 |
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AGRICOLTURA IN UMBRIA: PRESENTATO NUOVO PIANO ZOOTECNICO, PER CONIUGARE ZOOTECNIA E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
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Perugia – Un
nuovo piano per la zootecnia regionale, capace non soltanto di migliorare la
competitività del settore, nel segno della qualità delle produzioni, ma di
assicurare la sostenibilità e l’ecocompatibilità degli allevamenti, all’interno
di un nuovo modello di sviluppo per l’Umbria. Gli assessori all’Agricoltura
Fernanda Cecchini e all’Ambiente Silvano Rometti hanno presentato così, in una
conferenza-stampa tenutasi a Palazzo Donini, il Piano Zootecnico Regionale,
preadottato la settimana scorsa dall’esecutivo, e che verrà ora “partecipato” e
discusso nei suoi vari aspetti con i soggetti interessati. Frutto del lavoro
congiunto degli assessorati all’agricoltura e ambiente (con il coinvolgimento
anche di quello alla sanità), dell’apporto dell’Inea (ente pubblico di ricerca
nel settore agroindustriale), del “Crpa” (Centro Ricerche Produzioni Animali) e
del continuo confronto con il “Tavolo regionale della Zootecnia”, il Piano – ha
detto l’assessore Fernanda Cecchini – “rappresenta un’assoluta novità per
l’Umbria, per la sua capacità di mettere insieme compatibilità economica e
compatibilità ambientale, secondo le norme comunitarie, attraverso allevamenti
moderni e attrezzati per lo smaltimento dei reflui, e in grado di coniugare il
‘benessere animale’ con la qualità delle produzioni”. L’assessore Cecchini ha
annunciato che, per la zootecnia, verranno messi a punto una misura o un
“sottoprogramma” specifico, a valere sul Piano di Sviluppo Rurale. “La
zootecnia – ha detto – rappresenta il 40 per cento della produzione
dell’agroalimentare: è arrivato il momento di qualificare i nostri prodotti, in
una unità di paesaggio, ambiente e qualità, che facciano tutt’uno con il ‘brand
Umbria’”.
“È un atto di
grande importanza amministrativa – ha sottolineato l’assessore Rometti -, che
si propone di creare le condizioni per una zootecnia moderna, in linea con le
normative europee e la massima sostenibilità ambientale”. Rometti ha ricordato
come la redazione del Piano Zootecnico si sia “coordinata” con il Piano di
Tutela delle Acque, tenendo conto di analisi e studi sulle acque superficiali e
profonde e postulando l’adozione di tecniche innovative per il trattamento dei
reflui liquidi e la loro trasformazione in reflui solidi attraverso procedure
di compostaggio. Le aziende avranno tempo (grazie alla proroga del termine)
fino a settembre 2015 per riconvertire i propri sistemi. Nel bacino del fiume
Nestore si svolgerà una sperimentazione, che prevede l’utilizzazione di
macchine ad alta efficienza per lo spandimento dei liquami suinicoli con iniezione
diretta in profondità, collegabili a tecniche di separazione “solido-liquido”.
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