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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Settembre 2013
 
   
  LOMBARDIA: 250.000 EURO PER PROGETTARE LA PARITÀ

 
   
  Milano, 11 settembre 2013 - Duecentocinquantamila euro per sostenere i progetti di soggetti pubblici e privati, che operano per sostenere le pari opportunità in Lombardia. Vengono dunque quintuplicati rispetto allo scorso anno i fondi a disposizione di ´Progettare la parità´, l´iniziativa di Regione Lombardia, presentata dall´assessore regionale alle Pari opportunità, Casa e Housing sociale Paola Bulbarelli a oltre 130 esponenti del settore, a sostegno delle politiche di genere. "Progettare la parità - ha spiegato Bulbarelli - significa fare qualcosa di concreto, per far sì che donne e uomini possano essere messi sempre più sullo stesso piano. Vuol dire operare attraverso politiche locali, intervenire sui diversi territori, guardando prioritariamente alle esigenze delle donne e alle difficoltà che incontrano a tutti i livelli e operare in modo preciso, avendo come faro il principio di uguaglianza tra uomini e donne". Saranno Finanziati 250 Progetti - "Si tratta di un progetto molto ambizioso - ha aggiunto l´assessore - nel quale crediamo fermamente, anzitutto per contrastare la violenza sulle donne, un fenomeno che nell´ultimo periodo purtroppo sta dilagando. Per questo abbiamo raschiato il fondo del barile per reperire quante più risorse possibili. Con i 250.000 euro stanziati potremo dunque finanziare 250 progetti". Il contributo massimo è infatti di 10.000 euro a progetto, anche questo raddoppiato rispetto al passato. Costruire Una Rete Per Essere Più Forti - Le iniziative devono essere progettate in partenariato. Favorire l´attivazione di relazioni fra i diversi soggetti impegnati sul territorio, perché si possa condividere strumenti, metodologie di intervento, informazioni e buone prassi è infatti fondamentale per la riuscita. "Lavorare insieme in rete - ha sottolineato Bulbarelli - crea infatti opportunità di condivisione e scambio, che possono rendere più efficaci e più visibili le iniziative sul territorio. In questo modo potremo anche tentare di invertire un trend che, nel 2011, ha visto circa 5 mila donne lombarde dare le dimissioni nel primo anno di vita del figlio a causa dell´incompatibilità tra occupazione lavorativa e assistenza al neonato, per mancanza o per l´elevato costo dei servizi di assistenza all´infanzia, carenza di reti familiari o assenza di flessibilità degli orari di lavoro visto che spesso ci si trova di fronte al rifiuto datoriale di part-time, orario flessibile o modifica delle turnazioni". La Diffusione Dei Centri Antiviolenza - Oggi in Lombardia ci sono ancora pochi soggetti che, con competenza, operano sul contrasto alla violenza nei confronti delle donne ai diversi livelli. Il Consiglio d´Europa raccomanda un centro per le donne ogni 10.000 persone e un centro d´accoglienza ogni 50.000 abitanti. "In Lombardia - ha proseguito Bulbarelli - ne abbiamo solo 16 e ne dovremmo avere 200. La violenza domestica, quella subita dagli uomini di casa anche padri o fratelli, è la prima causa di morte nel mondo per le donne tra i 16 e i 44 anni, più degli incidenti stradali, più delle malattie". Tutto ciò dimostra quanto siano necessari interventi per far emergere il fenomeno, per informare, per dare consulenza per accogliere e per proteggere, ma anche per cambiare atteggiamenti e culture. Chi Può Fare Domanda - Nell´ambito dell´iniziativa possono presentare richiesta di contributo le associazioni e i movimenti, tra quelli iscritti nel 2012 all´Albo regionale per le Pari opportunità, che, proprio nell´anno in cui diventa maggiorenne, sfonda il tetto dei 300 associati. Chi fa richiesta non deve perseguire fini di lucro. Le Iniziative Consentite - Saranno finanziati progetti che prevedono l´attivazione e lo sviluppo di servizi alle donne (Centri risorse, Centri donna, Centri antiviolenza, Telefoni donna, sportelli informativi, numeri verdi) e iniziative di divulgazione (convegni, seminari tematici, percorsi formativi e informativi e prodotti di diffusione). Tematiche - Sono state individuate 5 aree d´intervento: 1) contrasto alla violenza sulle donne; 2) conciliazione vita familiare-professionale (con particolare attenzione allo sviluppo delle politiche temporali); 3) azioni volte a favorire il riequilibrio di genere nella rappresentanza; contrasto alla violenza nei confronti delle donne (domestica, extra-domestica e tratta); 4) lotta agli stereotipi e alle discriminazioni di genere e 5) integrazione delle donne immigrate. Spese Ammissibili - Le spese ammissibili possono essere: - dirette, vale a dire per servizi e prestazioni professionali; - indirette, ossia per il funzionamento e la gestione dei servizi rivolti alle donne e per il personale dipendente. Domande Fino All´11 Ottobre - Le domande devono essere presentate entro venerdì 11 ottobre 2013. Possibilità Di Ulteriori 100.000 Euro - "Il futuro non è semplice come pensiamo - ha concluso Bulbarelli - e dobbiamo andare avanti insieme, con la consapevolezza che quello che nascerà sarà a favore di altre donne e delle generazioni future". Per questo l´assessore ha annunciato che potrebbero essere reperiti altri 100.000 euro, per incrementare ulteriormente il fondo a disposizione di questi progetti. Maggiori informazioni sul sito di Regione Lombardia all´indirizzo: http://www.politichefemminili.regione.lombardia.it/  
   
 

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