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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Settembre 2013
 
   
  GIUSTIZIA EUROPEA: LA CORTE MANTIENE L’AMMENDA INFLITTA AL GRUPPO SCHINDLER

 
   
  La Corte mantiene l’ammenda inflitta al gruppo Schindler per la sua partecipazione all’intesa sul mercato degli ascensori e delle scale mobili. Il gruppo Schindler è uno dei primi gruppi mondiali fornitori di ascensori e scale mobili. La società controllante è la Schindler Holding, con sede in Svizzera. Il gruppo Schindler esercita le sue attività tramite controllate nazionali. Queste ultime sono, in particolare, la Schindler Management Ag (Svizzera), la Schindler Sa (Belgio), la Schindler Sàrl (Lussemburgo), la Schindler Liften Bv (Paesi Bassi) e la Schindler Deutschland Holding Gmbh (Germania). Con decisione del 21 febbraio 2007, la Commissione ha inflitto ammende a varie società dei gruppi Otis, Kone, Thyssenkrupp e Schindler per aver partecipato ad intese sul mercato della vendita, dell’installazione, della manutenzione e dell’ammodernamento di ascensori e scale mobili in Belgio, in Germania, in Lussemburgo e nei Paesi Bassi. Quanto al gruppo Schindler, l’ammenda inflitta ammontava ad un importo complessivo superiore ad Eur 143 milioni. Le infrazioni accertate dalla Commissione consistevano principalmente nella ripartizione dei mercati tra concorrenti attraverso accordi o concertazioni sull’attribuzione di appalti e di contratti relativi alla vendita, all’installazione, alla manutenzione e all’ammodernamento di ascensori e scale mobili. Il gruppo Schindler si è rivolto al Tribunale per chiedere l’annullamento della decisione della Commissione o la riduzione delle ammende inflittegli. Con sentenza pronunciata nel 2011, il Tribunale ha respinto tutti gli argomenti dedotti dal gruppo Schindler e ha deciso, di conseguenza, di mantenere le ammende che gli sono state inflitte. Le società del gruppo Schindler hanno adito la Corte di giustizia per ottenere l’annullamento della sentenza del Tribunale. Esse hanno dedotto vari argomenti, fra i quali, in particolare, quelli vertenti su una violazione dei loro diritti fondamentali derivanti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, nonché diversi altri argomenti relativi alla determinazione dell’importo della loro ammenda. Con la sua sentenza pronunciata in data odierna, la Corte respinge tutti gli argomenti dedotti dal gruppo Schindler e mantiene l’importo dell’ammenda inflitta. (Corte di giustizia dell’Unione europea, Lussemburgo, 18 luglio 2013, Sentenza nella causa C‑501/11 P, Schindler Holding e a. / Commissione)  
   
 

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