Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Marzo 2007
 
   
  AL PICCOLO ELISEO "DONNE E MAFIA": PROTAGONISTE E TESTIMONIANZE

 
   
   Roma, 12 marzo 2007 - Al Piccolo Eliseo, ricordando due donne vittime della mafia, come Rita Atria e Graziella Campagna, l’8 marzo è stato ricordato, attraverso le parole di Sonia Alfano, nella lotta instancabile per la giustizia da parte delle donne, spesso in ombra ma spesso anche protagoniste attive. Figlia del famoso giornalista ucciso a Barcellona in Sicilia, Sonia Alfano, come tante altre donne “colpevoli” di non essersi arrese all’isolamento da parte di istituzioni e contesto sociale, ha testimoniato la realtà quotidiana della vita in un paese abbandonato alla malavita. Alla presenza di Elisabetta Caponnetto, presidente dell’omonima Fondazione, Lucia Rea, responsabile del Dipartimento di Sicurezza della Provincia di Napoli, Silvana Fucino, presidente dell’Associazione Antiracket di S. Giovanni a Teoduccio a Napoli e dell’Assessore regionale alla formazione, Silvia Costa, è stato proposto agli studenti delle scuole, provenienti da tutto il Lazio, il filmato di Fabrizio Feo e Rita Mattei, “Donne e mafia”, che raccoglie diversi servizi, parti di un dossier sulle mogli dei mafiosi e un’intervista esclusiva di Joe Marrazzo a Rosetta Cutolo. “Laddove si continua a strappare con viltà la dignità delle persone che combattono e che sono state anche vittime della mafia” – ha dichiarato l’Assessore Costa – “si può però rispondere agendo quotidianamente nella legalità e nella trasparenza. Le iniziative regionali in collaborazione con Associazioni di volontariato, no profit e Ong, si stanno attualmente muovendo contro ogni tipo di sopruso, anche contro la tratta di esseri umani e lo sfruttamento della prostituzione, per scardinare una cultura ancora troppo centrata sul potere maschile nei confronti di donne i cui diritti non sono ad oggi abbastanza tutelati”. .  
   
 

<<BACK