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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Settembre 2013
 
   
  ENERGIA, ROSSI: "CON SESTA LA REGIONE TOSCANA RILANCIA UN GIOIELLO TECNOLOGICO DI VALORE EUROPEO"

 
   
  Radicondoli (Siena), 19 settembre 2013 - "L´intervento della Regione sull´area sperimentale di Sesta, avvenuto d´intesa con Enel e con General electric ha salvato e rilanciato un gioiello tecnologico di assoluta eccellenza a livello europeo. Ora intorno a questo laboratorio potranno convergere e svilupparsi nuove opportunità di ricerca e di sviluppo per un territorio storicamente legato all´utilizzo della geotermia per la produzione energetica". Lo ha detto ieri il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al termine della visita agli impianti di Sesta, nel comune di Radicondoli, e al successivo incontro con gli amministratori dei comuni geotermici della Toscana, con il presidente del Nuovo Pignone Massimo Messeri, con il professor Massimo Inguscio del Cnr e con Massimo Montemaggi di Enel Green Power. Realizzato da Enel nel 1996, il laboratorio di Sesta è dotato di sistemi tecnologici avanzati (di cui esistono in Europa solo altri tre esempi, due in Germania e uno in Francia). Il centro di Sesta consente di realizzare prove di qualifica con certificazione Iso 9001 con combustibili tradizionali e alternativi in macchine industriali di varia taglia. Per questo Sesta ha richiamato l´interesse di vari produttori di bruciatori e turbine a gas. Data l´importanza di un efficiente uso del combustibile ai fini dei contenimento del costo energetico, queste prove sono utilizzate da gran parte delle multinazionali del settore, da General Electric a Ansaldo, da Mitsubischi a Siemens. Nel luglio scorso la Regione ha promosso un´intesa per la creazione di un polo tecnologico nel settore energetica di cui il primo tassello è stato la firma di un protocollo, sottoscritto da Regione, Enel, Nuovo Pignone, Ansaldo, Cnr e Cosvig a seguito del quale la direzione di Sesta passerà gradualmente da Enel a Cosvig, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, di proprietà dei comuni dell´area. "Quando si è prospettata la necessità di un intervento diretto della Regione per garantire la continuazione e il rilancio dell´attività di Sesta abbiamo pensato ad un intervento in prospettiva, assicurando tra l´altro un contributo di risorse regionali di 5 milioni per l´adeguamento tecnologico del laboratorio. Sesta è un´eccellenza di valore europeo ed è per questo in relazione diretta con almeno venti multinazionali di valore mondiale. Un´insieme di condizioni che potranno propiziare altri investimenti in Toscana". A fare da apripista in questo senso è stata la General Electric, che qui eseguirà le prove per le nuove turbine che costruirà in Toscana, che ha già confermato un impegno di 5 anni per il 30% delle sue potenzialità. Nell´incontro con gli amministratori locali avvenuto subito dopo la visita a Sesta, Rossi ha evidenziato il valore strategico di questa operazione di politica industriale che tiene insieme pubblico e privato, evidenziando come ricerca e produzione energetica, opportunamente modulate con l´ambiente, potranno essere fondamentali per il futuro di queste aree. "Il nuovo piano energetico, che ci apprestiamo ad approvare in giunta regionale valorizzerà molto la risorsa geotermica. Davanti all´obiettivo, di qui al 2020, di incrementare del 10% l´utilizzo di fonti rinnovabili la geotermia svolgerà un ruolo primario. Nel nuovo piano si prevede che questo incremento dovrà essere prodotto per il 55% dalla geotermia a media entalpia. Un risultato che – ha sottolineato Rossi - potrà essere ottenuto con impianti di piccole dimensioni meno invasivi per i territorio". L´uso della geotermia per la produzione energetica – ha concluso il presidente - non può prescindere dal porsi obiettivi di carattere occupazionale e di sostegno alle attività economiche e industriali, combinando insieme ambiente, sviluppo e salvaguardia del paesaggio". Ed è quello che sta già avvenendo con gli investimenti annunciati da Enel (900 milioni in Toscana di cui 500 sulla geotermia entro il 2016) a cui si aggiungono i 105 milioni di investimenti da parte del Nuovo Pignone.  
   
 

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