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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Luglio 2013
 
   
  ABRUZZO/ISRAELE: PARTNESHIP PER FORMAZIONE MEDICINA URGENZA

 
   
  Pescara, 16 luglio 2013 - "Con questo incontro di oggi ribadiamo l´interesse e l´impegno della Regione Abruzzo a collaborare con lo Stato d´Israele secondo una partnership socio-sanitaria come previsto nell´intesa di collaborazione tra i sistemi sanitari della Repubblica Italiana e dello Stato di Israele firmata già nel 2002". Con queste parole il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha presentato ieri a Pescara ´Abruzzo 2020 Sanità Sicura´: il progetto che sarà elaborato da uno specifico gruppo di lavoro finalizzato a soddisfare la richiesta di formazione che proviene dagli operatori della medicina di urgenza e di emergenza di tutto il sistema sanitario abruzzese. Il progetto si svolgerà in partnership con lo Stato di Israele, il cui sistema sanitario è considerato uno dei più avanzati al mondo. Come è stato ribadito dall´Ocse, nella Review of Health Care Quality del dicembre 2012, lo stato di Israele, infatti, è stato definito come Raising Standards e il Direttore Generale dell? Oms, Margaret Chan, nell´aprile scorso ha indicato il sistema sanitario isrlaeliano come benchmark per tutti i paesi aderenti all´Organizzazione Mondiale della sanità. Chiodi: "una delle criticità che abbiamo rilevato nella rete dell´emergenza urgenza abruzzese era la mancanza di un programma di formazione aggiornato ed omogeneo diffuso a tutti gli operatori della rete dell´emergenza". Chiodi si è detto sicuro che dopo aver frequentato questo corso presso le strutture sanitarie israeliane, gli operatori di medicina d´urgenza e di emergenza abruzzesi saranno in grado di formare gli altri professionisti, così da garantire su tutto il territorio regionale uniformità di qualità, nonchè eccellenza nella gestione di eventuali emergenze. "Vogliamo collaborare con quelli che sono considerati i maggiori esperti mondiali in campo delle emergenze, come il sistema sanitario di Israele, facendo studiare al nostro personale i percorsi salvavita più moderni ed efficienti". Chiodi si è soffermato sulla necessità avvertita dall´Abruzzo "di dare concretezza alla strategia generale dell´integrazione ospedale-territorio" a garanzia di livelli uniformi di risposta su tutto il territorio, con cure idonee nella sede più adatta, garantendo la qualità e l´appropriatezza delle cure. Chiodi: "Oggi con i conti in ordine attraverso una ridistribuzione più equa delle risorse e un sistema sanitario che sta prendendo forma attraverso l´attribuzione di regole che non ci sono mai state, possiamo guardare al futuro con ottimismo". "In sanità basta con i tagli lineari, bisogna eliminare la spesa improduttiva e reinvestire le risorse recuperate in qualità dei servizi e quindi delle cure": questa, secondo Chiodi, è oggi l´unica soluzione per mantenere l´universalità delle cure: "ma la qualità dei servizi è il risultato della perfetta combinazione tra attrezzature d´avanguardia e personale qualificato, formato adeguatamente anche grazie a corsi formativi come quello che vogliamo offrire noi oggi ai nostri operatori". "Questa partnership con Israele, spero possa servire anche a rafforzare le relazioni di sviluppo tra Paesi così vicini per tradizioni e cultura come quello italiano e quello israeliano". All´incontro, che è stato coordinato dal responsabile del progetto, Gabriele Rossi, hanno partecipato il direttore della Agenzia Sanitaria Regionale, Amedeo Baudassi, l´Ambasciatore di Israele in Italia, Naor Gilon e, in videoconferenza, il Direttore Generale del Ministero della Sanità Israeliana. Quest´utlimo ha detto che "il legame che il sistema sanitario israeliano avrà con la Regione Abruzzo è estremamente importante ed è uno di quelli che abbiamo già potuto firmare e realizzare con altre regioni italiane". Il Direttore ha invitato il Presidente Chiodi per il mese di ottobre a visitare Israele e si è impegnato lui stesso ad accompagnarlo presso l´Ufficio del Ministro della Sanità per la firma dell´Accordo Abruzzo-israele. Ha concluso dicendo: "Io sono sicuro che in questo corso noi potremmo interscambiare tra i nostri esperti moltissime nozioni e dati che abbiamo, non solo sugli attacchi terroristici e sulle maxiemergenze, ma su molti altri versanti per la crescita dei nostri sistemi sanitari."  
   
 

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