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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Settembre 2013
 
   
  COMO: GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE: A VILLA OLMO POMERIGGIO AL FEMMINILE, A VILLA DEL GRUMELLO ORTI E STREET FOOD A VILLA SUCOTA INCONTRI DI STORIA COMASCA SI PARLA ANCHE DI DISABILITA’

 
   
  Como, 5 settembre 2013 - Mario Melazzini, Assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia, sarà uno degli ospiti dell’ottava giornata di Parolario, giovedì 5 settembre. Malato di Sla dal 2003, Melazzini parlerà della libertà di scelta, d´azione e presa in carico per le persone con disabilità e le loro famiglie. Poi, narrativa tutta al femminile con gli ultimi libri di Antonella Boralevi, una storia commovente e spietata; di Angelica Isola, che tratta in modo ironico i temi del precariato e della disoccupazione giovanile; e di Marilena Lualdi che dedica il suo libro agli eterni secondi. Spazio anche alla cultura del verde: l’agronomo Davide Ciccarese spiegherà come coltivare ortaggi con successo, non solo negli orti ma anche sui balconi, in campagna e in città, mentre Emilio Trabella e Laura Pelissetti parleranno dei giardini all’inglese prendendo spunto dall’opera “Dell´arte dei giardini inglesi” di Ercole Silva. Florasol Accursio e Giorgio Gabriel ci accompagneranno invece nel mondo dello street food. Due incontri saranno dedicati a Como e alla sua storia: Giorgio Cavalleri ed Elisabetta Ferrario parleranno della complessa storia del Novocomum, il primo edificio progettato e realizzato da Giuseppe Terragni, mentre Giancesare Bernasconi e Giorgio Cavalleri racconteranno la Como degli anni ´30 e ´40 con i protagonisti e le manifestazioni dell´epoca. Giorgio Cosmacini e Giovanni Ferrari, infine, tratteranno la questione della “scomparsa” della figura dottore. In serata, la lettura-spettacolo di Roberto Mussapi basata sulle metamorfosi di Ovidio e il film “L’orgoglio degli Amberson” di Orson Welles. “Il muro. Sogni infranti di una generazione tradita” con Angelica Isola è il primo appuntamento della giornata che inizia alle 16.00 a Villa Olmo. Precariato, disoccupazione giovanile e disagio: temi che fanno discutere e spesso scappare perché mortali. Si è detto tanto, troppo, ma sempre nel solito modo e con gli stessi giochi di ruolo. Con il libro “Il Muro – Vita precaria di giovani tacchini” (Fondazione Mario Luzi, 2013), Angelica Isola penetra ironicamente nell´animo e nelle contraddizioni di chi vive questo dramma, e lo fa su di un immaginario muro attraverso le avventure di due giovani tacchini, emblema della vita precaria. Il disilluso e pungente Aceto Civetta, blaterante il vuoto di una vita derubata di orizzonti e prospettive, e il rivoluzionario all´amatriciana Brando Statobrado, cocciuto nel lasciare tracce di resistenza a bordo dell´italico Scarpone colato a picco. Due esistenze che, reincontratesi quasi per un destino fatale, si scontrano, si sfidano e a volte si mettono d´accordo, grazie anche a Charlie, scudiero sempre rassicurante, capo-branco operaio e socio di sventure. Angelica Isola dialoga con Gianni Castoldi. Alle 17.00 si prosegue a Villa Olmo con Antonella Boralevi e “I baci di una notte”, il suo ultimo racconto. Santina dalla vita non ha avuto niente, ma si aspetta tutto. Sigieri ha avuto tutto e non si aspetta niente. Hanno vent’anni. La neve copre il rifugio, gli alberi e le piste che cominciano a svuotarsi, lasciando solo qualche avventuriero a tagliare quel bianco imperfetto che scolora nella notte. Sigieri è bello, annoiato, destinato a luminosi destini nella finanza londinese e ha un buco nel cuore. Santina tutta questa neve non l’ha mai vista, il lusso di Cortina la stordisce. Ha lasciato la Sicilia, la grande fabbrica chiusa, il suo mondo umile, con una fiducia spietata nel futuro. Ma stasera si dice che forse è davvero arrivato il suo momento, stasera vuole aggrapparsi alla felicità. Ha solo il tempo di una notte per decidere se fidarsi del destino. Due esistenze destinate a non incrociarsi mai si toccano in una baita lontana da tutto, la notte di Capodanno. Un gruppo di ragazzi irraggiungibili e, a un tavolo di fortuna, accanto al gabinetto, due ragazze semplici, capitate lì per sbaglio. Cosa sei disposta a rischiare per essere felice? Tutto, si risponde Santina. E noi con lei. Fino al doppio, sorprendente, finale. In “I baci di una notte” (Rizzoli, 2013), Antonella Boralevi torna a raccontare, con sincerità appassionata, una storia commovente e spietata, che sfida il cinismo di un mondo che non sa più farsi coinvolgere dal disordine dell’amore. Antonella Boralevi dialoga con Andrea Di Gregorio. In contemporanea (ore 17.00) a Villa del Grumello, Laura Pelissetti ed Emilio Trabella parleranno dei giardini all’inglese prendendo spunto dall’opera “Dell´arte dei giardini inglesi” di Ercole Silva, la cui famiglia era originaria di Lezzeno, in un incontro dal titolo “I Silva: le origini lariane, il sogno, il giardino”. Personaggio di spicco della Milano illuminista, Ercole Silva è noto ai più in quanto vero teorico della nuova arte del landscape garden in Italia. A Silva va il merito di aver contribuito a diffondere le idee rivoluzionarie del giardino all´inglese: la sua opera non si limita alla divulgazione, ma anche alla trasformazione all´inglese del bel giardino della sua villa a Cinisello Balsamo, dove ha realizzato un parco perfettamente in linea con la nuova estetica dell’epoca. Al termine dell’incontro, visita guidata al parco di Villa Olmo e agli elementi di giardino inglese con Emilio Trabella. In collaborazione con Regis e Società Ortofloricola Comense. Alle 17.30 a Villa Sucota – Fondazione Antonio Ratti si parlerà invece di Como e di uno dei suoi simboli, il Novocomum di Giuseppe Terragni, insieme a Giorgio Cavalleri ed Elisabetta Ferrario. “Le rotte del Transatlantico” (a cura di Giorgio Cavalleri ed Elisabetta Ferrario), un libro il cui titolo rimanda all’idea del viaggio e dell’incontro, è un´opera frutto dei contributi di numerose personalità, sia di Como sia forestiere, accomunate dal fatto di aver apprezzato e amato il Novocomum, primo edificio progettato e realizzato dall’architetto Giuseppe Terragni. Chiamato popolarmente, e all’inizio molto polemicamente, Transatlantico, la denominazione ha accompagnato la vita della casa. Una casa che fin dal suo apparire nel paesaggio della città, nel 1929, era stata motivo di dibattiti e di contrasti, così nuova e audace nell’impianto e nelle forme, segnate da geometrie, sottrazioni, scavi. Nato da un´idea di Marina Cavalleri (fondatrice nel 2006 dell´Associazione “Amici del Novocomum”), e alla sua memoria dedicato, il libro costituisce un´occasione di riscoperta e approfondimento della complessa storia dell´edificio. Si torna a Villa Olmo alle 18.00 con Marilena Lualdi e “L’importanza di essere secondi”, l’ultimo libro della giornalista del quotidiano La Provincia dedicato ai personaggi – della storia e della cronaca – che, nonostante il loro coraggioso dispiego di generosità e impegno, non sono riusciti a salire sul podio più alto, rischiando l´oblio, l´irrisione, o addirittura un sarcastico sentimento di superiore sufficienza. Che cos´hanno in comune Robert Falcon Scott e re Giovanni Senza Terra? O il principe Gionata e Ron, l´amico del cuore di Harry Potter? L´essere secondi, in maniere, epoche e pagine differenti. Un ruolo che hanno svolto anche tante donne, eroine nascoste oppure pioniere nella loro tenace esistenza. O ancora musicisti e, naturalmente, atleti. A volte persino intere discipline sportive che raramente brillano sotto i riflettori. Ma seconde sono pure le notizie che potrebbero salire sul podio e offrire una speranza, un coraggio diversi. In questo libro Marilena Lualdi esplora vicende di persone - a volte appunto di eroi - con le loro luci e le loro ombre, senza indossare i panni di storica, ma dedicando loro un´attenzione a volte calpestata, deviata o affievolita dal tempo. Un viaggio che attraversa nazioni e continenti, grazie all´esempio del capitano Scott, morto cento anni fa nell´epica gara per la conquista del Polo Sud. Marilena Lualdi dialoga con Graziano Brenna. Sempre alle 18.00 ma a Villa del Grumello l’agronomo Davide Ciccarese spiegherà l’“Orto. Dal balcone al campo: come coltivare ortaggi con successo”. Se avete mai carezzato l´idea di coltivare un piccolo orto sul balcone o in campo aperto, ma siete stati frenati dal timore di non essere all´altezza dell´impresa, il libro “Orto. Dal balcone al campo. Come coltivare ortaggi con successo” (Ponte alle Grazie, 2013) è ciò che fa per voi. Leggendolo, scoprirete che è un´attività alla portata di tutti, molto più di quanto forse abbiate mai pensato. Ad aiutarvi, infatti, è Davide Ciccarese che, forte della sua esperienza diretta, ha messo a punto una breve e pratica guida, dedicata ai principianti ma utilissima anche per i coltivatori già esperti. L´autore suggerisce soluzioni per progettare, realizzare e coltivare un orto, sia in campagna sia in città, anche in presenza di pochissimo spazio. Con parole semplici, traduce in comode ricette le tecniche di coltivazione biologica e naturale, trasmettendo la sua filosofia dell´orto, basata sull´importanza di seguire il ritmo delle stagioni e soprattutto sulla grande responsabilità nei confronti della terra, madre generosa ma bisognosa delle nostre cure. Davide Ciccarese dialoga con Valter Pironi. In collaborazione con Società Ortofloricola Comense. Alle 18.30 a Villa Sucota – Fondazione Antonio Ratti si parlerà ancora della città di Como con Giancesare Bernasconi e Giorgio Cavalleri e il libro “Como, il Fascismo, le immagini. Una città in camicia nera” (Carlo Pozzoni Editore, 2013) racconta attraverso le oltre 100 immagini inedite di Giancesare Bernasconi, realizzate dal padre Ansaldo e dallo zio Miro, la Como degli anni ´30 e ´40 con i protagonisti e le manifestazioni dell´epoca. Impreziosisce il volume un saggio dello storico Giorgio Cavalleri e un testo di Pierluigi Comerio sulla stampa dell´epoca. Giancesare Bernasconi e Giorgio Cavalleri dialogano con Pierluigi Comerio. Villa Olmo alle 19.00 ospiterà Giorgio Cosmacini e Giovanni Ferrari che si interrogheranno su “La scomparsa del dottore. Storia e cronaca di una estinzione”. Nei decenni seguiti al Secondo Dopoguerra, la meritoria figura del "mio dottore", come si usava dire, è entrata via via in dissolvenza, si è consumata, svuotata, fino a lasciare di sé, soprattutto nelle generazioni più mature, soltanto un ricordo permeato di rimpianto. Oggi "il dottore" non c´è più, ma quello che conta, al di là dell´elogio del passato, è non rassegnarsi all´idea che i suoi pregi e princìpi debbano considerarsi un patrimonio irrimediabilmente perduto. La diagnosi formulata nel volume "La scomparsa del dottore. Storia e cronaca di una estinzione” (Cortina, 2013) da Giorgio Cosmacini può essere la premessa di una prognosi che anticipa, auspica se non altro, con lo sguardo rivolto ai medici di domani, un recupero dei valori di cui quella figura era depositaria. Giorgio Cosmacini e Giovanni Ferrari dialogano con Serena Brivio. In collaborazione con Comocuore. Sempre alle 19.00, ma questa volta a Villa del Grumello, si parlerà di “Street food” con Florasol Accursio e Giorgio Gabriel. Il cibo di strada è un filo conduttore che attraversa tutti i continenti. Ovunque andrete, troverete negozi pieni di leccornie adatte a un consumo veloce, come samosa, tiropita, empanadas; locali attrezzati a placare quella fame improvvisa di chiles rellenos, wanton o pastelinhos de bacalhau; bancarelle pronte a risolvere un pranzo fuori casa con un bel cartoccio di fish & chips o una piadina, oppure una cena al volo con un souvlaki, una tortilla di patate e un dolce halo halo. "Street Food" (Terre di mezzo, 2013) di Florasol Accursio e Giorgio Gabriel, è un ricettario che pesca il meglio della tradizione mondiale in fatto di street food e vi insegna a cucinarlo a casa. Florasol Accursio e Giorgio Gabriel dialogano con Tino Mantarro. Ospite della serata di Villa Olmo è l’Assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini con l’incontro "Daniele che avrà 20 anni nel 2020. Il sogno diventa realtà: libertà di scelta, d´azione e presa in carico per le persone con disabilità e le loro famiglie", alle 20.30. Mario Melazzini, malato di Sla, è ormai da anni noto anche al grande pubblico per le sue battaglie per gli ammalati, perché siano messi nelle condizioni migliori possibili. Alla luce di quanto elaborato dall’Onu circa la disabilità, Melazzini ha portato la Regione Lombardia a elaborare un piano decennale d´Azione per le disabilità estremamente innovativo, sia per contenuti che per modalità. “Daniele che avrà 20 anni nel 2020. Il Piano d´Azione lombardo per le persone con disabilità” (San Paolo Edizioni, 2013), scritto insieme a Emma Neri, è un mix di interventi, racconti e testimonianze. "Nella camera di Daniele, arredata con un amore che i colori, il cestone di pupazzi, gli omini della Playmobil non bastano a descrivere, c´è un grande disegno appeso alla parete. Lo ha fatto Daniele: al centro, c´è lui, con una corona reale sulla testa. Intorno, la mamma e il papà, le sorelle, la nonna. Perché Daniele è un bambino felice: ogni sua mossa comunica una gioia di vivere che incanta e stupisce. Daniele che alla sua famiglia dà molto più di quanto chieda: "Qualche volta ha un attimo di tristezza, ma il suo bello è che è sempre allegro" dice Paola. "Se è contento lui, non posso dire di essere triste io. Se è felice lui, possono esserlo tutti: questo è il grande insegnamento che ti danno bambini come lui e tanti altri che ho conosciuto". Mario Melazzini dialoga con Diego Minonzio. A seguire, alle 21.30 a Villa Olmo, lettura-spettacolo di Roberto Mussapi “Le metamorfosi di Ovidio”. Roberto Mussapi e Mimmo Paladino sono entrati dentro “Le Metamorfosi” (Salani, 2012): hanno preso le storie e le hanno allungate, accorciate, stese e tirate, le hanno impastate e rimodellate. Con la forza della poesia e del disegno, ispirati dagli dei invocati dallo stesso Ovidio, aiutano il canto delle origini del mondo ad arrivare fino ai nostri giorni. Le Metamorfosi di Ovidio sono uno dei più importanti componimenti della letteratura latina e, forse, la più grande narrazione di miti mai scritta. Tutti gli episodi hanno come origine una delle cinque grandi forze motrici del mondo antico: Amore, Ira, Invidia, Paura e Sete di conoscenza. Un libro unico, una grande storia magistralmente ri-raccontata con parole e immagini da due grandi artisti perché continui a vivere e arricchirsi nel tempo. Per finire, il cinema: alle 22.30 sempre a Villa Olmo, il film di Orson Welles “L’orgoglio degli Amberson”, tratto dal romanzo “The Magnificent Ambersons” (1918) del premio Pulitzer Booth Tarkington. Il film descrive l’ascesa e la caduta della ricca e benestante famiglia Amberson, importante famiglia di Indianapolis alla fine del secolo Xix, alla vigilia della massiccia industrializzazione americana. Isabel Amberson sposa il ricco e aristocratico Wilbur Minafer rifiutando per un capriccio di orgoglio la corte di un giovane che eppure ama: Eugene Morgan, intraprendente inventore di automobili di estrazione piccolo-borghese. Venti anni più tardi, dopo la morte del marito a cui è sempre stata fedele, Isabel si ritrova a vivere nella vecchia tenuta di famiglia col figlio George, il proprio padre, il fratello Jack e la cognata Fanny. Ironicamente il giovane George si innamora proprio della figlia di Eugene, Lucy, e allo stesso tempo cerca di impedire che sua madre si riavvicini all’uomo, ora lanciatosi con successo nell´industria automobilistica. Servizio navetta gratuito da Piazza Cavour a Villa Olmo/villa del Grumello/villa Sucota a cura di Asf (gli orari su http://www.parolario.it/ )  
   
 

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