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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Settembre 2013 |
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AGRICOLTURA. PASSA PER LE RETI LO SVILUPPO DELLE AREE RURALI DEL VENETO
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Venezia - L’inclusione sociale, uno degli undici
obiettivi tematici fissati dalla Commissione Europea per il periodo 2014 –
2020, sarà tra le sei priorità della prossima programmazione dello sviluppo
rurale. Sull’analisi dei fabbisogni nell’ambito di questa priorità si è mossa
la ricerca realizzata dal Centro Studi Giorgio Lago dell’Università di Padova e
discussa dal partenariato dello Sviluppo Rurale.
Tre le principali “focus area” considerate: la
diversificazione e la creazione di piccole e medie imprese; lo sviluppo delle
zone rurali; la diffusione e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione
nelle aree rurali. “Da questa prospettiva – ha affermato l’assessore
all’agricoltura del veneto Franco Manzato – sono state individuate una serie di
esigenze prioritarie alle quali lo sviluppo rurale può contribuire in maniera
determinante. La prima riguarda l’aggregazione delle filiere”.
Nell’ottica di favorire la diversificazione e lo
sviluppo imprenditoriale e quindi la creazione di nuovi posti di lavoro, non
c’è solo la necessità di riorientare le imprese: uno dei principali fabbisogni
individuati è quello di potenziare l’aggregazione sia all’interno della stessa
filiera, sia tra diverse filiere per promuovere la ruralità. Altra necessità
prioritaria è di incrementare le competenze degli operatori e degli enti locali
delle aree rurali e di potenziare le capacità di animazione del territorio e il
“fare rete” specialmente nella diffusione di buone pratiche.
Promozione e servizi. Per fare in modo che le aree
rurali presentino uno sviluppo equilibrato e sostenibile, occorre garantire
servizi alla popolazione e allo stesso tempo valorizzare il territorio. Per
questa seconda “focus area” la ricerca ha individuato fabbisogni come il
potenziamento delle reti locali nella promozione del territorio, la
realizzazione di piccole infrastrutture turistiche, il supporto nei servizi
alle persone. Sullo sfondo di tutto questo, c’è anche la necessità di forti
azioni integrate e strutturate di governance locale.
Banda larga e e-government. Altro aspetto
fondamentale, sia per il settore agricolo, che più in generale per le aree
rurali, è un’ampia diffusione delle tecnologie dell’informazione, sia a livello
di infrastrutture sia di utilizzo. L’analisi ha messo in luce il bisogno di
completare gli interventi sulla rete di “back-haul” (necessaria per far
arrivare la banda larga nelle case e nelle aziende), di potenziare l’e-government
per rendere più facile il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini e
di incrementare lo sviluppo dell’e-commerce nelle aree rurali.
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