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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Settembre 2013
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA IL PIANO D´AZIONE "OPENING UP EDUCATION" PER INCENTIVARE L´INNOVAZIONE E LE COMPETENZE DIGITALI NELLE SCUOLE E NELLE UNIVERSITÀ

 
   
  Bruxelles, 26 settembre 2013 - Nell´ue oltre il 60% dei bambini di nove anni frequenta istituti scolastici non ancora dotati di tecnologia digitale. Oggi la Commissione europea presenta il piano d´azione "Opening up Education", elaborato per affrontare questo ed altri problemi di carattere digitale che impediscono a scuole ed università di fornire un´istruzione di elevata qualità e di trasmettere le competenze digitali che entro il 2020 saranno richieste dal 90% dei posti di lavoro. Per contribuire all´avvio dell´iniziativa la Commissione lancia oggi un nuovo sito web, Open Education Europa, che consentirà agli studenti, agli operatori del settore e agli istituti di istruzione di condividere risorse educative aperte e liberamente utilizzabili. Una quota pari al 50-80% degli studenti nei paesi Ue non utilizza mai libri di testo digitali, software di esercizi, sistemi broadcast/podcast, simulazioni o giochi didattici. La maggior parte degli insegnanti nelle scuole primarie e secondarie non si sente sicura delle proprie competenze digitali né in grado di insegnarle in modo efficace e il 70% di essi auspica una formazione potenziata nell´uso delle Tic. In Lettonia, Lituania e Repubblica ceca gli scolari hanno la maggiore probabilità (oltre il 90%) di disporre di un accesso ad Internet a scuola, il doppio rispetto a Grecia e Croazia (45% circa). L´istruzione superiore deve inoltre far fronte ad una sfida digitale: dato che il numero di studenti dell´Ue è destinato a crescere in misura considerevole nel prossimo decennio, le università devono necessariamente adeguare a tale situazione i metodi d´insegnamento tradizionali, offrendo una combinazione di corsi face to face ed opportunità di formazione online quali i Mooc (Massive Open Online Courses - corsi online aperti e di massa), che consentano l´accesso all´istruzione in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento e mediante qualsiasi dispositivo. Ma molte università non sono pronte per un tale cambiamento. Concepito quale iniziativa congiunta patrocinata da Androulla Vassiliou, commissaria per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù e da Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione, responsabile per l´Agenda digitale, il piano d´azione "Opening up Education" è incentrato su tre aree principali: 1. Creare opportunità di innovazione per le organizzazioni, i docenti e i discenti; 2. Favorire il ricorso alle risorse educative aperte (Rea/oer), garantendo che il materiale didattico realizzato con finanziamenti pubblici sia accessibile a tutti; e 3. Migliorare le infrastrutture Tic e la connettività nelle scuole. "Il contesto dell´istruzione sta mutando radicalmente, dalla scuola all´università e oltre: a breve un´istruzione basata sulla tecnologia aperta sarà "necessaria" e non solo "auspicabile", e questo vale per tutte le fasce d´età. Dobbiamo fare di più per garantire che in particolare i giovani siano dotati delle competenze digitali necessarie per il loro futuro. Non è sufficiente capire come utilizzare un´applicazione o programma; abbiamo bisogno di giovani che siano in grado di creare i propri programmi. Opening up Education mira ad aprire le menti a nuove metodologie di apprendimento per far sì che le persone abbiano maggiori possibilità di trovare un impiego, siano più creative, orientate all´innovazione e sviluppino maggiori capacità imprenditoriali," ha affermato la commissaria Vassiliou. La vicepresidente Kroes ha aggiunto: "Il mio sogno è avere solo aule digitali entro il 2020. L´istruzione deve rimanere in contatto con la realtà, non può costituire un universo parallelo. I giovani vogliono utilizzare le tecnologie digitali in ogni aspetto della propria vita. Necessitano di competenze digitali per ottenere posti di lavoro. Tutte le nostre scuole e università, non solo alcune di esse, devono rispecchiare questa realtà." Le iniziative connesse al piano d´azione "Aprire i sistemi di istruzione" verranno finanziate grazie al sostegno di Erasmus+, il nuovo programma dell´Ue per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, e Horizon 2020, il nuovo programma quadro di ricerca e innovazione, nonché con i fondi strutturali dell´Ue. Il programma Erasmus+ offrirà ad esempio finanziamenti agli erogatori di istruzione per garantire che i modelli imprenditoriali vengano adattati ai cambiamenti tecnologici e per sostenere lo sviluppo della formazione dei docenti mediante corsi online aperti. Tuttii materiali didattici aquistati con il sostegno di Erasmus+ saranno liberamente disponibili al pubblico grazie a licenze aperte. Contesto - Viviamo in una società interconnessa, in cui sempre più persone di tutte le fasce d´età si avvalgono di tecnologie digitali nella loro vita quotidiana. Molti bambini, tuttavia, quando iniziano a frequentare la scuola entrano in un sistema che non riflette tale realtà. L´universo online sta cambiando le modalità secondo le quali l´istruzione viene trasmessa e fruita e la relativa dotazione di risorse. Si prevede che nel corso dei prossimi dieci anni il mercato dell´e-learning aumenterà di quindici volte, rappresentando così il 30% dell´intero mercato dell´istruzione. I vantaggi di questi sviluppi dovrebbero essere messi a disposizione di tutti i cittadini europei. Occorre che gli educatori e i responsabili politici plasmino questa trasformazione piuttosto che subirla passivamente. Da un recente sondaggio sull´impiego delle Tci nelle scuole è emerso che solo un bambino di 9 anni su quattro frequenta un "istituto scolastico altamente digitalizzato" – vale a dire dotato di attrezzature moderne, banda larga veloce (10mbps e oltre) ed elevata "connettività" (sito web, posta elettronica per insegnanti e scolari, Lan, ambiente di apprendimento virtuale). Soltanto la metà dei giovani di 16 anni frequenta tali "istituti scolastici altamente digitalizzati" e il 20% degli studenti della scuola secondaria non ha mai o quasi mai utilizzato un Pc durante le lezioni. Gli effetti del piano d´azione "Opening up Education" verranno amplificati dalle raccomandazioni che saranno pubblicate l´estate prossima dal gruppo di alto livello sulla modernizzazione dell´istruzione superiore. Il gruppo, istituito dalla commissaria Vassiliou e presieduto dall´ex presidente dell´Irlanda, Mary Mcaleese, sta attualmente valutando come l´istruzione superiore possa ottimizzare l´impiego delle nuove modalità di insegnamento ed apprendimento. Tale iniziativa si inquadra perfettamente nell´ambito della Grande coalizione per l´occupazione nel settore digitale, una piattaforma multilaterale volta a fronteggiare la carenza di competenze Tic e a coprire i 900 000 posti vacanti nel settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic).  
   
 

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