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Notiziario Marketpress di
Martedì 03 Settembre 2013 |
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“PROCESSO ALLA STREGA MATTEUCCIA DI FRANCESCO”: CONVEGNO SULL’OPERA DI DOMENICO MAMMOLI CHE HA ISPIRATO SILVANO SPADA
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Todi, 3
settembre 2013 - Non avrà probabilmente avuto le bionde e celebri fattezze di
Ornella Muti né avrà parlato il suo linguaggio consapevolmente moderno, basato
sulla certa consapevolezza della differenza di genere e dei diritti delle
donne, la strega Matteuccia di Francesco, nata a Ripabianca e, condannata al
rogo il 20 marzo 1428. Eppure la sua figura storica, che ha liberamente
ispirato lo spettacolo conclusivo del "Todi Festival" scritto da
Silvano Spada, è considerata un tassello significativo nella storiografia della
"caccia" e dei processi alle streghe, che per secoli, dalla fine del
Xv agli inizi del Xviii, interessarono praticamente tutti i paesi
dell´Occidente Cristiano, soprattutto nelle regioni protestanti, a dispetto dei
nuovi concetti "liberali", fondati sul recupero della classicità e di
apertura al nuovo dell´Umanesimo e del Rinascimento. Si è consapevolmente
ispirato, Silvano Spada per il suo dramma "a tesi", sulla singolare
opera erudita scritta da un eminente tuderte scomparso lo scorso anno,
l´avvocato Domenico Mammoli (attivo, oltre che nella sua professione, nel campo
dell´associazionismo e della cultura), dedicata al disseppellimento e alla
valorizzazione della figura della "strega" umbra: l´opera ("Il
processo alla strega Matteuccia di Francesco", edita nel 1969 e nel 1983,
oggi esaurita) è stata quest´anno ristampata in una pregevole edizione a cura
del Centro Italiano di Studi sull´Alto Medioevo di Spoleto ("Cisam"),
accresciuta di un apparato scientifico, che ne esalta il valore di scoperta, e
di due saggi, del professor Enrico Menestò, ordinario di Letteratura Latina
Medievale e presidente del "Cisam", e del grande storico italiano del
Medioevo Franco Cardini. Così, a precedere e a completare idealmente la
"pièce" di Silvano Spada, fornendole un solido fondamento conoscitivo,
l´Accademia Tudertina (Centro Italiano di Studi sul Basso Medioevo), con il
patrocinio dell´amministrazione comunale, ha presentato ieri sera presso la sua
sede di Via Ciuffelli il volume di Domenico Mammoli, in una sala affollata sino
ai limiti della capienza. Il libro è stato l´occasione per un dotto confronto
sui temi della stregoneria in Umbria nel Medioevo, nel più ampio contesto
italiano ed europeo, grazie agli interventi di Massimiliano Bassetti, docente
di Paleografia dell´Università di Verona, dello stesso Enrico Menestò, di
Ferdinando Treggiari, docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno
dell´Università di Perugia, e di Claudio Buccolini, docente di Storia della
Filosofia Moderna all´Università "La Sapienza" di Roma.
"Il processo di stregoneria a carico di
Matteuccia - sottolinea il professor Menestò - è uno dei più antichi in Italia,
ed è un documento importantissimo dell´apertura della caccia alle streghe, una
delle grandi stragi della società moderna europea. La donna rimase sola davanti
ai giudici sotto il peso di una sfilza di imputazioni da far impallidire al
confronto tutte le streghe umbre, e non solo, del Xv secolo".
Con la pubblicazione dell´opera di Mammoli sul
processo alla strega Matteuccia, l´Associazione "Amici dell´Accademia
Tudertina" ha inaugurato una nuova collana, "Opuscoli",
destinata in prevalenza ad ospitare - annuncia il professor Menestò - studi su
Todi e l´Umbria Medievale.
"Visto il successo dell´iniziativa, stiamo anzi
pensando - dice uno dei relatori, il professor Ferdinando Treggiari - di far
uscire ogni volta un ´opuscolo´ in concomitanza con il ´Todifestival´, magari,
com´è avvenuto quest´anno con l´opera di Silvano Spada, abbinandolo ad una
azione drammaturgica, che possa richiamare pubblico e attenzione".
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