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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Settembre 2013 |
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TARTUFO
AL VIA IL PIANO DI PROMOZIONE 2013:
INDENNITÀ AI PROPRIETARI DI PIANTE TARTUFIGENE
E DUE PROGETTI IN VISTA DELL’EXPO 2015
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L’assessore Cirio: “In autunno incontro in Piemonte con le altre Regioni per proporre una nuova legge nazionale” Definito il Piano annuale delle attività di promozione del tartufo, per un valore complessivo di 500mila euro che verrà finanziato attraverso le risorse ricavate dagli stessi tesserini dei trifolao. Il programma operativo 2013 è stato approvato dalla neo Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno piemontese, riunita nel suo secondo incontro presso il Comune di Asti, dopo l’insediamento a maggio a Vezza d’Alba. Sarà gestito operativamente dall’Ipla, l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente, in stretta collaborazione con la Consulta stessa, presieduta dall’Assessore al Turismo e alla Tartuficoltura della Regione Piemonte, Alberto Cirio, di cui fanno parte anche le Province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino, l’Unione delle associazioni dei “trifulau” piemontesi, le Organizzazioni agricole, il Cnr – Istituto Protezione delle Piante e il Centro nazionale studi tartufo. Quattro gli ambiti di attività a cui verranno destinate le risorse, a cominciare da 200mila euro per ripristinare le indennità ai proprietari delle piante tartufigene. Il contributo era assente da tre anni e riguarda circa 180mila persone (sulla base delle ultime domande presentate nel 2011, ma non più finanziate) che riceveranno 7 euro a pianta, se sceglieranno di tutelare e preservare sui propri terreni questo patrimonio, mettendolo a disposizione della ricerca libera da parte dei trifolao. Altri 100mila euro andranno al recupero e alla gestione delle tartufaie pubbliche con uno specifico bando rivolto ai Comuni e alle Province, che si chiuderà a novembre 2013 e finanzierà il 50% delle spese sostenute per gli interventi di salvaguardia. Il Piano prevede anche due progetti a regia regionale, del valore in tutto di 100 mila euro, per potenziare l´immagine dell´enogastronomia piemontese in vista dell´Expo 2015. I due progetti verranno definiti dalla Consulta entro l´inizio della stagione tartufigena. Infine, 100mila euro saranno destinati al sostegno delle 20 fiere del tartufo ospitate sul territorio piemontese. Questo intervento assume particolare rilevanza, perché, a causa della crisi e della contrazione degli sponsor, molte fiere erano a rischio di realizzazione. Invece, per la prima volta a tutte verrà riconosciuto un contributo e, soprattutto, lo si farà con un meccanismo proporzionale che premia la tipologia di manifestazione (regionale, nazionale o internazionale) e la sua durata, assegnando 2mila euro alle fiere regionali, 5mila euro alle fiere nazionali della durata di una domenica e 7mila a quelle di durata superiore, 17mila euro per le fiere a carattere internazionale. Le fiere del tartufo in Piemonte: 6 in Provincia di Alessandria 12-13 ottobre - 20^ Fiera regionale Tufo & Tartufo di Odalengo Piccolo 13 ottobre -15^ Fiera regionale mostra mercato del tartufo di Bergamasco 27 ottobre - Fiera regionale del Tartufo di Trisobbio 10-17 novembre - Fiera nazionale del tartufo - Trifola d´Or - Edizione 2013 Murisengo 17 novembre -Mostra mercato nazionale del tartufo di San Sebastiano Curone 24 novembre - 9^ Mostra regionale del tartufo di Acqui Terme 8 in Provincia di Asti 6-13 ottobre - Fiera regionale del tartufo di Montiglio Monferrato - Premio cane d´argento 20-27 ottobre - Fiera nazionale Mostra Mercato del tartufo di Moncalvo 20 ottobre - Fiera regionale del Tartufo e dei prodotti locali di Mombercelli 3 novembre - Fiera nazionale del tartufo bianco del Monferrato di Montechiaro d´Asti 3 novembre - Fiera regionale del Tartufo di San Damiano d´Asti 10 novembre - Fiera regionale del tartufo di Canelli 17 novembre - Fiera regionale del tartufo di Asti 30 novembre/1 dicembre - Fiera regionale del tartufo bianco del Monferrato di Cortazzone 5 in Provincia di Cuneo 1 dicembre - Fiera regionale del tartufo bianco di Santo Stefano Belbo 9-10 marzo - Festa regionale del tartufo nero di Scagnello 17-24 novembre - Fiera regionale del tartufo bianco di Vezza d´Alba e dei vini del Roero 12 ottobre/17 novembre - 83^ Fiera internazionale del Tartufo Bianco d´Alba - Edizione 2013 1-3 novembre - Peccati di Gola 2013 - Xvi Fiera regionale del tartufo di Mondovì 1 in Provincia di Torino 8-10 novembre - Mostra mercato nazionale del tartufo bianco d´Alba delle colline torinesi Rivalba Infine, in autunno il Piemonte convocherà sul proprio territorio un incontro con le 13 Regioni italiane interessate dalla tartuficoltura (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata), facendosi promotore di una proposta di legge di iniziativa regionale, che sostituisca e rinnovi l’attuale normativa nazionale, la n. 752 del 1985. “La legge che disciplina il tartufo ha quasi 30anni - spiega Alberto Cirio, assessore regionale al Turismo e alla Tartuficoltura – e necessita di una profonda revisione, soprattutto sotto il profilo fiscale che oggi crea grosse ingiustizie, come il doppio pagamento dell’Iva che i commercianti sono costretti a versare sia quando comprano il tartufo che quando lo rivendono. Purtroppo in questi anni si sono avvicendati vari parlamentari che, con buone intenzioni e volontà, hanno tentato di avviare l’iter per una nuova normativa, che eliminasse in particolare questo problema della fiscalità. Ma nulla, con nessuna maggioranza al governo, si è mai realizzato. Forse perché così settoriale e limitato ad alcune aree geografiche, l’argomento non ha mai ricevuto dal Parlamento la giusta sensibilità. Per questo motivo e a fronte degli insuccessi negli anni, con la Consulta abbiamo deciso di lavorare a una nuova legge su proposta delle regioni italiane del tartufo, che sono in tutto 13. Nel prossimo autunno le inviteremo in Piemonte per definire il testo della proposta di legge, che faremo approvare da tutti i rispettivi Consigli regionali prima di inviarla al Parlamento. Con questa modalità innovativa, risolveremo innanzitutto il problema del disinteresse di alcuni parlamentari, che verranno così stimolati direttamente dai loro territori di provenienza. Inoltre avremo maggiore forza all’interno della Conferenza Stato-regioni per pretendere che la proposta di legge venga calendarizzata e discussa. Infine, come ultima considerazione di carattere politico, il testo che proporremo sarà espressione di Regioni con giunte e colori diversi e, quindi, avrà una portata trasversale che potrà garantire una maggiore attenzione da parte del Parlamento” |
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