Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 17 Settembre 2013
 
   
  FORLÌ-CESENA, LA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE NELLA PROVINCIA

 
   
  Forli-cesena, 17 settembre 2013 - L’utilizzo sistematico di alcuni strumenti che la Camera di Commercio di Forlì-cesena mette a disposizione di tutti gli interessati sul suo sito ( http://www.Fc.camcom.it/studiestatistica/documento.htm?id_d=2888 ), permette l’approfondimento di alcuni importanti tematiche. È il caso di Smail - Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro - attraverso il quale è possibile analizzare in maniera affidabile, grazie all’elevata qualità della base dati, l’evoluzione del contesto economico territoriale, con particolare riferimento agli aspetti occupazionali. Smail, sistema informativo che fotografa la consistenza e l’evoluzione delle imprese attive e dei loro addetti nella nostra regione, è il frutto di un complesso procedimento statistico che incrocia e integra le diverse fonti di dati attualmente disponibili, in particolare il Registro Imprese delle Camere di Commercio e gli archivi occupazionali dell’Inps. Realizzato grazie alla collaborazione tra Unioncamere Emilia-romagna, Camere di Commercio della regione e Gruppo Clas di Milano, Smail fornisce numerose informazioni puntuali. I dati sono infatti disponibili per tutte le province della regione, a livello settoriale, in base alla dimensione, alla forma giuridica e all’anzianità dell’impresa. Altra importante caratteristica di Smail è l’articolazione territoriale delle informazioni, fino al dettaglio comunale. Sul versante degli addetti, le informazioni riguardano, fra l’altro, la distinzione tra lavoratori dipendenti e indipendenti (con separata indicazione della componente interinale), il livello di inquadramento (dirigenti, quadri, operai e impiegati), la nazionalità, l’età e il genere. “Queste informazioni che otteniamo attraverso uno strumento originale e unico nel panorama statistico nazionale, - dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-cesena – costituiscono una base imprescindibile per avere il quadro completo e dettagliato della situazione occupazionale locale, quadro da cui partire per programmare qualsiasi iniziativa di sostegno. Purtroppo anche questi dati, come pure gli ultimissimi relativi ai primi mesi 2013, confermano le preoccupazioni per un mercato del lavoro in sofferenza; i nostri sforzi sono volti, pertanto, a cercare di migliorare la capacità di tenuta delle nostre imprese, al fine non solo, e non tanto, di contenere le perdite, ma soprattutto di incrementare l’occupazione”. I livelli occupazionali della provincia di Forlì-cesena nel periodo dicembre 2011–dicembre 2012 Premessa: l’universo di Smail è costituito dalle imprese private iscritte al Registro delle Imprese con esclusione quindi della Pubblica Amministrazione, delle istituzioni pubbliche e delle attività libero professionali non costituite in forma di impresa. Nel periodo in esame l’occupazione in regione (addetti alle unità locali) ha manifestato un calo dello 0,6% (la flessione è dell’1,7% per l’intervallo 2007-2012); sul fronte dell’occupazione dipendente (dipendenti alle unità locali) la flessione è pari allo 0,7% nel 2011 e del 2,0% con riferimento al dicembre 2007. La flessione dell’occupazione ha riguardato tutte le province della regione Emilia Romagna, ad eccezione di quella di Piacenza (+0,4%); Ferrara appare il territorio che maggiormente ha ridotto l’occupazione dal dicembre 2007 (-5,7%). Con riferimento alla provincia di Forlì-cesena, nel periodo dicembre 2011- dicembre 2012 si riscontra una riduzione dell’occupazione totale pari a -1,4% (da 145.661 a 143.572 addetti); la flessione è invece dell’1,7% con riferimento al dicembre 2007. Anche il calo dell’occupazione dipendente è in linea con i valori sopra riportati: -1,7% con riferimento al 2011 e -1,6% se confrontata con i livelli pre crisi (dicembre 2007). La contrazione dei livelli occupazionali nel 2012, che in termini percentuali appare quella di maggior entità a livello regionale, è la conseguenza maggiormente visibile dei negativi effetti della crisi economica che, sostanzialmente, ha attraversato e interessato tutti i differenti settori caratterizzanti l’economia provinciale. Analizzando il dato complessivo occupazionale per macrosettori, nel periodo dicembre 2011-dicembre 2012, gli addetti totali si sono ridotti sensibilmente nel settore manifatturiero (-2,2%), nel settore delle costruzioni (-3,3%), nel turismo (-2,5%), nei trasporti (-5,4%) e in agricoltura (-1,4%); sostanzialmente stabile l’occupazione nel commercio (-0,3%), mentre tendenze positive sono state rilevate nei servizi (+1,0). Nell’ambito del settore manifatturiero, performance positive dell’occupazione si riscontrano nel comparto alimentare e bevande (+2,7%), nella fabbricazione della carta e di prodotti in carta (+3,7) e nella installazione/riparazione di macchinari (+7,3%). Segno negativo, invece, nei comparti rimanenti e in particolare nel tessile (-6,7%), legno (-6,5%), gomma e plastica (-4,6%), prodotti in metallo (-4,8%), fabbricazione di autoveicoli (-7,2%), fabbricazione di altri mezzi di trasporto (-5,4%). Nel complesso, il settore metalmeccanico (codici ateco2007 da C24 a C30) ha mostrato una flessione dell’occupazione pari al 4,0%, valore significativamente peggiore di quello registrato nel dicembre 2011 (-0,6%). Pressoché stabile appare invece il comparto delle calzature (-0,4%), sebbene dal 2007 l’occupazione si sia ridotta del 6,4%. Dal dicembre 2007 l’intera industria manifatturiera provinciale ha ridotto gli occupati del 7,6%. Nel settore costruzioni, l’occupazione è diminuita del 3,3% ma dal 2007 il calo è stato pari al 9,1%. Nota positiva nel comparto “servizi”: di segno “più” appare la performance occupazionale per quanto concerne l’informatica e le telecomunicazioni (+3,1%), i servizi alle imprese (+2,1%) e i servizi alla persona (+1,1%); negativa la performance dei servizi finanziari e creditizi (-1,7%) e delle attività immobiliari (-0,4%). Il palese peggioramento dei livelli occupazionali, nel difficile periodo osservato, in termini di dinamiche infrasettoriali è stato generato, principalmente, dai negativi risultati nei settori dei trasporti, costruzioni, industria manifatturiera, comparti, questi, che caratterizzano in modo specifico la struttura economica provinciale. La flessione dell’occupazione in tali settore è, infatti, stata pari a 1.765 unità (su di un totale di 2. 089 occupati in meno da dicembre 2011).  
   
 

<<BACK