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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Settembre 2013
 
   
  TPL LIGURIA, BURLANDO: “INTRODUZIONE BACINO UNICO SENZA SE E SENZA MA, AGENZIA REGIONALE E CLAUSOLA SOCIALE“

 
   
   Genova, 17 Settembre 2013 - "Introduzione del bacino unico senza se e senza ma". Lo ha detto venerdì 13 settembre il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando, insieme con l´assessore Enrico Vesco la nuova legge sul Tpl, definita venerdì 13 settembre dalla giunta regionale. "La legge verrà approvata formalmente lunedì mattina e passerà poi in consiglio regionale" ha informato Burlando. "Le cose cambieranno quando e se il consiglio approverà: io mi auguro di sì. In seguito verrà trasmessa anche a tutti i soggetti che la aspettano. I cambiamenti previsti sono questi: il primo è l´introduzione del bacino unico ferro-gomma, quindi non più 5 bacini separati ma uno unico. Vuol dire che, senza obbligo, si può avviare un processo di integrazione delle aziende - sia quelle della gomma che eventualmente ferro e gomma - così da ridurne eventualmente il numero. La seconda cosa importante è l´introduzione dell´agenzia regionale che consentirà in futuro di recuperare l´Iva destinando i fondi ai servizi. La terza azione è la clausola sociale che deve garantire i lavoratori nel caso di passaggio da un´azienda all´altra". "È stata una vicenda molto complicata e controversa – ha ricordato il presidente - ma di fronte al Cal che non riusciva a trovare una sintesi sul sistema delle autonomie locali abbiamo provato noi a fare una cosa del genere e a definirne i contenuti essenziali. La legge non interviene direttamente sui destini delle aziende. Certo un´integrazione ferro gomma consentirebbe di evitare che da uno stesso luogo partano un bus e un treno alla stessa ora e per la stessa destinazione, con costi rilevanti". "Siamo di fronte a una stretta impensabile della finanza pubblica nazionale e locale – ha concluso Burlando - ed è molto importante cercare di mettere in linea i bilanci dei diversi soggetti delle istituzioni per evitare il default. Finora siamo riusciti a tenere i conti in ordine, a pagare i fornitori, a non eccedere sul carico fiscale e speriamo di finire il mandato facendo così".  
   
 

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