FORMIGONI: IL GOVERNO RITIRI RICORSO CONTRO LEGGE E SBLOCCHI IL DECRETO MINISTERIALE SUI FILTRI ANTI-PARTICOLATO
Milano, 12 marzo 2007 - Il ricorso del Governo contro la legge della Regione Lombardia sulla qualità dell´aria è ancora pendente ma ora è necessario che il Governo stesso "esca dalle contraddizioni" e "ritiri l´impugnativa", permettendo in questo modo che le norme possano entrare pienamente in vigore. E´ questa la "richiesta forte" che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è tornato a rivolgere a Palazzo Chigi. "Nonostante le buone parole e le ottime intenzioni espresse da alcuni ministri come Pecoraro Scanio e Lanzillotta - ha detto Formigoni - il ricorso non è stato ancora ritirato e questo sta producendo influenze negative". La legge, ha ricordato il presidente, introduce la limitazione alla circolazione per gli autobus Euro 0 dall´1 luglio di quest´anno. Questa regola naturalmente avrà efficacia se la legge stessa sarà in vigore. "Formalmente le norme sono perfettamente valide - ha aggiunto Formigoni - ma è giunta notizia che alcune aziende di trasporto avrebbero sospeso gli ordini fatti alle ditte per la produzione e installazione dei filtri anti-particolato; e questo a causa del ricorso del Governo". "Se questa situazione non dovesse risolversi - ha sottolineato Formigoni - ci sarebbe un danno per l´opera di miglioramento della qualità dell´aria che la nostra legge è in grado di garantire. Ricordo inoltre che il provvedimento è stata varato con l´astensione dei gruppi di opposizione ed è stata apprezzata dall´Unione Europea in quanto innovativa e coraggiosa". Filtri Anti-particolato Per Autovetture - Formigoni ha infine ribadito la richiesta al Governo di emanare il decreto ministeriale che sblocca le procedure di omologazione dei filtri anti-particolato per le autovetture. "Da oltre un anno - ha spiegato Formigoni - Regione Lombardia chiede inoltre che venga emesso questo semplice provvedimento ma è ancora tutto fermo. Le aziende sono pronte a mettere sul mercato questi prodotti ma se il Ministero non pubblica il decreto, non lo possono fare". .
