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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Luglio 2013
 
   
  PROVINCE, SAITTA “I CITTADINI CHIEDONO DI ELEGGERE CHI GUIDERA´ LE CITTA´ METROPOLITANE MA IL RESTO DEL PAESE NON SIA ABBANDONATO"

 
   
  Roma, 16 luglio 2013 - “I cittadini sanno bene quanto sia importante la Citta´ metropolitana, quali processi complessi dovra´ gestire e quanto potra´ essere utile per accelerare le politiche per lo sviluppo e quindi per l´occupazione. Per questo chiedono di potere votare per eleggere i politici che dovranno guidare questa istituzione". E´ il commento del Presidente dell´Upi, Antonio Saitta, ai dati emersi dal sondaggio Ipsos sulla Citta´ Metropolitana di Milano presentato oggi a Milano da Renato Mannheimer, secondo cui 3 cittadini su 4 chiedono di potere eleggere gli organi della nuova istituzione. "Pensare che i cittadini non comprendano la differenza tra eletti e nominati - afferma Saitta - e´ un errore grave che dimostra il distacco sempre crescente tra la politica nazionale che si consuma nei palazzi e le richieste che vengono dai territori e dalle comunita´. I cittadini sanno bene che, per riuscire a costruire Citta´ metropolitane davvero in grado di semplificare i processi e prendere decisioni in grado di rilanciare lo sviluppo, c´e´ bisogno di rappresentanti eletti. Nelle aree metropolitane come nel resto del Paese. E´ evidente - sottoline Saitta - il disegno del Governo sull’abolizione delle Province: costruire una Italia con 10 grandi metropoli, e intorno il nulla. Si decide di abbandonare i territori lontani dalle Città metropolitane, come se non si sapesse che è proprio nell’Italia dei Paesi e dell’entroterra che si combatte la lotta contro la crisi e la difesa dello stato sociale. -l Governo – sottolinea Saitta – continua a dire che la riforma delle Province non serve per risparmiare spesa pubblica, perché ammette candidamente che risparmi non ce ne saranno. Sostiene che cancellare la parola Province dalla Costituzione è necessario per mettere ordine nel sistema istituzionale del Paese, e per questo si prepara a costituire un nuovo ente intermedio, non elettivo. Immagina Città metropolitane nate da unioni di comuni senza organismi eletti, quindi del tutto incapaci di gestire processi di governance così complessi mentre nel resto del Paese potranno esserci, se le Regioni lo vorranno, Enti intermedi, oppure agenzie e società per gestire i servizi modello Ato, il regno degli sprechi e della spesa pubblica incontrollata quindi. Ecco a cosa serve cancellare la parola Province dalla Costituzione: per avere mano libera e fare nuovi carrozzoni regionali. Se si decidesse ad ascoltare di più´ i cittadini e meno i giornali, capirebbe che non e´ con questa destrutturazione del Paese che si riconquista la fiducia nella politica, tantomeno si risana la spesa pubblica, che piuttosto, se questo progetto non verra´ impedito dal Parlamento, subira´ una impennata vertiginosa a fronte di un drammatico crollo della qualita´ e della qualita´ dei servizi per i cittadini".  
   
 

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