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Notiziario Marketpress di
Lunedì 09 Settembre 2013 |
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PARTE LA REGOLAMENTAZIONE DEL SISTEMA BANCARIO OMBRA DA PARTE DELLA COMMISSIONE UE
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Bruxelles, 9 settembre 2013 - In data 4 settembre la
Commissione ha adottato una comunicazione sul sistema bancario ombra e proposto
nuove regole sui fondi comuni monetari (Fcm).
Parte la regolamentazione del sistema bancario ombra
da parte della Commissione Ue.
La comunicazione, che s´iscrive nella scia del Libro
verde sul sistema bancario ombra dello scorso anno (Ip/12/253), riepiloga le
iniziative finora attuate dalla Commissione in questo importante settore e
prospetta le ulteriori azioni possibili.
È presentata oggi la prima di queste azioni, ossia la
proposta di nuova regolamentazione dei fondi comuni monetari, volta ad
assicurare, rafforzandone il profilo di liquidità e la stabilità, che questi
siano in grado di resistere meglio alle sollecitazioni al riscatto in
situazioni di mercati sotto pressione.
Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno e i
servizi, ha dichiarato: "Dopo aver realizzato la regolamentazione globale
delle banche e dei mercati, dobbiamo ora affrontare la questione dei rischi
insiti nel sistema bancario ombra. Il sistema svolge una funzione importante
nel finanziamento dell´economia reale e dobbiamo avere cura a che sia
trasparente e impedire che i benefici ottenuti rafforzando alcuni soggetti e
mercati finanziari siano sminuiti perché i rischi sono trasferiti verso settori
meno regolamentati."
Contesto
Il sistema bancario ombra è il sistema di
intermediazione creditizia costituito da entità e attività operanti al di fuori
del normale sistema bancario. Seppur non regolamentate alla stregua delle
banche, le banche del sistema ombra si dedicano ad attività di natura bancaria.
Una stima approssimativa del Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial
Stability Board – Fsb) quantifica in circa 51 000 miliardi di euro il volume
del sistema bancario ombra nel 2011, pari al 25-30% dell’intero sistema
finanziario e alla metà delle attività bancarie: il settore ha quindi
importanza sistemica nella finanza europea.
Fin dagli albori della crisi finanziaria nel 2007 la
Commissione europea ha avviato una riforma globale del settore dei servizi
finanziari in Europa, nell´intento di conferirgli solidità e stabilità,
caratteristiche indispensabili per l´economia reale, colmandone le lacune e
carenze emerse con la crisi. Occorre impedire che i rischi si accumulino invece
nel settore bancario ombra perché, tra l´altro, la nuova disciplina delle
attività bancarie potrebbe spingerne alcune verso la sfera meno regolamentata
del settore ombra.
I fondi comuni monetari sono un’importante fonte di
finanziamenti a breve termine per gli enti finanziari, le società e le
amministrazioni pubbliche, basti considerare che detengono in Europa circa il
22% dei titoli di debito a breve termine emessi da amministrazioni o società e
il 38% di quelli emessi dal settore bancario. Data l´interconnessione sistemica
che lega gli Fcm con il settore bancario e la finanza societaria e pubblica, il
loro funzionamento ha costituito il fulcro delle iniziative internazionali sul
sistema bancario ombra.
Caratteristiche salienti della comunicazione odierna
sul sistema bancario ombra e della proposta di regolamento sui fondi comuni
monetari
La comunicazione illustra gli aspetti da esaminare in
relazione al sistema bancario ombra ed espone le misure già attuate per
assorbirne i rischi, quali le norme che disciplinano le attività dei fondi
speculativi (hedge fund) (v. Memo/10/572) e che rafforzano i rapporti fra le
banche e i soggetti non regolamentati (le disposizioni relative alle
esposizioni inerenti a cartolarizzazioni contenute nella normativa riveduta sui
requisiti patrimoniali –Memo/13/272).
La comunicazione individua le priorità per le quali la
Commissione intende prendere iniziative:
definizione di un quadro per i fondi comuni monetari:
le nuove regole proposte oggi (Memo/13/xxx), che riguardano i fondi comuni
monetari domiciliati o venduti in Europa, mirano a migliorare il profilo di
liquidità e la stabilità di tali Fcm.
Gestione della liquidità – La proposta impone agli Fcm
di detenere tra le attività in portafoglio almeno un 10% a scadenza giornaliera
e un altro 20% a scadenza settimanale, in modo da poter essere in grado di
rimborsare gli investitori che intendono riscattare la loro quota con un
preavviso breve. Per evitare che un dato emittente rappresenti una percentuale
eccessiva nel valore patrimoniale netto (Nav) di un Fcm, l´esposizione nei
confronti di un unico emittente è limitata al 5% del portafoglio dell´Fcm (in
valore) e al 10% per gli Fcm standard.
Stabilità – In considerazione della propensione degli
Fcm a Nav costante a chiedere il sostegno del promotore per stabilizzare i
rimborsi al valore nominale, le nuove regole impongono ai fondi di tale tipo di
costituire una riserva patrimoniale prestabilita, da attivare a sostegno della
stabilità dei rimborsi nei momenti in cui il cui il valore delle attività
d´investimento dell´Fcm diminuisce;
trasparenza del sistema bancario ombra: per essere in
grado di monitorare i rischi in modo efficace e intervenire quando necessario,
è essenziale raccogliere dati dettagliati, attendibili e completi nel settore;
normativa sugli strumenti finanziari e rischi
associati con le operazioni di finanziamento tramite titoli (principalmente
sotto forma di prestito di titoli e operazioni di pronti contro termine): si
tratta di operazioni che possono contribuire a un aumento della leva
finanziaria e rafforzare la prociclicità del sistema finanziario, che diventa
quindi vulnerabile alle "corse allo sportello" e all´improvvisa
riduzione della leva finanziaria. Inoltre, la mancanza di trasparenza di questi
mercati rende difficile individuare i diritti di proprietà (chi possiede
cosa?), monitorare la concentrazione del rischio e individuare le controparti
(chi è esposto nei confronti di chi?);
definizione di un quadro per le interazioni con le
banche: l’elevato livello di interconnessione tra il sistema bancario ombra e
il restante settore finanziario, in particolare il normale sistema bancario,
costituisce un fattore importante di rischio di contagio, che potrebbe essere
arginato, in particolare, mediante l’inasprimento delle regole prudenziali
applicate alle banche nei loro rapporti con entità finanziarie non
regolamentate.
Per far fronte in maniera adeguata ai rischi specifici
si presterà altresì particolare attenzione al regime di vigilanza applicabile
alle entità e attività del sistema bancario ombra. Sarà invece necessario
approfondire l´analisi di altri aspetti, quali la definizione degli strumenti
di risoluzione delle crisi per gli istituti finanziari non bancari e la riforma
strutturale del sistema bancario, che saranno quindi precisati in un secondo
tempo.
In ultima analisi, l’obiettivo è garantire che il
settore finanziario sia coperto dai potenziali rischi sistemici e che siano
limitate le possibilità di arbitraggio regolamentare, allo scopo di rafforzare
l’integrità del mercato e di accrescere la fiducia dei risparmiatori e dei
consumatori.
La comunicazione della Commissione è in linea con le
raccomandazioni del Consiglio per la stabilità finanziaria, che saranno
avallate dai leader del G20 nel vertice di San Pietroburgo del 5-6 settembre
2013.
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