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Notiziario Marketpress di
Martedì 03 Settembre 2013 |
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CARNE DI CAVALLO: DALLA FRANCIA UN NUOVO SCANDALO? LE AUTORITÀ ITALIANE PRESTINO LA MASSIMA ATTENZIONE ALLE CARNI EQUINE IMPORTATE DA OLTRALPE
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Un nuovo scandalo della
carne di cavallo starebbe riemergendo in Francia. Un´inchiesta è stata aperta
dopo la scoperta di un traffico di cavalli da sella passata fraudolentemente
nella dieta umana nell´est della Francia.
Dall’indagine, starebbe
emergendo una "rete belga mafiosa" che sarebbe in grado "di eludere
fraudolentemente il regolamento sanitario francese". Per fare questo, la rete ha
comprato centri equestri o cavalli a privati cittadini. Per ottenere l´accordo
dei proprietari interessati, alcuni complici avrebbero promesso loro un
"tranquillo rifugio" alle loro cavalcature, che si conclude in realtà al
macello.
E i poveri animali
verrebbero macellati in Francia. In realtà, gli animali lascerebbero il Belgio
dove i loro libretti sanitari sarebbero stati falsificati. Una volta fatto
questo procedimento, i fornitori di carne responsabili macellerebbero i cavalli
in Francia. Questo tipo di traffico è stato così scoperto nel macello di Alès,
Gard. Alcuni Macelli in Pézenas, nell´Hérault e a Valenciennes nel nord
sarebbero anche sotto indagine.
Questo tipo di carni sono
comunque inadatte al consumo umano. Contattato, il Ministero dell´Agricoltura
transalpino ha confermato che un´inchiesta è in corso, senza essere in grado di
specificare in questa fase dove è stato aperta. Questa volta, l´inchiesta non è
sull´etichettatura. La carne sarebbe venduta effettivamente come ´carne di
cavallo´, ma sarebbe inadatta al consumo. Peraltro, "Tre quarti di cavalli da
sella hanno ricevuto trattamenti farmacologici che li rendono inadatti al
consumo umano," ha sottolineato Jacques Largeron, Presidente della Federazione
nazionale degli allevatori professionali di cavalli
(Fnepe).
Nessun dettaglio
sull’entità di questo traffico è stato specificato per il momento. "La catena di
produzione di carne di cavallo non è influenzata da questo traffico", tuttavia
ha chiarito Jacques Largeron.
Il Ministero
dell´agricoltura francese ha inoltre ricordato che, al momento dello scandalo
della carne di cavallo, la Commissione europea è stata investita d’implementare
un database centralizzato, sulla identificazione equina nell´Unione europea.
Questo sistema è tuttavia non ancora attuato.
Giovanni D’agata,
presidente dello “Sportello dei
Diritti”, ricorda come l´inverno scorso, broker e imprenditori senza
scrupoli avevano venduto la meno costosa carne di cavallo come manzo. Questa
carne era stata immessa nel mercato attraverso piatti preparati, tra cui
lasagne, che si supponeva contenessero solo carne di manzo.
Per tale precedente, rileva
Giovanni D’agata, dello “Sportello
dei Diritti”, è opportuno dare immediata attuazione al sistema
d’identificazione e tracciabilità europeo di tutti gli animali da macello al
fine di consentire una maggiore tutela per i consumatori. È ovvio, che al
momento le autorità sanitarie italiane farebbero bene a monitorare la situazione
dell’indagine in corso in Francia per evitare che equini o carne equina non
destinati al consumo umano vengano importati nel Nostro
Paese. |
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