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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Settembre 2013 |
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PRESTITO SOCIALE, TOSCANA: UN PROGETTO UNICO E NUOVO, PERCHÉ NESSUNO RESTI SOLO
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Firenze, 4
settembre 2013 – “Un’esperienza unica, che contribuirà a fare in modo che in
Toscana, in questo periodo di crisi, nessuno rimanga solo”. Così il presidente
Enrico Rossi ha definito ieri i progetto di Prestito sociale che la Regione
finanzia affidandone la gestione ai soggetti del terzo settore. In un sala
Pegaso affollata dai responsabili delle associazioni, il presidente ha dato
così il via ufficiale al progetto che, dopo l’imminente firma delle
convenzioni, prevede l’apertura sul territorio di 250 sportelli di ascolto, che
saranno gestiti da 400 volontari.
“Abbiamo cambiato prospettiva – ha spiegato il
presidente – pensando a un intervento che richiede molta saggezza, spirito di
responsabilità, l’assunzione di un carico non banale per la costruzione di una
vera rete nella società civile. Sono orgoglioso di come la Toscana ha reagito e
risposto e scommetto molto sul progetto. In un periodo di crisi chi sta “sul bordo” rischia
facilmente di cadere sul versante della
povertà e se non c’è un intervento rapido la caduta rischia di essere rovinosa.
Penso all’area sempre più vasta del precariato, dei cassintegrati, delle
partite Iva che chiudono. Questo è il nostro target, la fascia che ci preoccupa
di più e per la qualche abbiamo predisposto questa iniziativa. Ci abbiamo messo
quasi 5 milioni, penso che il fondo in gran parte si reintegrerà attraverso le
restituzioni, perché, come mi capita di dire,
è più facile che paghino i poveri che le finanziarie dei derivati”.
Anche l’assessore alle politiche sociali Salvatore
Allocca ha sottolineato il carattere innovativo del progetto toscano: “Questa
misura – ha detto – mette tutti in discussione, perché non è centrata solo
sulla educazione alla spesa ma sull’educazione alle relazioni. La povertà di oggi non è solo
l’avere poco, ma è escludente. Tutti però hanno qualcosa da dare ed è questo
che dobbiamo valorizzare”. Infatti ai
beneficiari dei prestiti (non superiori a 3000 euro) verrà chiesto di essere
parte attiva e propositiva nel superare le difficoltà economiche che
attraversano e la restituzione del denaro potrà avvenire, oltre che con rate,
anche attraverso lo svolgimento di attività socialmente utili.
Sono intervenuti anche alcuni rappresentanti dei
soggetti del terzo settore che hanno presentato i progetti, il responsabile
della Caritas regionale don Renzo Chiesi, il provveditore della Misericordia di
Siena Mario Marzucchi, Francesco Giannoni per l’Arci e Luigi Remaschi per
l’Anpas. Tutti hanno sottolineato, oltre all’importanza dell’attività di
ascolto, anche la funzione educativa e sociale del progetto, che non si limita
alla sola erogazione di soldi. Sarà una attività non facile, hanno detto, ma la
risposta c’è stata. Il presidente Rossi ha dato a tutti appuntamento tra un
paio di mesi per una prima verifica.
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