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Notiziario Marketpress di Martedě 06 Giugno 2006
 
   
  LOMBARDIA, VARATO IL PIANO SOCIO-SANITARIO 2006-2008 TRA LE NOVITŔ, VISITE DI DOMENICA, PIŮ CURE A DOMICILIO E ASSISTENZA CONTINUA

 
   
  Milano, 6 giugno 2006 - E´ stato varato dalla Giunta regionale, su proposta degli assessori alla Sanitŕ, Alessandro Cč, e alla Famiglia e Solidarietŕ Sociale, Gian Carlo Abelli, il Piano Socio-sanitario regionale (Pssr) 2006-2008, che passa ora all´esame della competente Commissione del Consiglio regionale. Si tratta della versione giŕ integrata con le osservazioni raccolte durante le consultazioni con le associazioni che operano in campo socio-sanitario (Anci, Upl, Uncem, sindacato, imprenditori, Terzo Settore), svoltesi nei mesi successivi alla presentazione della prima bozza di Pssr avvenuta a marzo 2006. "Si tratta di un buon Piano, caratterizzato da un forte impianto federalista - ha dichiarato l´assessore Cč - grazie all´individuazione di chiari percorsi di coinvolgimento di enti locali e realtŕ territoriali. In particolare il Piano rivolge un´attenzione particolare al ruolo rivestito in questo ambito sia dal Terzo Settore che dalle famiglie". "Altri punti qualificanti del Pssr approvato sono la creazione di un´Agenzia Regionale dell´Emergenza-urgenza, che servirŕ da cabina di regia per ottimizzare i servizi di Pronto Soccorso - ha spiegato Cč - e l´istituzione di un Centro Unico di Prenotazione a livello regionale, in modo da abbassare ulteriormente i tempi delle liste d´attesa". "Abbiamo voluto porre al centro del sistema sanitario gli operatori, l´unico modo per garantire un´alta qualitŕ degli stessi e quindi un´alta qualitŕ dei servizi erogati dalle strutture lombarde - ha aggiunto ancora l´assessore -. Voglio infine ricordare l´importanza attribuita dal Pssr alle mamme e ai bambini, alla creazione di centri territoriali di riferimento per i malati psichiatrici aperti 24 ore, oltre naturalmente alla prevenzione e all´educazione a tutti i livelli". "In materia sociale e socio-sanitaria le azioni cardine saranno incentrate sulla famiglia, unitŕ attorno alla quale sarŕ ridisegnato il sistema dei servizi alla persona - ha dichiarato l´assessore Abelli -. Riteniamo importante identificare come prioritarie tre linee di intervento: innanzitutto quella della promozione e della tutela della famiglia quale portatrice di bisogni che vanno sostenuti e rispetto ai quali si vuole garantire un sistema di servizi qualificato e competitivo. In questo contesto si inserisce anche la previsione di un Fondo Regionale per la non autosufficienza, individuato in relazione a quanto verrŕ determinato a livello nazionale". "Verranno inoltre promosse azioni per favorire la coesione sociale e fronteggiare le nuove emergenze, attraverso l´attivazione di energie e risorse presenti nella comunitŕ - ha aggiunto Abelli -. In particolare verranno realizzate sperimentazioni nei quartieri ad alto rischio di degrado abitativo e sociale e verranno sviluppati interventi per favorire la collaborazione fra le associazioni del territorio e le istituzioni. In questo contesto verrŕ inoltre potenziato il settore del non profit e dell´impresa sociale, quale nuovo soggetto giuridico in grado di coniugare l´attivitŕ economica con la finalitŕ sociale". .  
   
 

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