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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Settembre 2013 |
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AGRICOLTURA E FONDI UE. MANZATO: I SOLDI DELLE REGIONI CHE NON SPENDONO VADANO A QUELLE CHE SANNO SPENDERE
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Venezia
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“La
quantità di risorse pubbliche che sulla carta saranno destinate agli
investimenti per accrescere la competitività della nostra agricoltura possono
essere un problema relativo. Perché quello vero è utilizzarle al meglio e
tutte. Chiedo sin d’ora che alle Regioni più capaci vengano destinati i
finanziamenti non spesi da quelle che saranno meno virtuose, in modo da
impedire che i finanziamenti dati all’Italia tornino alle casse europee senza
lasciare traccia sullo sviluppo del primario nazionale”. Franco Manzato,
assessore all’agricoltura del Veneto, entra nella discussione sulla prossima
della Politica Agricola Comune e rilancia la sua proposta, “che è per certi
aspetti minimale, ma necessaria, e che per quanto ci riguarda potrà comunque
dare ottimi risultati per il Made in Italy”.
“Che
l’Europa tagli le risorse destinate all’agricoltura è un fatto fisiologico e
non inatteso, oggi e ancor più dal 2020 – aggiunge Manzato – e non mi stupisce
che secondo taluni l’Italia sia tra i Paesi più penalizzati dalle nuove
strategie comunitarie, frutto sostanzialmente degli accordi tra Paesi
continentali. E’ dalla riforma Mc Sharry che questo avviene, con rarissime
eccezioni per di più spesso rintuzzate alla tornata di contrattazione
successive. Non voglio rivangare il come e il perché ciò avvenga, salvo
osservare che ci lamentiamo in casa, a cose fatte, e poco facciamo nella fase
della preparazione delle politiche comuni. Il vero problema del nostro paese è
però, lo ripeto, quello della capacità di spendere le risorse che ci arrivano e
di investirle in modo che fruttino risultati per le imprese agricole, il loro reddito
e il Made in”.
“In
Veneto ci stiamo preparando da tempo ad affrontare, al meglio e come sistema,
la prossima stagione di programmazione agricola europea 2014 – 2020, alla luce
di quelle che saranno le determinazioni finali della Comunità e le risorse
effettivamente disponibili. Sin d’ora, però, possiamo valutare una
disponibilità di finanziamenti pubblici che dovrebbe aggirarsi attorno al
miliardo di euro nei sette anni considerati, cifra analoga a quello del periodo
programmatorio in scadenza. Poter contare su più soldi sarebbe di sicuro
meglio, ma la mia preoccupazione è che troppo spesso in molte parti d’Italia le
risorse messe a disposizione non vengono spese e vengono perdute. Noi in Veneto
le spenderemo tutte, come sempre, e siamo pronti a spendere, vogliamo spendere
– conclude l’assessore – anche quelli delle Regioni che non si dimostrano in
grado di raggiungere questo risultato”.
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