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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Luglio 2013
 
   
  PARIFICATO IL RENDICONTO 2012 DELLA REGIONE UDIENZA ALLA CORTE DEI CONTI DI TORINO. SOLLEVATA UN´ECCEZIONE CHE LA REGIONE PROVVEDERA´ TEMPESTIVAMENTE A RECEPIRE

 
   
     Torino, 18 luglio 2013 - « Governare oggi non è una passeggiata, soprattutto in una Regione come il Piemonte che ha un debito pregresso enorme e a fronte di tagli di trasferimenti da parte dello Stato sempre più consistenti. Inoltre ci sono delle rigidità, non è possibile infatti tagliare i servizi ai cittadini nè licenziare i dipendenti pubblici. Noi, in questo scenario complessivamente difficile, stiamo garantendo regolarmente i servizi sanitari grazie alla nostra riforma, così come i trasporti pubblici, chiedendo a chi li gestisce di fare le necessarie riforme. In più siamo riusciti ad impostare un programma che mette in sicurezza complessivamente i conti della Regione. Proprio oggi, viene immesso nel circuito oltre un miliardo di liquidità per pagare i fornitori. E’ un grande lavoro, difficile, ma che sta già dando i suoi frutti ». E´ quanto ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota , al termine del giudizio di parificazione sui conti regionali, che si è svolto ieri a Torino, presso la Corte dei Conti. L’udienza si è conclusa con la lettura del dispositivo che ha parificato il rendiconto generale della Regione per l´esercizio 2012, ma con la raccomandazione relativa ai recepimenti che la Regione dovrà fare sulla situazione patrimoniale, inserendoli all’interno del rendiconto stesso. « Il giudizio di parificazione ha messo in evidenza aspetti che questa Giunta ha già considerato e messo in pratica, ma che non potevano emergere in sede di udienza in quanto la valutazione era limitata alla situazione fino al 31 dicembre 2012 – commenta il Vice Presidente e assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin – Nel frattempo abbiamo individuato mezzi e tempistiche di copertura del disavanzo contestato, a cominciare dall’applicazione del decreto legge 35 sullo sblocco dei pagamenti che ci permette di annullare totalmente il debito nel biennio 2013/2014. La richiesta che ci viene poi imposta dalla Corte, ovvero di includere nel rendiconto alcune delle passività attualmente previste nello stato patrimoniale verrà fatto senza alcun problema il prima possibile. In generale, siamo soddisfatti di come sia andato questo giudizio, anche perché si tratta di un’occasione importante di far chiarezza sui conti della Regione, in un’ottica di trasparenza nei confronti dei cittadini che riteniamo utile e indispensabile ».  
   
 

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