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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Marzo 2007
 
   
  "CON LE ARMI DELLA CULTURA"

 
   
   Roma, 8 marzo 2007 - La uniche armi possibili vivono nella cultura. Un progetto per i giovani, promosso dalla Regione Lazio, che vuole sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto delle regole, attraverso attività culturali e lo scambio di esperienze dirette. Dal 6 all’11 marzo, al Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi di Roma, una serie di eventi, dibattiti e tavole rotonde coinvolgeranno personaggi dello spettacolo, della politica e della cultura nel confronto con cinquemila giovani appartenenti alle scuole superiori delle province laziali. L’associazione “Libera”, della Fondazione Caponnetto, il centro studi “Enrico Maria Salerno”, il laboratorio di educazione all’Ambiente e alla Salute del dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Roma Tre, ciascuno di questi soggetti ha contribuito ad arricchire l’offerta per la formazione dei giovani con l’obiettivo comune di presentare ed approfondire i risultati dei diversi progetti che hanno coinvolto le scuole. “Liberi Artisti Associati”, la Compagnia dei detenuti della sezione G12 dell’alta sicurezza di Rebibbia, ha rappresentato in particolare un esempio di convergenza tra esperienza teatrale e crudeltà della vita da detenuti, vissuta e raccontata insieme agli studenti che hanno partecipato con detenuti-attori alla rappresentazione di opere shakespeariane. Con la partecipazione di personaggi dello spettacolo, come Giorgio Tirabassi di “Distretto di Polizia”e Giorgio Pasotti, gli studenti potranno affrontare il tema del carcere e della criminalità, confrontandosi anche con ex detenuti che porteranno la loro testimonianza. “Facendo teatro torna la gioia di vivere” – ha commentato oggi Fabio Cavalli, regista teatrale – “e si comprende quanto sul palcoscenico detenuti e attori siano tutti uguali, ossia uomini liberi con la stessa dignità. Condividendo esperienze umane difficili in teatro, si può portare i giovani a comprendere il valore della legalità come rispetto dell’essere umano”. .  
   
 

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