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Notiziario Marketpress di
Martedì 13 Marzo 2007 |
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ZOOTECNIA; NITRATI,FRONTE COMUNE PER TUTELA SETTORE REGIONE CHIEDE A MINISTERO AMBIENTE DI PRENDERE POSIZIONE CHIARA
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Milano - Scelte strategiche condivise e azioni concrete per affrontare in maniera efficace il problema dei nitrati. In un incontro svoltosi a Milano, la vicepresidente e assessore regionale all´Agricoltura, Viviana Beccalossi, l´assessore alle Reti e Servizi di pubblica utilità, Massimo Buscemi, e i rappresentanti delle Organizzazioni Professionali (Coldiretti, Confagricoltura, Cia), tracciano una strategia comune e fanno fronte compatto su un tema complesso e delicato. La Commissione dell´Unione Europea, sul tema nitrati, pretende infatti la ridefinizione delle zone vulnerabili (ampliandole a tutta la Pianura padana) e un adeguamento dei programmi di azione, con i relativi tempi di attuazione. In assenza di tali impegni, la Commissione intende avviare la procedura di infrazione davanti alla Corte di Giustizia europea che determinerebbe, tra l´altro, il fondato pericolo di non approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e il blocco delle relative risorse finanziarie. "Il nostro obiettivo - commentano gli assessori Beccalossi e Buscemi - è di limitare la ricaduta negativa per l´intero comparto zootecnico, settore che trova la massima espressione nazionale nella in Lombardia. La ridefinizione delle aree ha già determinato un ampliamento del territorio regionale vulnerabile, già molto difficile da sostenere e pari ora a circa il 56% della pianura lombarda a fronte del 100% richiesto dalla Commissione Europea". Le preoccupazioni di Regione Lombardia riguardano anche l´atteggiamento del Governo centrale. "All´esecutivo - aggiungono Beccalossi e Buscemi - chiediamo di esprimersi in maniera chiara. Devono dirci se la nostra proposta di ampliamento al 56% delle zone vulnerabili è condivisa o se invece ci si vuole allineare al 100% richiesto da Bruxelles. Le notizie che giungono da Roma sono tutt´altro che rassicuranti, il ministro dell´Ambiente, Pecoraro Scanio, sembrerebbe infatti propenso ad applicare alla lettera i dettami comunitari". "Qui è in gioco - ricordano Beccalossi e Buscemi - il futuro di migliaia di aziende agro-zootecniche soprattutto delle province di Brescia, Cremona, Mantova, Lodi e Bergamo. Solo facendo fronte compatto tra tutte le Regioni coinvolte e con una risposta forte e precisa anche da parte del ministero dell´Ambiente, potremo ottenere dall´Unione Europea il risultato che agricoltori e allevatori si aspettano. In tal senso abbiamo chiesto alle Organizzazioni Professionali della Lombardia di attivarsi con i loro colleghi di Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e di tutte le altre zone per far sì che il nostro impegno trovi riscontro anche in queste realtà" Queste, in sintesi, le azioni attivate da Regione Lombardia sul tema nitrati: a livello nazionale sono in atto azioni che coinvolgono il Ministero delle Politiche Agricole e il Ministero dell´Ambiente, affinché considerino adeguati i provvedimenti adottati senza richiedere ulteriori delimitazioni di territorio; a livello comunitario, si sta sostenendo con ampia documentazione l´adeguatezza dei provvedimenti assunti rispetto alla direttiva comunitaria per ottenere le deroghe ai limiti di utilizzazione agronomica dei reflui; a livello regionale è previsto un piano esclusivo per le zone vulnerabili finalizzato alla realizzazione di impianti aziendali e consortili per la produzione di energia elettrica e biogas da reflui zootecnici e biomasse vergini. L´obiettivo è quello di fornire agli allevatori uno strumento per lo smaltimento delle eccedenze di reflui ed un´opportunità per integrare il proprio reddito attraverso la produzione di energia elettrica finalizzata al risparmio in azienda e alla vendita. . |
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