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Notiziario Marketpress di
Venerdì 09 Marzo 2007 |
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EMERGENZA NEVE: LE CAMERE DI COMMERCIO PIEMONTESI CHIEDONO L’INTERVENTO DEL GOVERNO PER VALUTARE LE CONSEGUENZE ECONOMICHE SULLE IMPRESE DELL’INDOTTO
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Torino - A meno di un mese dalla chiusura della stagione sciistica 2006/2007, il sistema camerale piemontese esprime all’unanimità la preoccupazione derivante dalla prolungata assenza di precipitazioni che ha colpito nell’inverno il territorio regionale, soprattutto nelle province di Torino, Cuneo e Vercelli: Unioncamere Piemonte si allinea pertanto alla richiesta, espressa dal Consiglio Regionale, di un tempestivo intervento del Governo nazionale per valutare, attraverso una ricerca ufficiale, le conseguenze economiche di questa situazione eccezionale. La chiamata in causa del Governo rappresenta una richiesta eccezionale ma necessaria, per far fronte ad una situazione ambientale che può ripetersi negli anni e che pertanto è da affrontare da subito con interventi di tipo strutturale, attraverso il sostegno all’economia della montagna e ulteriori investimenti nell’ammodernamento di impianti e strutture, oltre che nella più attenta gestione delle risorse idriche. "In questi anni l’intero sistema produttivo piemontese legato all’economia montana ha lavorato molto per valorizzare in Italia e all’estero l’immagine del settore, nonostante l´emergenza climatica. Ora non dobbiamo disperdere il positivo effetto post-olimpico, anzi dobbiamo trovare subito le strategie giuste per affrontare situazioni che potrebbero diventare col tempo strutturali e sempre più negative per tutti gli operatori turistici: dai gestori degli impianti invernali agli albergatori e commercianti” commenta Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. Capacità degli esercizi alberghieri per provincia - Anno 2005
Province |
Numero |
Letti |
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Torino |
514 |
29. 446 |
Vercelli |
69 |
2. 089 |
Biella |
42 |
1. 583 |
Verbano Cusio Ossola |
251 |
13. 325 |
Novara |
100 |
5. 185 |
Cuneo |
334 |
13. 157 |
Asti |
54 |
1. 750 |
Alessandria |
150 |
6. 274 |
Piemonte |
1. 514 |
72. 809 | Fonte: Unioncamere Piemonte su dati Istat Gestione di altri impianti sportivi (tra cui impianti sportivi di risalita: sciovie, seggiovie, cabinovie)
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Unità locali al 31/12/2006 |
Alessandria |
7 |
Asti |
5 |
Biella |
5 |
Cuneo |
43 |
Novara |
13 |
Torino |
70 |
Verbano Cusio Ossola |
19 |
Vercelli |
7 |
Piemonte |
169 | Fonte: Unioncamere Piemonte su dati Infocamere “A fronte degli ingenti investimenti realizzati sul territorio in occasione dei Giochi Invernali – aggiunge Alessandro Barberis, presidente della Camera di commercio di Torino – l’attuale condizione rischia purtroppo di ridurre drasticamente le aspettative di ritorno economico, non solo nell’ambito del turismo invernale, ma in generale in tutti i settori economici locali, anche quelli meno strettamente legati alla montagna”. Arriva invece dalla Camera di commercio di Cuneo la proposta di chiedere la dichiarazione di calamità naturale per l’eccezionale carenza di precipitazioni nevose e l’intervento diretto dell’Unione europea in nome del verificarsi di situazioni di concorrenza palesemente sleale. In Francia, ad esempio, è previsto un sostanzioso intervento pubblico per la realizzazione e la manutenzione delle piste oltre che nella fornitura di energia elettrica. Qui la disponibilità di fondi ingenti a supporto dell’economia della neve pone, infatti, gli operatori del settore in condizioni di favore rispetto a quelli italiani. “La provincia di Cuneo - ha precisato Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo - ha nella neve una risorsa capace di attivare, in base ad un nostro studio del 2004, un giro di affari che era stato quantificato in oltre 180 milioni di euro a stagione. Quest’anno, per carenza di precipitazioni, la cifra va ridimensionata di una percentuale che, secondo le stime, supera già, mediamente, il 50% ed è destinata ad aumentare perdurando l’attuale stato di crisi. Vista la situazione, si richiede altresì che gli studi di settore, relativi all´economia delle imprese di montagna, non vengano applicati. Di qui la necessità di operare interventi sul piano normativo per affrontare il problema e programmare misure capaci di garantire più sicurezza anche per il futuro”. Anche la Camera di commercio di Vercelli ha sottoposto alla Regione Piemonte il grave problema del mancato innevamento degli impianti sciistici che ha comportato a livello locale la chiusura della stazione di Mera ed alla estrema riduzione dell’attività della zona di Alagna Valsesia: “La carenza di precipitazioni rischia di vanificare l’impegno profuso anche a livello economico dagli enti locali, causando gravi ripercussioni al comparto, con un calo del livello occupazionale, impianti costretti all’inattività, strutture ricettive in crisi. La proposta di estendere il riconoscimento di calamità naturale per la mancanza di neve in montagna comporta necessariamente una modifica ed una reinterpretazione della normativa nazionale, limitata agli indennizzi per il comparto agricolo” ha dichiarato il presidente Giovanni Carlo Verri. . |
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