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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Settembre 2013 |
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SANITÀ IN ABRUZZO: COMMISSARIO ATTENTO A PROBLEMATICHE AREE INTERNE GUARDIA MEDICA: POTENZIATA LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE
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Pescara, 12 settembre 2013 - La rimodulazione delle circoscrizioni di
guardia medica è stata determinata con decreto 61 del 27 agosto scorso dalla
struttura commissariale che ha recepito le delibere delle Asl regionali per
adeguarsi al rapporto ottimale medico/cittadini residenti (1 su 5000 con una
variabilità che non può superare il 30 per cento) così come stabilito, a
livello nazionale, dall´Accordo collettivo dei medici di medicina generale.
Questo per dare progettualità al potenziamento della continuità assistenziale
nelle aree distrettuali. Invece, l´accordo integrativo abruzzese (Air) ha
stabilito un rapporto ottimale di 1 medico ogni 3500 abitanti anche in
considerazione delle particolari caratteristiche orografiche del territorio
abruzzese. Riguardo alla specifica situazione dell´Alto vastese che ha destato
l´allarme del territorio, proprio questa mattina, a Pescara, si è tenuta una
riunione alla quale hanno partecipato il presidente della Regione e Commissario
ad acta per Sanità, Gianni Chiodi, gli assessori Mauro Febbo e Luigi De Fanis,
i consiglieri regionali Emilio Nasuti e Antonio Prospero nonché i vertici della
Asl Lanciano-vasto-chieti, Francesco Zavattaro e Pasquale Flacco. "E´ il
caso di ricordare e sottolineare - ha spiegato Chiodi - che il decreto 61 ha
approvato l´articolazione territoriale delle sedi di guardia medica proposte
dal direttore generale della Asl con il parere favorevole del Comitato
ristretto dei sindaci (presidente il sindaco Luciano Lapenna e membri i sindaci
di Casoli, Fossacesia) e dei responsabili delle aree distrettuali". La
delibera in questione ha previsto una diversa organizzazione dei presidi di
guardia medica in base alla indicazioni del rapporto ottimale medico/residenti.
Infatti, precedentemente, nell´Alto vastese il rapporto era di un medico per
883 residenti mentre l´attuale rideterminazione è nettamente al di sotto dello
standard ottimale regionale (1/3500) e ancor più di quello nazionale (1/5000).
"Inoltre, - ha ripreso Chiodi - il responsabile del distretto sanitario
dell´Alto vastese ha evidenziato che la media delle prestazioni quotidiane
erogate dalle sedi di guardia medica esistenti in quell´area è addirittura pari
a solo 3.6 prestazioni giornaliere". Da qui la necessità di riorganizzare
i servizi e le prestazioni offerte puntando a rafforzare tutte le attività
esistenti nelle aree distrettuali a garanzia proprio della continuità
assistenziale con prestazioni che potranno essere erogate non solo nelle ore
notturne e nei festivi ma anche nelle ore diurne (h12/24). Con questo nuovo
progetto si andrà, pertanto, ad integrare parzialmente il decreto 61 e quindi a
completare la risposta al bisogno di salute dei cittadini dell´Alto vastese e
dell´intero territorio interno regionale. "La continuità assistenziale -
ha proseguito il Commissario ad acta - è tenuta nel debito conto dalla
struttura commissariale in quanto rappresenta la vera sentinella dello stato di
salute dei cittadini soprattutto nelle aree interne e avrà comunque il pieno
supporto logistico-organizzativo della rete emergenza-urgenza per fare sistema
e tutelare al meglio il fabbisogno assistenziale soprattutto nelle arre interne
e svantaggiate". Il Commissario si è, pertanto, impegnato a sollecitare i
direttori generali delle Asl a fare in modo che questa nuova organizzazione
divenga al più presto operativa nella aree distrettuali.
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