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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Luglio 2013 |
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MARCHE, COMMISSIONE AMBIENTE DEL SENATO: PROPOSTA DI LEGGE ESTRAZIONE IDROCARBURI .
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Ancona, 18 luglio 2013 - L’assessore regionale all’Ambiente,
Maura Malaspina ieri ha partecipato alla
Commissione Ambiente del Senato presentando la proposta di legge che propone il
divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi solidi nelle
acque del mare Adriatico prospicienti le regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto,
Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. “Il problema
dell’inquinamento o comunque della presenza in mare di sostanze potenzialmente
pericolose per l’ambiente e l’uomo – ha detto la Malaspina durante l’incontro
nel rappresentare il presidente della Regione Marche - è di estrema complessità
e attualità. L’attività estrattiva di greggio in mare, una tra le diverse cause
di inquinamento, oltre a quello provocato dal transito in mare di ogni tipo di
natanti e delle navi-cisterna per il trasporto di idrocarburi, potrebbe
compromettere in modo irreversibile le risorse che fanno dell’Italia, e, in
particolar modo delle Marche, uno dei Paesi europei turisticamente più
appetibile. L’intero Mar Mediterraneo è sempre più oggetto dell’interesse
economico delle compagnie petrolifere, tanto è vero che, attualmente le
richieste e i permessi per la ricerca di petrolio in mare riguardano
soprattutto l’Adriatico centro meridionale, il Canale di Sicilia e il mar Ionio
e sulla base di concessioni che riguardano 1786 kmq di mare, sono dichiarate
operative 9 piattaforme petrolifere di cui 2 nelle Marche. Più precisamente ci
sono: 3 istanze di prospezione che riguardano sostanzialmente tutto l’Adriatico
da Ravenna al Salento, 19 permessi di ricerca petrolifera già rilasciati, di
cui 1 di fronte alle Marche, 41 richieste di ricerca petrolifera non ancora
rilasciate ma in attesa di valutazione e autorizzazione da parte del ministero
dello Sviluppo economico, di cui 2 di fronte alle Marche e 7 richieste di
estrazione di petrolio, di cui 1 di fronte alle Marche” “L’approvazione ieri –
ha proseguito l’assessore - da parte dell’assemblea legislativa della Regione
Marche della deliberazione amministrativa, sulla scia delle analoghe azioni
intraprese da altre Regioni, quali Veneto, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo,
Molise e Puglia, intende manifestare la netta contrarietà alla possibilità di
riavviare le procedure autorizzative per nuove trivellazioni in mare,
introdotta dall’articolo 35, comma 1, del d.L. 83/2012 “Misure urgenti per la
crescita del Paese” (c.D. Decreto sviluppo) convertito, con modificazioni,
dalla legge 134/2012”. “La proposta normativa – ha concluso la Malaspina - si
compone di un unico articolo, che prevede il divieto delle attività di
prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nelle acque del mare
Adriatico prospicienti le regioni: Friuli Venezia Giulia, Veneto,
Emilia-romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Prevede, inoltre, che il
predetto divieto si applichi anche ai procedimenti autorizzatori avviati e non
conclusi alla data di entrata in vigore della legge”.
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