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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Settembre 2013
 
   
  SPESA PRO CAPITE, LIGURIA: SCAMBIATI I COSTI DI FUNZIONAMENTO CON LE SPESE PER I SERVIZI AI CITTADINI

 
   
   Genova, 17 Settembre 2013. "Spiace constatare che il lavoro di rielaborazione effettuato sui dati della Corte dei Conti, divulgato da Confartigianato Liguria, abbia fornito informazioni fuorvianti ai cittadini liguri, perché è del tutto inesatto affermare, come riportato dal comunicato stampa di Confartigianato, che ogni ligure paghi 2.752 euro per mantenere la macchina regionale". L´assessore alle Finanze e al bilancio della regione Liguria Pippo Rossetti, torna, bilancio alla mano, sulle spese procapite, ed è netto: "I 4,314 mld non corrispondono ai costi per far funzionare la "macchina" della Regione, ma al totale della spesa della Regione Liguria che comprende i servizi sanitari, l´assistenza farmaceutica, ambulatoriale e ospedaliera ai cittadini, i servizi sociali, il trasporto pubblico locale, i contributi agli enti locali e alle imprese, gli investimenti e molto altro". "Confondere il costo amministrativo della Regione Liguria con la spesa produttiva a favore dei cittadini liguri è del tutto sbagliato. Come è sbagliato affermare che "il 90% della spesa regionale è destinato a personale, acquisto di beni e servizi e interessi": la somma di tali voci ammonta nel 2012 a 138 milioni in calo rispetto al 2011 (142 milioni) e rappresenta il 3,2% della spesa regionale. La spesa corrente (al netto sanità) ammontava a 715 milioni nel 2010 ed è ridotta a 667 milioni nel 2012 di cui 84 per costo della macchina amministrativa, intesa come organi istituzionali e personale. Aggiungendo beni e servizi (38 milioni) si arriva ad un totale di 122 milioni di euro". Dati che rivelano che la spesa regionale per il funzionamento rapportata al numero dei cittadini è pari a 77,83 euro, molto lontano dalla conclusione a cui è arrivato lo studio di Confartigianato. In realtà i 2.752 € ("nettizzati" della quota pro-capite per il funzionamento dell´ente) rappresentano non il costo della "macchina", ma il beneficio che i cittadini ottengono in termini di servizi, trasferimenti, contributi diretti o indiretti. Per la Regione Liguria dati esposti dalla Relazione della Corte dei Conti fanno emergere lo sforzo intrapreso da questa Regione per razionalizzare la propria organizzazione e rendere più efficiente ed efficace la propria azione. Dal lato del costo della politica si è ridotto, dalla prossima legislatura, il numero di consiglieri regionali (da 40 a 30) ed il numero di Assessori (da 12 a 6) ma già nel 2012 si è registrata una flessione nel costo relativo del 13,71% rispetto al 2010. Per quanto riguarda la spesa del personale, in applicazione del blocco dei contratti, nel 2012 è rimasta pressoché invariata rispetto all´anno precedente. Per il quinto anno consecutivo, inoltre, la Regione ha esentato gran parte dei suoi contribuenti dal versamento dell´addizionale all´Irpef: nel 2012 sono stati chiamati a pagare solo i cittadini con redditi superiori a 27.000,00 euro e sono state mantenute invariate le aliquote degli altri tributi regionali. "Non si nega che ci siano ancora ampi margini su cui lavorare, per spendere meno e meglio, ma rafforzare nei cittadini l´idea che la P.a sia foriera solo di sprechi ed inefficienza è sbagliato e controproducente rispetto all´impegno di chi lavora per una Pubblica Amministrazione al servizio del cittadino, ne tenga conto chi elabora e pubblica i dati", afferma Rossetti.  
   
 

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