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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Marzo 2007
 
   
  ALESSANDRIA: A FINE 2006, FORTE CRESCITA DELL’INDUSTRIA PROVINCIALE

 
   
  Alessandria 12 marzo 2007 - Conclusione dell’anno caratterizzata dal segno positivo: gli indicatori analizzati dall’indagine congiunturale trimestrale realizzata dalla Camera di Commercio di Alessandria, in collaborazione con l’Unioncamere regionale, sull’andamento del settore manifatturiero nella provincia, mostrano qualcosa di più rispetto agli abituali incrementi di fine anno. Ormai da dodici mesi il dato più importante, quello relativo al valore della produzione, cresce costantemente ad ogni trimestre, salvo la ovvia pausa estiva, ed i livelli produttivi risultano superiori a quelli dei corrispondenti periodi del 2005. La pluriennale indagine camerale, realizzata su un campione di oltre 100 imprese manifatturiere dislocate sul territorio alessandrino, nell’ultimo quarto del 2006 ha evidenziato una crescita di oltre 10 punti percentuali rispetto al trimestre estivo e del 4,43% nei confronti dell’analogo periodo del 2005: crescita che supera quella media piemontese (+4%) e quella nazionale (+3%). Gioielleria ed alimentari sono i comparti che, per comprensibili ragioni legate ai consumi di fine anno, hanno maggiormente contribuito alla crescita straordinaria, ma anche i settori della chimica, della gomma-plastica e della metalmeccanica mettono a segno incrementi medi superiori al 5%. Oltre il 45% delle aziende campione dichiara un aumento dei propri volumi a fronte di un 12% che ne evidenzia la riduzione: la gioielleria e l’alimentare, con percentuali superiori al 50%, confermano il dato sull’aumento della loro produzione. L’analisi per classi dimensionali mostra la omogenea partecipazione di tutte le imprese, piccole, medie e grandi, all’andamento positivo dell’ultimo trimestre 2006. Le variazioni del fatturato, favorevoli sia con l’Italia che con l’estero, ma anche rispetto ai due trimestri di riferimento, il terzo 2006 ed il quarto 2005, rivelano che la crescita intervenuta tra ottobre e dicembre è motivata soprattutto dal migliore andamento del mercato interno rispetto a quello estero. Unico dato non positivo risulta essere quello sull’occupazione, diminuita di poco più del 2%, calo probabilmente dovuto alla fuoriuscita di lavoratori stagionali nel comparto degli alimentari. Secondo gli imprenditori intervistati il futuro prossimo riserva ancora aspettative abbastanza buone: gli ordinativi raccolti nell’ultimo trimestre dello scorso anno, e probabilmente non interamente evasi, sono cresciuti del 7,65% e del 4,2% rispettivamente dall’Italia e dall’estero. Le attese per il semestre gennaio giugno 2007 sono peraltro improntate ad un certo ottimismo, inferiori rispetto a quelle manifestate nei tre mesi precedenti ma comunque sempre di segno positivo. In questa direzione vanno le previsioni espresse dalle imprese campione relativamente alla produzione ed alla domanda estera; non altrettanto favorevoli le aspettative su occupazione e domanda interna che non dovrebbero evidenziare variazioni di rilievo rispetto al semestre precedente. I prezzi di vendita dovrebbero invece crescere se verrà confermato il saldo positivo a favore di coloro che, in base a quanto dichiarato, ne prevedono l’aumento. Buone notizie giungono anche dal fronte degli investimenti. L’indagine camerale rileva annualmente l’entità, la tipologia e le finalità degli investimenti effettuati dalle aziende campione nell’anno appena trascorso ed i relativi programmi previsti per l’anno immediatamente successivo. Nel corso del 2006 l’80% delle imprese ha investito nella propria attività: un terzo circa ha speso oltre 100. 000 € mentre il 10% ha superato il mezzo milione. L’attenzione si è concentrata soprattutto su macchinari, attrezzature e sistemi elettronici, discreti gli investimenti in ricerca e sviluppo, decisamente basse, invece, le acquisizioni di brevetti e know-how. Le finalità prioritarie delle nostre aziende sono state la sostituzione degli impianti e delle attrezzature obsoleti ma anche il miglioramento dell’efficienza e della flessibilità del processo produttivo. Scarsa attenzione è stata dedicata, invece, al risparmio energetico. Le aziende manifatturiere specializzate in prodotti elettrici, elettronica e comunicazioni, seguite da quelle dei comparti metalli, chimica e gomma-plastica hanno realizzato i maggiori investimenti nell’anno trascorso. Il comparto moda, all’opposto, si è distinto per gli scarsi interventi effettuati. Il saldo tra le imprese che hanno investito nel 2006 e che intendono investire anche nel 2007 rispetto a quelle che non hanno effettuato spese né intendono realizzarne nell’anno in corso risulta pari al 45% che, sommato all’8% circa delle imprese che investiranno nel 2007, pur non avendolo fatto nel 2006, evidenzia una percentuale netta di aziende che hanno manifestato la volontà di impiegare risorse anche nel corrente anno superiore al 50%. .  
   
 

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